sabato 25 agosto 2012

Il cardinale Tauran: la bimba cristiana arrestata in Pakistan per blasfemia non sa leggere né scrivere (Radio Vaticana)


Il cardinale Tauran: la bimba cristiana arrestata in Pakistan per blasfemia non sa leggere né scrivere 

Cresce l'attenzione della comunità internazionale sulla vicenda della bimba cristiana down arrestata in Pakistan con l'accusa di blasfemia: ne ha parlato al Meeting di Rimini, che oggi si conclude, anche il cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. “Politica internazionale e libertà religiosa” il titolo dell’incontro cui il porporato ha partecipato assieme al presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Nassir Abdulaziz Al-Nasser, e al ministro degli Esteri italiano Giulio Terzi. Il servizio della nostra inviata al Meeting, Debora Donnini: 

La libertà religiosa è un tema caro al Meeting promosso da Comunione e Liberazione. Cruciale, quindi, l’incontro di ieri con il cardinale Jean-Louis Tauran che sottolinea come un mondo senza Dio è disumano. Lo Stato dunque deve prendere atto che “l’uomo è per natura religioso” e difendere la libertà religiosa nel suo stesso interesse:

“Cos’è la libertà di religione per noi? E’ lo spazio, dove l’uomo è libero di rispondere alle domande fondamentali, la libertà di religione, pone il problema del posto della religione nella società. Pone il problema del ruolo dello Stato nella tutela dei diritti dell’uomo, e in particolare di quello della libertà di religione, che è un po’ la cartina di tornasole per gli altri diritti. Sono qui per incoraggiare i membri di Comunione e Liberazione a saper continuare ad approfittare della libertà che hanno per vivere la loro fede ed essere ‘contagiosi’”.

Tristemente di attualità in questi giorni il caso, in Pakistan, della bambina cristiana, down, di 11 anni, Rimsha Masih, imprigionata con l’accusa di blasfemia perché trovata in possesso di frammenti di un libro sacro islamico, così come le violenze verso i cristiani in Nigeria. Il dialogo interreligioso in questo senso può aiutare? Ci risponde il cardinale Tauran: 

“Certo. Più la situazione è grave e tesa, più il dialogo si impone. Vediamo il caso in Pakistan di Rimsha Masih, riportato dalla stampa. Si tratta di una ragazza che non sa né scrivere né leggere, raccoglieva le immondizie per vivere, ed ha raccolto i frammenti di quel libro che si trovavano tra le immondizie. Prima di dire che un testo sacro è stato oggetto di disprezzo, occorrerebbe verificare i fatti”.

La necessità di una maggiore tutela per le minoranze religiose che vengono perseguitate in diverse parti del mondo è stata messa in luce dal presidente dell’Assemblea generale dell’Onu, Nassir Abdulaziz Al-Nasser. Musulmano proveniente dal Qatar, Al-Nasser ha parlato del valore del dialogo. Sulla Primavera araba si è concentrato il ministro degli Esteri italiano, Giulio Terzi, sottolineando che per l’Italia quello della libertà religiosa è un tema base e che l’Italia sta diventando sempre più protagonista nel Mediterraneo.

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6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho letto su un sito dell'assassinio, sempre in Pakistan,di un ragazzino cristiano undicenne,ancora per blasfemia,non so se risulti anche a te,Raffy.Gr2

Anonimo ha detto...

Come può il cardinale chiedere di "verificare i fatti" e auspicare maggiore dialogo? Il problema è la legge sulla blasfemia pakistana e l'intolleranza islamica, non la sua più o meno corretta applicazione. Arrestare una bambina down per un fatto del genere è pura barbarie e fanatismo, non c'è molto da dialogare. Il cardinale Tauran deve abbandonare il linguaggio curiale e dire che se i musulmani "moderati" non fanno cessare loro questa barbarie, allora aveva ragione l'imperatore citato dal papa a Ratisbona ad affermare che Maometto non ha portato niente di buono sulla terra.

Anonimo ha detto...

Ma quale dialogo fatemi il piacere,il dia-logos è un parlare reciproco che prevede il rispetto.Qquando l'altro vuol distruggerti non ci può esser nessun dialogoe il calvario dei cristiani lo dimostra .
L'indifferenza e l'omertà sincretistica degli uomini di chiesa rischia di essere solo viltà !
Tornate a Cristo, rileggete Paolo!

un passante ha detto...

Non solo i cristiani, anche gli atei dovrebbero meditare su quel discorso di Ratisbona. La vigliaccheria e l'ipocrisia cui ho assistito in occasione di quella vicenda, da uomo libero occidentale mi ha choccato. E continuiamo a chiamare primavere l'avvento della sharia... Che lo facciano loro, passi, ma che lo facciamo noi mi fa rabbrividire

Anonimo ha detto...

E' vero, purtroppo, GR2.
http://www.asianews.it/notizie-it/Faisalabad,-brutale-omicidio-di-un-14enne-cristiano:-corpo-smembrato-e-volto-sfigurato-25617.html
Alessia

Anonimo ha detto...

@ un passante,complimenti per il bellissimo commento della lectio di Ratisbona,che andava interpretata nella sua intima e vera essenza,cioè che con questo tipo di Islam non ci potrà essere dialogo,a meno di accettare passivamente le loro violenze.Le'primavere arabe'esistono solo nell'immaginazione degli irriducibili che si vogliono illudere a tutti i costi,se si fossero letti tutti i discorsi del papa senza paraocchi e pregiudizi,forse si sarebbero aperti un pò di occhi in più,invece Ratisbona è stato l'inizio della crocefissione mediatica di BXVI senza appello,da lì tutto il diluvio di leaks di ogni genere.Dire la verità in un mondo assoggettato e servo dei'padroni'non paga e non pagherà mai...GR2