domenica 19 agosto 2012
Il Papa: Gesù non cercava trono terreno né voleva marcia trionfale. Lasciamoci nuovamente stupire da parole di Cristo
Papa/ Gesù non cercava trono terreno né voleva marcia trionfale
All'Angelus spiega che dopo miracoli volle disilludere le folle
Castel Gandolfo, 19 ago. (TMNews)
"La gente, e gli stessi discepoli, erano entusiasti di lui quando compiva segni prodigiosi; e anche la moltiplicazione dei pani e dei pesci era una chiara rivelazione del Messia, tant'è che subito dopo la folla avrebbe voluto portare in trionfo Gesù e proclamarlo re d'Israele. Ma non era certo questa la volontà di Gesù, che proprio con quel lungo discorso smorza gli entusiasmi e provoca molti dissensi". Il Papa all'Angelus ha spiegato con queste parole il significato reale dei miracoli compiuti da Gesù. "Egli, infatti, spiegando l'immagine del pane, afferma di essere stato mandato ad offrire la propria vita, e chi vuole seguirlo deve unirsi a Lui in modo personale e profondo, partecipando al suo sacrificio d'amore".
"Per questo - ha proseguito Benedetto XVI - Gesù istituirà nell'ultima Cena il Sacramento dell'Eucaristia: perché i suoi discepoli possano avere in se stessi la sua carità e, come un unico corpo unito a Lui, prolungare nel mondo il suo mistero di salvezza".
"Ascoltando questo discorso la gente capì che Gesù non era un Messia che aspirasse ad un trono terreno. Non cercava consensi per conquistare Gerusalemme; anzi, alla Città santa voleva andarci per condividere la sorte dei profeti: dare la vita per Dio e per il popolo. Quei pani, spezzati per migliaia di persone, non volevano provocare una marcia trionfale, ma preannunciare il sacrifico della Croce, in cui Gesù diventò Pane spezzato per la moltitudine, corpo e sangue offerti in espiazione per la vita del mondo. Gesù dunque fece quel discorso per disilludere le folle e, soprattutto, per provocare una decisione nei suoi discepoli. Infatti, molti tra questi, da allora, non lo seguirono più".
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Benedetto XVI: Lasciamoci nuovamente stupire da parole di Cristo
Città del Vaticano, 19 ago. (LaPresse)
"Cari amici, lasciamoci nuovamente stupire dalle parole di Cristo: Egli, chicco di grano gettato nei solchi della storia, è la primizia dell'umanità nuova, liberata dalla corruzione del peccato e della morte. E riscopriamo la bellezza del Sacramento dell'Eucaristia, che esprime tutta l'umiltà e la santità di Dio: il suo farsi piccolo, frammento dell'universo per riconciliarlo interamente nell'amore. La Vergine Maria, che ha dato al mondo il Pane della vita, ci insegni a vivere sempre in profonda unione con lui". E' l'esortazione pronunciata da papa Benedetto XVI durante la celebrazione dell'Angelus dalla residenza estiva di Castel Gandolfo.
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