mercoledì 1 agosto 2012
Per rispondere alla nostalgia di Dio. L'arcivescovo Fisichella illustra il programma delle iniziative per l'Anno della Fede (O.R.)
L'arcivescovo Fisichella illustra il programma delle iniziative
Per rispondere alla nostalgia di Dio
L'Anno della fede riguarda tutti, nessuno escluso. E scorrendo il calendario degli avvenimenti «a carattere universale» già fissati se ne ha la conferma: le iniziative abbracciano proprio tutti, vogliono «coinvolgere le diverse categorie di persone» proponendo «un percorso che la comunità cristiana offre a tanti che vivono con la nostalgia di Dio e il desiderio di incontrarlo di nuovo», come spiega al nostro giornale l'arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.
«C'è tutta una serie di eventi solidi che, non ho dubbi, riempiranno di donne e uomini piazza San Pietro» dice l'arcivescovo, annunciando anche che il calendario (pubblicato in questa stessa pagina) sarà arricchito da altre iniziative, ancora in cantiere. «Abbiamo pensato a giornate speciali dedicate all'ecumenismo, alla vita consacrata, ai giovani, agli universitari, ai cresimati, alle confraternite, ai movimenti, ai seminaristi e alle novizie, ai catechisti» afferma. Inoltre non mancheranno «incontri di studio sulle questioni più attuali, due importanti concerti -- uno in piazza San Pietro, l'altro nell'aula Paolo VI -- e una mostra a Castel Sant'Angelo». In una parola, «la segreteria per l'Anno della fede ha cercato, attraverso una fitta serie di appuntamenti, di dare a tutti l'opportunità di vivere un'esperienza di comunione con la Chiesa universale, secondo lo spirito indicato da Benedetto XVI nella lettera apostolica Porta fidei».
Monsignor Fisichella tiene poi a ricordare che «l'Anno della fede avrà inizio nella felice coincidenza di due anniversari: il cinquantesimo dell'apertura del concilio Vaticano II (1962) e il ventesimo della pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica (1992)». Così, aggiunge, «l'apertura avverrà in piazza san Pietro giovedì 11 ottobre, ricorrenza del cinquantesimo dell'inizio del Vaticano II, con la celebrazione eucaristica alla quale, insieme con il Papa, prenderanno parte tutti i partecipanti al Sinodo dei vescovi sulla “Nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana”, che avrà inizio il 7 ottobre, e con i padri conciliari ancora viventi che potranno essere presenti».
Quindi, «il primo avvenimento dell'Anno della fede sarà, domenica 21 ottobre, la canonizzazione di sei martiri e confessori della fede».
L'arcivescovo, al momento, preferisce non entrare troppo nei dettagli dei singoli avvenimenti, che sono ancora in fase di puntualizzazione. Ma certo «è evidente -- sottolinea -- il primato che si intende dare alla preghiera e all'Eucaristia, fonte e culmine di tutta la vita cristiana». Così, ad esempio, giovedì 2 giugno 2013, festa del Corpus Domini, «ci sarà una solenne adorazione eucaristica in contemporanea in tutto il mondo». E non va dimenticata la giornata della Evangelium vitae, il successivo 16 giugno, «dedicata appunto alla riaffermazione della dignità della persona umana, dal concepimento alla morte naturale».
Intanto monsignor Fisichella sta già registrando «un crescente interesse» su tutto ciò che riguarda l'Anno della fede, «a testimonianza della bontà dell'intuizione del Papa che l'ha indetto». A confermarlo anche l'incontro giovanile sulla nuova evangelizzazione svoltosi in questi giorni a Kostrzyn, in Polonia, «con una particolarità: accanto ai millecinquecento giovani venuti per riflettere sulla loro missione di cristiani oggi -- spiega -- ce n'erano migliaia accorsi per il concomitante concerto rock. Ne è venuta fuori un'esperienza inedita molto forte, significativa, di testimonianza da parte dei giovani credenti nei confronti dei loro coetanei mossi da altre sollecitazioni».
L'arcivescovo sta ora per partire alla volta dell'Australia dove, dal 9 all'11 agosto, «la Conferenza episcopale nazionale ha promosso un importante confronto su come vivere la nuova evangelizzazione nel particolare contesto australiano». E proprio questo fervore di iniziative locali fa pensare, prosegue monsignor Fisichella, «che il calendario degli eventi universali sarà presto ben integrato da moltissime proposte a livello locale, organizzate dalle Conferenze episcopali e dalle singole diocesi».
(©L'Osservatore Romano 1° agosto 2012)
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