sabato 2 giugno 2012
Padre Lombardi: un evento di gioia che fa guardare con speranza al futuro dei giovani (R.V.)
Padre Lombardi: un evento di gioia che fa guardare con speranza al futuro dei giovani
Benedetto XVI è contento per l’affetto e l'accoglienza ricevuta a Milano: è quanto ha affermato il direttore della Sala Stampa vaticana padre Federico Lombardi durante un briefing con la stampa nel capoluogo lombardo. Il nostro inviato Alessandro de Carolis lo ha intervistato:
R. – Certamente la cosa è assolutamente evidente dalla gente lungo le strade a questi grandi appuntamenti. Sono appuntamenti molto ben scelti, molto significativi: la Piazza del Duomo è il luogo in cui la città di Milano si incontra e la città di Milano non solo come comunità ecclesiale, ma come comunità civile, in tutte le sue dimensioni, in tutti i suoi problemi e in tutte le sue speranze. E poi la Scala, che è veramente il tempio della cultura per questa città, profondamente collegata alla storia di Milano, ai suoi momenti tristi e ai suoi momenti belli. Quindi non era per nulla un momento di carattere mondano, ma un momento culturale e spirituale, in cui anche il tema della solidarietà per il terremoto è stato messo in luce molto, molto bene, sia dal sovrintende all’inizio sia poi naturalmente dal Papa nel suo discorso finale. E poi l’incontro con i sacerdoti, con i religiosi e le religiose nel Duomo di Milano è qualcosa di impressionante: non si può entrare nel Duomo di Milano senza rimanere colpiti, presi dalla grandiosità e dalla storia di spiritualità e di comunità ecclesiale che regna in questo centro, in questo cuore della più grande arcidiocesi di Italia e d’Europa. E poi ancora, l’entusiasmo dello Stadio di San Siro, che tutti siamo abituati ad associare alle grandi partite di calcio e che, invece, viene trasformato – una volta l’anno e oggi in modo particolare per la presenza del Papa – in un luogo di festa e di entusiasmo spirituale e di speranza e di gioia per la gioventù. Questo è veramente molto bello ed è bello che la città abbia messo a disposizione questo luogo proprio per guardare in avanti, insieme al Papa, verso il futuro dei nostri giovani.
D. – Questa sera Benedetto XVI vivrà il momento clou dell’Incontro mondiale delle famiglie, quindi dall’affetto della città di Milano passerà all’affetto di tutte le famiglie del mondo. Tante di queste famiglie sono famiglie che vengono dall’America Latina e da altri Paesi e che hanno fatto anche tanti sforzi per essere qui con il Papa: che impressione le suscita questo?
R. – Il valore di questi grandi incontri mondiali che la Chiesa è in condizione di organizzare proprio per la sua universalità e che sono sempre molto arricchenti perché ci aiutano ad allargare gli orizzonti e anche a sentirci incoraggiati, perché la partecipazione alla fede e all’impegno cristiano e umano degli altri è sempre un incoraggiamento per tutti noi quando lo possiamo condividere. Le esperienze familiari sono tra le più belle, quando mettono veramente insieme spiritualità, umanità, sentimento, creatività, gioia di vivere insieme e di far partecipare gli altri all’amore. Quindi le tematiche familiari vissute comunitariamente creano un clima di gioia di speranza, di fiducia, nonostante tutte le difficoltà che si possono incontrare. Condividere questo a livello mondiale è una cosa molto bella ed è uno dei doni che la Chiesa può ricevere da Dio, ma allo stesso tempo partecipare all’umanità. Questo credo che sia proprio ciò che ci dobbiamo augurare e che il Papa cerca di fomentare e di aiutare con la sua venuta e con la sua parola, riuscire a saper presentare al mondo un messaggio di grande speranza e di amore attraverso l’esperienza della famiglia cristiana come offerta di gioia, di speranza e di amore per tutti.
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