sabato 2 giugno 2012

Il discorso del Papa alle Autorità di Milano nel commento di Salvatore Izzo

PAPA: LAICITA' POSITIVA E' NON ASSOLUTIZZARE NESSUN POTERE


(AGI) - Milano, 2 giu. 


(dall'inviato Salvatore Izzo) 


"Nessun potere dell'uomo puo' considerarsi divino e quindi nessun uomo e' padrone di un altro uomo". Benedetto XVI ha voluto ricordare questa verita' proclamata da Sant'Ambrogio nei suoi sermoni durante l'incontro piu' politico della sua visita a Milano, parlando in Episcopio alle autorita': una platea composita con in prima fila i vicepresidenti della Camera Rosy Bindi e Maurizio Lupi, ma anche il procuratore capo Brutti Liberati, il sindaco Giuliano Pisapia, il presidente della Regione Roberto Formigoni e quello della Cei, Angelo Bagnasco.
Reduce dall'entusiasmante incontro con 80 mila ragazzi allo Stadio di San Siro e in procinto di recarsi nella grande area dell'aeroporto di Bresso per la "Festa delle Famiglie" dove rispondera' a braccio - e in diretta tv - a domande anche impegnative come quelle sulla crisi e sul terremoto, il Pontefice ha preferito risparmiarsi la liturgia, che sarebbe stata presumibilmente infinita, del "baciamano" con gli ospiti illustri dell'arcivescovo Angelo Scola, concedendo solo il discorso e un cordiale saluto generale. Al centro della sua riflessione - che ha comportato l'esplicita riaffermazione dell'unicita' della famiglia fondata sul matrimonio e dell'illiceita' di qualunque "soppressione" della vita umana, dal momento del concepimento alla morte naturale, il tema della laicita' positiva. Per il Papa, "uno dei principali elementi della laicita' dello Stato e' assicurare la liberta' affinche' tutti possano proporre la loro visione della vita comune, sempre, pero', nel rispetto dell'altro e nel contesto delle leggi che mirano al bene di tutti". E se "ognuno puo' vedere come la legislazione e l'opera delle istituzioni statuali debbano essere in particolare a servizio della famiglia", secondo Ratzinger anche oggi "la prima qualita' di chi governa e' la giustizia, virtu' pubblica per eccellenza, perche' riguarda il bene della comunita' intera". Ancora: per il Papa tedesco, che ha citato nel suo discorso anche lo storico intervento dello scorso settembre al Bundestag, se "lo Stato esiste per i cittadini, appare preziosa una costruttiva collaborazione con la Chiesa, senza dubbio non per una confusione delle finalita' e dei ruoli diversi e distinti del potere civile e della stessa Chiesa, ma per l'apporto che questa ha offerto e tuttora puo' offrire alla societa' con la sua esperienza, la sua dottrina, la sua tradizione, le sue istituzioni e le sue opere con cui si e' posta al servizio del popolo".
E ai politici presenti, ricordando che "le comunita' cristiane promuovono queste azioni non tanto per supplenza, ma piuttosto come gratuita sovrabbondanza della carita'", Benedetto XVI  ha poi rivolto "un ultimo prezioso invito" sempre derivato da un sermone di sant'Ambrogio, "la cui figura solenne e ammonitrice e' intessuta nel gonfalone della Citta' di Milano". "A quanti vogliono collaborare al governo e all'amministrazione pubblica - ha ricordato infatti - si richiede che si facciano amare". Alla giustizia, ha ricordato in proposito il Papa teologo, "Sant'Ambrogio accompagna un'altra qualita': l'amore per la liberta', che egli considera elemento discriminante tra i governanti buoni e quelli cattivi, poiche', come si legge in un'altra sua lettera, 'i buoni amano la liberta', i reprobi amano la servitu''". "La liberta' - ha concluso - non e' un privilegio per alcuni, ma un diritto per tutti, un diritto prezioso che il potere civile deve garantire. Tuttavia, liberta' non significa arbitrio del singolo, ma implica piuttosto la responsabilita' di ciascuno". 


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PAPA: STATO RICONOSCA UNICITA' FAMIGLIA E MATRIMONIO


Salvatore Izzo


(AGI) - Milano, 2 giu. 


"Lo Stato e' chiamato a riconoscere l'identita' propria della famiglia, fondata sul matrimonio e aperta alla vita". Lo ha riaffermato Benedetto XVI nel discorso rivolto questo pomeriggio alle autorita' della Lombardia. Per il Papa e' ugualmente un "diritto primario dei genitori" quello alla libera educazione e formazione dei figli, secondo il progetto educativo da loro giudicato valido e pertinente". "Non si rende giustizia alla famiglia - ha scandito - se lo Stato non sostiene la liberta' di educazione per il bene comune dell'intera societa'". 


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PAPA: LEGGE NON PUO' CONSENTIRE ABORTO E EUTANASIA


Salvatore Izzo


(AGI) - Milano, 2 giu. 


"Lo Stato e' a servizio e a tutela della persona e del suo 'ben essere' nei suoi molteplici aspetti, a cominciare dal diritto alla vita, di cui non puo' mai essere consentita la deliberata soppressione". Lo ha detto il Papa condannando insieme la legalizzazione dell'aborto, che e' gia' in atto, e quella dell'eutanasia, che viene proposta. Nell'incontro con le autorita' di Milano e della Lombradia, Benedetto XVI ha affermato che "le leggi debbono trovare giustificazione e forza nella legge naturale, che e' fondamento di un ordine adeguato alla dignita' della persona umana". 


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CRISI: PAPA, SERVONO SCELTE TECNICO-POLITICHE CORAGGIOSE


Salvatore Izzo


(AGI) - Milano, 2 giu. - "Il tempo di crisi che stiamo attraversando ha bisogno di coraggiose scelte tecnico-politiche". Lo ha detto il Papa alle autorita' di Milano e della Lombardia nel corso di un incontro tenuto nell'Episcopio. Benedetto XVI ha detto anche che accanto a tali scelte occorre valorizzare anche la "gratuita'" perche' il bene comune non e' garantito solo da "rapporti di diritti e di doveri, ma ancor piu' e ancor prima da relazioni di gratuita', di misericordia e di comunione". 


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