mercoledì 22 agosto 2012

La Regina che serve. Il Papa all'incontro settimanale con i fedeli a Castel Gandolfo parla della regalità della Vergine (O.R.)


Il Papa all'incontro settimanale con i fedeli a Castel Gandolfo parla della regalità della Vergine

La regina che serve

Una regina al servizio dell'umanità, che cammina al nostro fianco ogni giorno, ci ama, ci ascolta, intercede per noi. Benedetto XVI ha spiegato così il senso della regalità della Vergine Maria, ricordando ai fedeli presenti la mattina di mercoledì 22 agosto, a Castel Gandolfo per l'udienza generale, la ricorrenza della memoria liturgica.
Il Pontefice ha ribadito quanto aveva detto il 15 agosto scorso, nel giorno dell'Assunta, quando, durante l'omelia della messa celebrata nella parrocchia Pontificia di San Tommaso da Villanova a Castel Gandolfo, si era soffermato sul senso della vicinanza della Vergine Maria all'uomo di oggi. Non a caso questa mattina ha infatti ricordato la riforma post-conciliare del calendario liturgico, in virtù della quale la memoria della regalità di Maria è stata collocata a otto giorni dalla solennità dell'Assunzione. Una sottolineatura, ha fatto notare il Papa, dello «stretto legame tra la regalità di Maria e la sua glorificazione in anima e corpo accanto al suo Figlio». Ma anche proprio della sua vicinanza a Dio, della sua partecipazione «alla responsabilità di Dio per il mondo e all'amore di Dio per il mondo».
La regalità di Maria, così come la regalità di Gesù, ha precisato Benedetto XVI, «non ha nulla a che vedere con quella dei potenti della terra»: è una regalità che «serve i suoi servitori». In questo senso Maria «è regina -- ha spiegato ancora il Papa -- nel servizio a Dio e all'umanità; è regina dell'amore che vive il dono di sé a Dio per entrare nel disegno della salvezza dell'uomo». Ed esercita la sua maestà «vegliando su di noi, suoi figli», che a lei ci rivolgiamo «nella preghiera per ringraziarla o per chiedere la sua materna protezione e il suo celeste aiuto dopo forse aver smarrito la strada, oppressi dal dolore o dall'angoscia per le tristi e travagliate vicissitudini della vita».
Dunque il titolo di regina è «titolo di fiducia, di gioia, di amore». E questo ci aiuta a capire che Colei «che ha in mano in parte le sorti del mondo è buona, ci ama e ci aiuta nelle nostre difficoltà».
«La devozione alla Madonna -- ha concluso il Pontefice -- è un elemento importante della vita spirituale. Nella nostra preghiera non manchiamo di rivolgerci fiduciosi a Lei. Maria non mancherà di intercedere per noi presso il suo Figlio».
Prima di concludere l'incontro Benedetto XVI ha salutato diversi gruppi di fedeli presenti all'udienza.


(©L'Osservatore Romano 23 agosto 2012) 

Nessun commento: