venerdì 1 giugno 2012

Il Papa: la gioia distintivo fondamentale del Cristiano (Sir)


BENEDETTO XVI: “LA GIOIA DISTINTIVO FONDAMENTALE DEL CRISTIANO”


“Il mese che la devozione dei fedeli dedica in modo tutto particolare al culto della Madre di Dio si chiude con la festa liturgica che ricorda” la “visita di Maria alla parente Elisabetta”, evento, questo “caratterizzato dalla gioia espressa dalle parole con le quali la Vergine Santa glorifica l’Onnipotente per le grandi cose che Egli ha compiuto guardando all’umiltà della sua serva”. 
Lo ha detto stasera Benedetto XVI, chiudendo la veglia mariana nei Giardini vaticani, alla Grotta di Lourdes, per la conclusione del mese di maggio. “Il Magnificat - ha osservato il Papa - è il canto di lode che sale dall’umanità redenta dalla divina misericordia, sale da tutto il popolo di Dio; in pari tempo è l’inno che denuncia l’illusione di coloro che si credono signori della storia e arbitri del loro destino”. Al contrario, “Maria ha posto Dio al centro della propria vita, si è abbandonata fiduciosa alla sua volontà, in atteggiamento di umile docilità al suo disegno d’amore. A motivo di questa sua povertà di spirito e umiltà di cuore, è stata scelta per essere il tempio che porta in sé il Verbo, il Dio fatto uomo”. 
Di qui l’invito a “volgere il nostro sguardo a Maria con rinnovato affetto filiale”. 
“Tutti - ha affermato il Pontefice - abbiamo sempre da imparare dalla nostra Madre celeste: la sua fede ci invita a guardare al di là delle apparenze e a credere fermamente che le difficoltà quotidiane preparano una primavera che è già iniziata in Cristo Risorto. Al Cuore immacolato di Maria vogliamo attingere questa sera con rinnovata fiducia per lasciarci contagiare dalla sua gioia, che trova la sorgente più profonda nel Signore”. “La gioia, frutto dello Spirito Santo, è distintivo fondamentale del cristiano - ha chiarito -: essa si fonda sulla speranza in Dio, trae forza dalla preghiera incessante, permette di affrontare con serenità le tribolazioni”. Ricordando le parole di San Paolo di essere “lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera”, il Santo Padre ha evidenziato che queste parole “ci esortano a riprodurre in noi stessi, nella vita di tutti i giorni, i sentimenti di gioia nella fede, propri del cantico mariano”. Benedetto XVI ha quindi augurato a tutti e a ciascuno “che questa letizia spirituale, traboccata dal cuore ricolmo di gratitudine della Madre di Cristo e Madre nostra, sia alla fine di questo mese di maggio più consolidata nei nostri animi, nella nostra vita personale e familiare, in ogni ambiente, specialmente nella vita di questa famiglia che qui in Vaticano serve la Chiesa universale”. “Grazie a tutti!”, ha concluso. 


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