Il Papa invita i giovani a testimoniare il Vangelo fino ai confini della terra
“Perché i giovani, chiamati alla sequela di Cristo, si rendano disponibili a proclamare e testimoniare il Vangelo sino agli estremi confini della terra”: è l’intenzione di preghiera missionaria del Papa per il mese di agosto. Un’esortazione che richiama fortemente il tema della Gmg di Rio del prossimo anno, “Andate e fate discepoli tutti i popoli”. Su questa intenzione di preghiera, Alessandro Gisotti ha intervistato Lisa Moni Bidin, responsabile nazionale di Azione Cattolica per i giovani:
R. - Il Papa ci invita ad avere un’esperienza di fede, ci fa entrare nelle radici della fede, che poi ti permettono un’esperienza di un incontro col Signore: poi non puoi che riaprirti alla missionarietà, al desiderio che anche altri giovani - in questo caso, ma non solo - possano poi incontrarLo e fare l’esperienza che hai fatto anche tu personalmente.
D. - Il Papa chiede di testimoniare il Vangelo sino agli estremi confini della terra: in realtà questa testimonianza inizia da vicino, con il proprio prossimo, sotto casa magari…
R. - Sì, certo, a partire dai nostri coetanei, da chi incontriamo fino agli estremi confini della terra, appunto… E’ proprio dentro anche a questa capacità di vedere sempre l’altro come il prossimo, come il vicino, come colui da poter incontrare e a cui aprire il cuore, credo sia - da un parte - un esercizio, ma poi - dall’altra - anche un invito a ciascuno di noi.
D. - All’Angelus di domenica scorsa, il Papa ha già dato - in qualche modo - appuntamento alla Gmg di Rio, che proprio fra un anno si terrà in Brasile. Il Papa ha detto che si tratta di una preziosa occasione per tanti giovani di sperimentare la gioia e la bellezza di appartenere alla Chiesa e di vivere la fede. Ecco, questo elemento della gioia e della bellezza è proprio il tema dominante di tutte le Gmg…
R. - Certo. Il fatto di vedere una “distesa” di giovani che si radunano insieme per un unico scopo, che è quello di incontrare Gesù e testimoniare la propria fede, credo che sia un segno bello e di speranza per la nostra Chiesa, ma anche per la nostra società. Siamo pronti! Anche noi come giovani di Azione Cattolica siamo pronti ad arrivare a Rio, affinché l’incontro non rimanga un incontro fine a se stesso, ma possa poi entrare nella quotidianità delle vite dei nostri giovani. Siamo pronti ed entusiasmi per raggiungere Rio.
D. - Il tema della Giornata mondiale della gioventù di Rio è “Andate e fate discepoli tutti i popoli”: riprendendo anche l’intenzione di preghiera di agosto, è una Gmg missionaria?
R. - Sì, sì. Direi missionaria a tutti gli effetti. Credo che la volontà sia proprio quella di aiutarci ad imparare anche ad essere coraggiosi nel condividere con gli altri ciò che portiamo dentro. I giovani che si radunano e che ancora dicono che vogliono e che desiderano credere e testimoniarlo agli altri, ma anche poter invitare altri giovani a partecipare a Rio.
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