sabato 23 giugno 2012

Mons. Lebeaupin nuovo nunzio alla UE. Africa, India e Cina nel Consiglio di Cardinali. Immigrati, Santa Sede: non si deve più morire di speranza (Izzo)

PAPA: LEBEAUPIN NUNZIO ALLA UE; AFRICA, INDIA E CINA IN CONSIGLIO CARDINALI


Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 giu. 



Benedetto XVI ha nominato nunzio apostolico presso l'Unione Europea monsignor Alain Paul Lebeaupin, arcivescovo titolare di Vico Equense, finora nunzio apostolico in Kenya ed Osservatore Permanente presso gli Organismi delle Nazioni Unite per l'Ambiente e gli Insediamenti Umani.
Inoltre il Papa ha nominato membri del Consiglio di Cardinali per lo studio dei problemi organizzativi ed economici della Santa Sede i cardinali  Polycarp Pengo , arcivescovo di Dar-es-Salaam, Telesphore Placidus Toppo, arcivescovo di Ranchi e  John Tong Hon, vescovo di Hong Kong. 



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IMMIGRATI: S.SEDE, NON SI DEVE PIU' MORIRE DI SPERANZA

Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 23 giu. - I disagi e i pericoli "dei drammatici viaggi per sfuggire alle persecuzioni, alle violazioni dei diritti umani, alla fame da tanti, da troppi Paesi del mondo" sono stati evocati oggi dal portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, che ha espresso apprezzamento per l'iniziativa della Comunita' di Sant'Egidio di una preghiera  ecumenica "Morire di speranza". "Questo - ha sottolineato Lombardi - il titolo paradossale della veglia di preghiera in memoria di chi e' morto nel corso di un viaggio verso la salvezza". 
"Si muore - ha elencato il portavoce del Papa ai microfoni della Radio Vaticana - asfissiati nei camion, si muore di sete e di fame attraversando i deserti, si muore aggrediti dai predoni, si muore passando i fiumi e le montagne, si muore cercando di attraversare il mare ammassati sulle imbarcazioni piu' piccole e insicure che esistano".
"Si parla - ha ricordato padre Lombardi - di 20.000 morti negli ultimi anni nei viaggi verso l’Europa, di quasi 3000 nell’ultimo anno cercando di giungere in Italia attraverso il Mediterraneo.
Ma non si fugge solo verso i paesi più ricchi. Negli ultimi mesi oltre 70.000 persone si sono rifugiate nel campo di Mberra in Mauritania, fuggendo dal Mali diviso dalla guerra civile. E in quante parti dell'Africa i conflitti hanno fatto sorgere immensi accampamenti di rifugiati?".
 Secondo il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, "le storie di ognuna di queste persone in fuga sono una piu' struggente dell'altra. Dal campo di Mberra - rivela - sono giunti i racconti di tre donne giovanissime con piccoli bimbi, i cui mariti sono scomparsi nel conflitto, indifese e vulnerabili, spesso vittime di abusi sessuali, ma quante altre, quanti altri? 

E poi, come e da dove ripartire quando non si ha più nulla e si e' del tutto sradicati?".
"Oltre a dare da ripararsi e da mangiare, occorre - ha concluso padre Lombardi - dare ascolto, comprensione, accoglienza umana e spirituale, ricostruire quel minimo di fiducia negli altri e nella vita da cui la speranza possa rilanciarsi in avanti. E' una delle sfide piu' grandi per i credenti e le persone di buona volonta' che vogliano veramente ripartire dagli ultimi per costruire un mondo migliore". 



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