lunedì 4 giugno 2012
Card. Bertone: sono giorni di unità non di divisione. Osservatore: sul "corvo" i media distorcono i fatti. A Milano uno dei viaggi più importanti (Izzo)
VATICANO: BERTONE, SONO GIORNI DI UNITA' NON DI DIVISIONE
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 4 giu.
"Questi non sono stati e non sono giorni di divisione, ma di unita', di forza nella fede, di ferma serenita' anche nelle decisioni, un momento di coesione di tutti coloro che vogliono servire la Chiesa". Lo ha affermato il cardinale Tarcisio Bertone al Tg1, sottolineando che la santa Sede ha ricevuto attacchi "piu' mirati" che in passato, "a volte anche feroci, dilanianti e organizzati", ma Papa Benedetto "non si lascia certo intimorire". "Gli attacchi strumentali ci sono stati in tutti i tempi", ha detto Bertone per il quale "cio' che c'e' di piu' triste e' la violazione della privacy del Santo Padre e dei suoi piu' stretti collaboratori".
Rispondendo al direttore del telegiornale, Alberto Maccari, il segretario di Stato si e' soffermato anche sulla "manifestazione straordinaria di amore al Papa e di accompagnamento, di sostegno in questo momento particolare" ricevuta dal Pontefice a Milano. "Il Papa - ha detto Bertone - e' stato chiamato il grande allenatore della squadra della Chiesa universale del III millennio: ha avuto una standing ovation che nessun allenatore, nessun giocatore, ha mai avuto. Il Papa era molto commosso e contento". Dunque non spaventano le "dure incrostazioni di pregiudizi" che si colgono sui media. E anche chi gli lavora a fianco del Papa "e' sostenuto dalla grande azione morale del Papa".
"Prima di ripartire da Milano Benedetto XVI ha rivolto un invito al coraggio agli altri, ai giovani, alle famiglie in diffcolta', ai terremotati, alle autorita' e a tutta la Chiesa. Vorrei - ha concluso Bertone - che interiorizzassimo questa parola accanto al Papa, sotto la guida del Papa".
(© Copyright AGI)
VATICANO: OSSERVATORE, SUL "CORVO" I MEDIA DISTORCONO I FATTI
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 4 giu.
L'Osservatore Romano condanna la pubblicazione di una minacciosa lettera anonima, attribuita al "Corvo", da parte di un quotidiano. In proposito, infatti, il giornale della Santa Sede parla di "rappresentazioni clamorose ma che distorcono i fatti, arrivando addirittura a prescindere dalla sua realta', pur inevitabilmente umana e dunque imperfetta".
Secondo il professor Giovanni Maria Vian, il direttore dell'Osservatore che firma l'articolo, "conviene ricordare che qui non e' certo in discussione il diritto, ovviamente legittimo, a opinioni diverse e alla stessa critica, purche' rispettosa della realta'". "Va respinto - conclude l'articolo - il tentativo evidente di diffondere pregiudizi persistenti e luoghi comuni non fondati, come ha assicurato lo stesso Benedetto XVI solo pochi giorni fa".
© Copyright (AGI)
PAPA: OSSERVATORE, A MILANO UNO DEI SUOI VIAGGI PIU' IMPORTANTI
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 4 giu.
Quello a Milano, che si e' concluso ieri, "sara' ricordato come uno dei viaggi piu' importanti del pontificato di Benedetto XVI". Lo scrive oggi l'Osservatore Romano sottolineando che "i tre giorni milanesi hanno mostrato il volto autentico della Chiesa di Cristo, che vive nel mondo con gioia e speranza nonostante le inevitabili difficolta' quotidiane e vicende non di rado drammatiche e dolorose". Secondo il quotidiano vaticano, "la Chiesa e' quella che si e' vista a Milano, ben lontana dall'immagine che se ne vorrebbe accreditare su alcuni media".
L'editoriale, a firma del direttore dell'Osservatore, professor Giovanni Maria Vian, sottolinea che erano due le ragioni del soggiorno del Papa, che "ha unito la visita alla grande diocesi dei santi Ambrogio e Carlo alla partecipazione, cosi' personale e davvero straordinaria, all'incontro mondiale delle famiglie". "Ne poteva risultare - rileva - una sovrapposizione artificiosa, e invece cosi' non e' stato". E cio' "grazie a una lunga e attenta preparazione, alla presenza incisiva dell'arcivescovo e alla sapienza di un Papa che sempre piu' sa parlare a moltissime persone, non soltanto cattoliche". "Di questa festa cattolica e multicolore - conclude l'articolo - resteranno soprattutto l'incontro con le ragazze e i ragazzi a San Siro, il dialogo del Papa con i rappresentanti delle famiglie di tutto il mondo e la grande celebrazione conclusiva: tre lunghi momenti di una fraternita' cristiana che per sua natura non conosce confini e chiusure".
© Copyright (AGI)
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