venerdì 15 giugno 2012

Card. Bagnasco: all'Italia e alla UE serve la visione integrale dei Cattolici. Ai dipendenti della Cattolica: la crisi di supera insieme. La sede romana dell'Ateneo premia il Presidente della Cei e Tarquinio (Izzo)


CATTOLICI: BAGNASCO, A ITALIA E UE SERVE LA LORO VISIONE INTEGRALE


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 14 giu. 


L'Italia e l'Unione Europea debbono riscoprire, per risollevarsi dalla crisi, "una visione integrale della persona, aperta e trascendente", quella che ha caratterizzato nei decenni precedenti l'impegno dei cattolici nel sociale. Lo ha affermato il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, nell'omelia della messa celebrata alla sede di Roma dell'Universita' Cattolica in occasione della festa patronale. 
Questa visione, ha ricordato, era quella del neo beato Giuseppe Toniolo e ha determinato la fondazione di questo Ateneo. Essa, ha scandito il porporato, "sta al cuore dell'umanesimo cristiano e ha ispirato la civilta' italiana ed europea".
Secondo Bagnasco, "questa iniziale ispirazione" fatta propria da tanti credenti "non e' affatto superata: i tempi - ha spiegato - sollecitano a continuare con coraggio ed entusiasmo la strada dei padri in un rinnovato sforzo di riflessione culturale alta a tutto campo".
In proposito, sottolinenando la gloriosa tradizione della Facolta' di Medicina della Cattolica e del Policlinico Gemelli, Bagnasco si e' chiesto "come sarebbe possibile affrontare in modo adeguato le questioni odierne, dalla bioetica, alla biopolitica, alla famiglia, al bene della liberta' di educazione e di religione, ma anche al diritto e alla medicina, senza una visione antropologica completa e aperta? 
E come contribuire in modo efficace e argomentato alla volonta' di ridefinire le cose, compreso l'uomo, l'autonomia, l’amore, la vita, la famiglia, come se tutto fosse a nostra assoluta disposizione, oggetto di qualunque opinione individuale e culturale?". "La pretesa di tutto ridefinire in base a criteri di pura soggettivita', si rivolta - ha scandito - contro l'uomo stesso che inevitabilmente diventa anch’esso oggetto di manipolazione di poteri forti in grado di condizionare il modo di pensare e di vivere".
Parlando poi piu' specificamente dei compiti dell'Universita', il cardinale Bagnasco ha ricordato che "la necessaria cultura della specializzazione non deve diventare frammentazione, e nessuna ricerca specifica deve mai perdere il riferimento all'insieme antropologico che sembra essere oscurato o trascurato dal dibattito contemporaneo".
In tutti i campi, ha osservato, la proposta cristiana e' una via per contribuire al bene comune, seguendo "la legge dell'amore", che supera quella della logica umana. "Senza l'amore - ha continuato il presidente della Cei - i comandamenti diventano un volontarismo scoraggiante, e senza i comandamenti l'amore resta astratto, senza opere coerenti che lo rendano visibile. Resta un semplice slancio, una velleita' anche sincera ma momentanea, che dura quanto il soffio del sentimento". 
"La legge dell'amore - ha concluso Bagnasco ringraziando poi i dipendenti della Cattolica che hanno gia' prestato 25 anni di servizio - conduce al cuore dei comandamenti: ci porta nel profondo, fuori da una lettura grossolana e superficiale, ha la forza di spostare le montagne e di correre sulle funi della vita pur di non venire a compromessi, pur di non diventare dei mercanti". 


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UNIVERSITA' CATTOLICA: BAGNASCO AI DIPENDENTI, LA CRISI SI SUPERA INSIEME


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 14 giu. 


