domenica 24 giugno 2012

Il Cardinal Martini saluta il Corriere della Sera: "Devo ritirarmi dalle cose terrene". L'affettuoso sostegno al Papa


Il Cardinal Martini saluta il Corriere della Sera: "Devo ritirarmi dalle cose terrene"


ROMA, 24 GIU 


''Viene il tempo in cui l'età e la malattia mi danno un chiaro segnale che è il momento di ritirarsi maggiormente dalle cose terrene e prepararsi al prossimo avvento del Regno. Assicuro della mia preghiera per tutte le domande rimaste inevase nella rubrica che ho tenuto per tre anni sul Corriere''.
Così Carlo Maria Martini, arcivescovo emerito di Milano, si congeda dai lettori del quotidiano italiano, dopo tre anni in cui ha tenuto una rubrica settimanale. ''Il dialogo con il cuore resiste al tempo'', scrive tra l'altro il porporato, uno dei piu' grandi biblisti viventi, afflitto da anni da una forma di Parkinson.
Nella sua ultima pagina da ''giornalista'' del Corriere, Martini, con la consueta capacita' di accostarsi al cuore delle persone e dei loro problemi, risponde a varie lettere. A un lettore che ha perduto il figlioletto di 10 anni, il porporato, che sa che ''non ci sono parole'' per rispondere a questa tragedia, assicura preghiere ''perche' sia Gesu' a indicarti la strada. Ma – commenta – non sara' certo presto, perche' dolori cosi' forti tolgono forza, vista, udito e anche ledono la nostra forza fondamentale che e' il coraggio di fare fronte a qualunque avvenimento''.
L'arcivescovo emerito di Milano risponde anche un lettore che si interroga su quanto sta accadendo alla Chiesa, e, citando il Vangelo di Matteo, rassicura il lettore, e il Papa, che gli ''inferi non prevarranno''. E' la seconda volta in poche settimane che il porporato, dipinto da alcuni come un antagonista di Benedetto XVI, da' il suo appoggio esplicito e affettuoso al Pontefice.


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