PAPA: IN GINOCCHIO SIAMO TUTTI UGUALI
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 7 giu.
"Nel momento dell'adorazione, noi siamo tutti sullo stesso piano, in ginocchio davanti al Sacramento dell'Amore".
Benedetto XVI ha voluto ricordarlo poco prima della tradizionale processione del Corpus Domini, che si conclude davanti alla Basilica di Santa Maria Maggiore proprio con un momento di adorazione davanti all'Ostensorio.
"Il sacerdozio comune e quello ministeriale - ha spiegato alle decine di migliaia di fedeli che partecipavano intanto alla messa in piazza San Giovanni - si trovano accomunati nel culto eucaristico".
"E' un'esperienza molto bella e significativa - ha ricordato - che abbiamo vissuto diverse volte nella Basilica di San Pietro, e anche nelle indimenticabili veglie con i giovani – ricordo ad esempio quelle di Colonia, Londra, Zagabria, Madrid".
"Stare tutti in silenzio prolungato davanti al Signore presente nel suo Sacramento - ha sottolineato il Pontefice - e' una delle esperienze piu' autentiche del nostro essere Chiesa, che si accompagna in modo complementare con quella di celebrare l'Eucaristia, ascoltando la Parola di Dio, cantando, accostandosi insieme alla mensa del Pane di vita".
Per il Papa teologo, "comunione e contemplazione non si possono separare, vanno insieme".
"Per comunicare veramente con un'altra persona - ha poi concluso Papa Ratzinger - devo conoscerla, saper stare in silenzio vicino a lei, ascoltarla, guardarla con amore. Il vero amore e la vera amicizia vivono sempre di questa reciprocita' di sguardi, di silenzi intensi, eloquenti, pieni di rispetto e di venerazione, cosi' che l'incontro sia vissuto profondamente, in modo personale e non superficiale".
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