venerdì 8 giugno 2012

Euro2012, il Messaggio del Papa: calcio è fratellanza ed amore (Izzo)


EURO2012: IL MESSAGGIO DEL PAPA, "CALCIO E' FRATELLANZA E AMORE"


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 8 giu. 


"Il calcio e' fratellanza e amore". Ad affermarlo e' stato il Papa Benedetto XVI in un messaggio diffuso nel giorno dell'inaugurazione degli europei di calcio in Polonia e Ucraina. Per il Pontefice lo sport piu' popolare del mondo e' "una scuola che insegna alle persone il rispetto per gli altri e il sacrificio per una squadra", come ha scritto nella lettera al presidente della Conferenza episcopale polacca, Jozef Michalik, il cui testo e' stato diffuso dalla Radio Vaticana. Le parole del Papa suonano ancora piu' significative perche' arrivano in un momento in cui sono forti i timori per episodi di razzismo agli europei.
"Fra poco - scrive il Papa - inizieranno i Campionati Europei di calcio, che si svolgeranno in Polonia e in Ucraina. Quest'evento sportivo coinvolge non solo gli organizzatori, gli atleti e i tifosi, ma, in diversi modi e nei diversi campi della vita, tutta la societa'". "Anche la Chiesa - assicura - non rimane indifferente a tale evento, in particolare alle necessita' spirituali di coloro che ne prendono parte. Con riconoscenza accolgo le informazioni che giungono di programmati incontri catechetici, liturgici e di preghiera". Nel messaggio, Benedetto XVI cita il Beato Giovanni Paolo II per il quale "le potenzialita' del fenomeno sportivo lo rendono strumento significativo per lo sviluppo globale della persona e fattore quanto mai utile per la costruzione di una societa' piu' a misura d'uomo". Secondo il Pontefice teologo, dunque, "il senso di fratellanza, la magnanimita', l'onesta' e il rispetto del corpo, indispensabili ad ogni buon atleta, contribuiscono all'edificazione di una societa' civile dove all'antagonismo si sostituisca l'agonismo, dove allo scontro si preferisca l'incontro ed alla contrapposizione astiosa il confronto leale" .
Per Papa Ratzinger, come per il suo predecessore che diverse discipline sportive ha praticato per gran parte della sua vita, "lo sport non e' un fine, ma un mezzo; puo' divenire veicolo di civilta' e di genuino svago, stimolando la persona a porre in campo il meglio di se' e a rifuggire da cio' che puo' essere di pericolo o di grave danno a se stessi o agli altri" Il messaggio si sofferma poi sullo sport di squadra: "Il calcio - ricorda - e' una scuola importante per educare al senso del rispetto dell'altro, anche dell'avversario sportivo, allo spirito di sacrificio personale in vista del bene dell'intero gruppo, alla valorizzazione delle doti di ogni elemento che forma la squadra; in una parola, a superare la logica dell'individualismo e dell'egoismo, che spesso caratterizza i rapporti umani, per lasciare spazio alla logica della fraternita' e dell'amore, la sola che puo' permettere, a tutti i livelli, di promuovere l'autentico bene comune". Il Papa incoraggia infine "tutti coloro che sono impegnati nell'evento a operare con sollecitudine, affinche' esso sia vissuto come l'espressione delle piu' nobili virtu' e azioni umane, nello spirito di pace e di sincera gioia". "Nella preghiera - conclude - affido a Dio i Pastori, i volontari, i calciatori, i tifosi e tutti coloro che si impegnano nella preparazione e nello svolgimento dei Campionati". 


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