La crisi finanziaria che affligge il Policlinico Gemelli dell'Universita' Cattolica, i cui dipendenti hanno manifestato oggi in occasione della festa patronale presieduta dal cardinale Angelo Bagnasco, "e' la stessa che vive l'Italia e che interessa tutto il mondo". 
Lo ha affermato lo stesso porporato rispondendo ai manifestanti. Si supera, ha spiegato il presidente della Cei, "a condizione che queste strettoie, questi tornanti che dobbiamo passare, siano condivisi e vissuti insieme".
Per Bagnasco "e' evidente la preoccupazione che aleggia" per quanto riguarda il futuro della grande struttura sanitaria e "tutti coloro che qui operano a tutti i livelli, nelle singole responsabilita’, sono - ha assicurato - nel pensiero, nella preghiera, ma anche nell'agire per superare questa contingenza che l'Italia vive, con il mondo, e che si riflette sulle singole realta’ lavorative".
Al suo arrivo alla sede romana della Cattolica, sulla Pineta Sacchetti, il cardinale aveva visto all'esterno una manifestazione di circa 200 aderenti a Cgil, Cisl, Uil e Ugl, che innalzando striscioni di protesta avevano fischiato verso i dirigenti dell'Ente.  Le difficolta' attuali, che riguardano anche la regolare erogazione degli stipendi, sono legate a un credito di 900 milioni che la Cattolica non riesce ad esigere dalla Regione Lazio per le prestazioni erogate in convenzione con il SSN.


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UNIVERSITA' CATTOLICA: LA SEDE DI ROMA PREMIA BAGNASCO E TARQUINIO


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 14 giu. 


Il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei e il direttore del quotidiano cattolico Avvenire, Marco Tarquinio, sono stati premiati questa sera dall'Universita' Cattolica per il loro impegno culturale e in difesa dei valori. Il premio viene conferito ogni anno, dalla sede di Roma dell'ateneo fondato da padre Gemelli,  in occasione della Festa del Sacro Cuore.
Il premio e' stato consegnato a Bagnasco dal prorettore Franco Anelli "per avere contribuito, specialmente mediante la sua azione alla guida della Conferenza Episcopale Italiana, a rafforzare ulteriormente la presenza e la rilevanza del cattolicesimo italiano in seno alla societa' e nella cultura del nostro Paese". "In un tempo come il nostro, caratterizzato da crescenti incertezze sul piano politico ed economico e, ancor piu' profondamente, sul piano dell’etica e della morale, il Cardinale con grande chiarezza, coerenza e realismo cristiano, ha operato per evidenziare come la Chiesa italiana sia un interlocutore obiettivo e costruttivo delle istituzioni politiche e degli altri numerosi soggetti che animano la vita civile e culturale italiana". "Tutto cio' - afferma ancora la motivazione - sollecitando le coscienze di ognuno alla promozione della vita, della famiglia, di un'autentica e piena concezione della liberta' e, della liberta' di educazione in particolare, della giustizia sociale".
Al direttore di Avvenire Marco Tarquinio la Cattolica ha voluto riconoscere invece una "direzione equilibrata, ma altrettanto incisiva, del quotidiano della Cei, che si e' ben collocato, negli anni recenti, con originalita' e spessore comunicativo, nel panorama del giornalismo italiano". 
"L'Universita' Cattolica del Sacro Cuore - spiega la motivazione - e' spesso presente sulle pagine del giornale sia con singoli contributi di suoi docenti e ricercatori, sia per gli eventi principali che ne scandiscono il calendario". Ma e' tutto "il vissuto ecclesiale" che  vi appare con ocumentazione quotidiana, senza enfasi, ma parimenti con abbondanza di informazione". "Per queste ragioni, siamo davvero lieti di rendere omaggio al dottor Marco Tarquinio, esprimendogli i sentimenti della nostra amicizia e vicinanza", ha poi commentato il direttore amministrativo, dottor Marco Elefanti. 
Tra le autorita' era presente il ministro dei Beni culturali Lorenzo Ornaghi, che e' anche rettore - in aspettativa - della Cattolica. In prima fila nell'aula Magna anche l'assistente ecclesiastico Sergio Lanza, il direttore della Sede di Roma Giancarlo Furnari e il direttore del Policlinico Gemelli Maurizio Guizzardi. Ha presentato l'evento Lorella Cuccarini. 


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