martedì 5 giugno 2012
La Santa Sede condanna il libro di suor Margaret A. Farley sulle coppie omosessuali (Izzo)
TEOLOGI: S.SEDE CONDANNA LIBRO SUORA AMERICANA SU COPPIE GAY
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 4 giu.
Le posizioni di suor Margaret A. Farley in tema di omosessualita' e masturbazione sono "in diretto contrasto con la dottrina cattolica nell'ambito della morale sessuale".
Lo afferma la Congregazione per la Dottrina della fede sottolineando che la religiosa ritiene auspicabile la legalizzazione delle nozze gay e afferma che la masturbazione femminile favorisce l'autocoscienza delle donne e non e' un peccato. In merito, il dicastero non prende provvedimenti disciplinari ma avverte che il libro "Just Love" pubblicato negli Stati Uniti "non e' conforme alla dottrina della Chiesa".
Il volume dunque "non puo' essere utilizzato come valida espressione di dottrina cattolica ne' per la direzione spirituale e la formazione, ne' per il dialogo ecumenico e interreligioso". "La Congregazione - si legge nella notificazione diffusa oggi dalla Sala Stampa della Santa Sede - desidera incoraggiare i teologi perche' proseguano nel compito dello studio e dell'insegnamento della teologia morale in piena conformita' con i principi della dottrina cattolica".
In merito la Congregazione della Dottrina della Fede ricorda che in tema di omosessualita' "la Chiesa insegna che il rispetto verso le persone omosessuali non puo' portare in nessun modo all'approvazione del comportamento omosessuale oppure al riconoscimento legale delle unioni omosessuali". "Il bene comune - si legge nella nota - esige che le leggi riconoscano, favoriscano e proteggano l'unione matrimoniale come base della famiglia, cellula primaria della societa'".
Secondo la Santa Sede, "riconoscere legalmente le unioni omosessuali oppure equipararle al matrimonio, significherebbe non soltanto approvare un comportamento deviante, con la conseguenza di renderlo un modello nella societa' attuale, ma anche offuscare valori fondamentali che appartengono al patrimonio comune dell'umanita'". "La Chiesa - ricorda la CDF - non puo' non difendere tali valori, per il bene degli uomini e di tutta la societa'". "A sostegno della legalizzazione delle unioni omosessuali non puo' essere invocato il principio del rispetto e della non discriminazione di ogni persona". La condanna dell'omofobia resta tuttavia chiara da parte della Chiesa: "una distinzione tra persone oppure la negazione di un riconoscimento o di una prestazione sociale non sono infatti accettabili se sono contrarie alla giustizia". Mentre "non attribuire lo statuto sociale e giuridico di matrimonio a forme di vita che non sono ne' possono essere matrimoniali non si oppone alla giustizia, ma, al contrario, e' da essa richiesto". Non convince l'ex Sant'Uffizio neppure l'idea di suor Margaret che "la masturbazione favorisce realmente i rapporti piu' di quanto non li ostacoli" in quanto "molte donne" avrebbero "trovato un gran bene nel piacere ricercato con se stesse, e forse proprio nella scoperta delle loro proprie possibilita' in rapporto al piacere, qualcosa che molte non avevano sperimentato e nemmeno conosciuto al riguardo nelle loro relazioni sessuali ordinarie con mariti o amanti". Infatti, "il Magistero della Chiesa - nella linea di una tradizione costante - sia il senso morale dei fedeli hanno affermato senza esitazione che la masturbazione e' un atto intrinsecamente e gravemente disordinato. Qualunque ne sia il motivo".
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