sabato 12 maggio 2012

Legionari di Cristo, padre Lombardi conferma inchiesta su casi di pedofilia (Izzo)


LEGIONARI: PADRE LOMBARDI, CONFERMA INCHIESTA SU CASI PEDOFILIA


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 11 mag. 


La Congregazione per la Dottrina della Fede, competente sui cosiddetti "delicta graviora", sta indagando su casi di abusi su minorenni che sarebbero stati compiuti da membri della congregazione dei Legionari di Cristo. Lo ha dichiarato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, il quale, rispondendo alle domande di alcuni giornalisti, ha precisato che "sono stati direttamente i superiori ecclesiastici competenti" a segnalare alla Congregazione i casi in oggetto.
"A proposito delle notizie diffuse sulla investigazione su casi di abusi compiuti da membri della Legione di Cristo - ha detto testualmente padre Lombardi - non ho nulla di particolare da dichiarare o da segnalare. 
I Superiori ecclesiastici competenti hanno infatti seguito le procedure previste dalle norme in vigore, segnalando alla Congregazione per la Dottrina della Fede alcuni casi venuti a loro conoscenza, verificatisi quasi tutti alcuni decenni addietro". 
Notizie di stampa parlano di sette membri della Legione sotto inchiesta da parte del dicastero vaticano, e in almeno uno dei casi si tratterebbe di abusi commessi di recente. Come e' noto, il fondatore dei Legionari, padre Marcial Maciel Degollado, era stato costretto da Benedetto XVI a ritirarsi da ogni responsabilita' e attivita' pastorale a seguito di accuse relative sia ad abusi su minori che sui propri figli illegittimi la cui esistenza era stata nascosta alla Chiesa cosi' come le relazioni con diverse donne. Papa Ratzinger lo ha condannato nel 2006 a una vita di penitenza e ritiro e, dopo che nuovi scandali legati alla sua figura sono emersi, ha prima inviato una visita apostolica e poi deciso la nomina di un delegato pontificio con pieni poteri sull'ordine. 


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1 commento:

Anonimo ha detto...

I casi all'esame della CDF sono 9: 7 per delicta graviora (abuso o violenza sessuale su minori) e 2 per aver abusato dell'autorità spirituale per procurarsi relazioni sessuali con donne (senza configurare delicta graviora). I casi presentati alla CDF, al delegato pontificio Velasio de Paolis (che non legge le segnalazioni che gli arrivano) o al direttore generale Alvaro Corcuera erano di più. Questi erano i non eludibili, in quanto presentati da associazioni tra le vittime, o da vittime che li avevano già resi pubblici. La comunicazione dei Legionari di Cristo chiarisce che questi sono solo i casi aperti dopo che la CDF ha avocato a sè la competenza per i delicta graviora: i casi in totale sono ancora di più. Non sono compresi quelli che coinvolgono membri consacrati del Regnum Christi. La prudenza di P. Lombardi si spiega con il fatto che i Legionari di Cristo sono ancora uno strumento di fundraising: vedi l'evento organizzato il 22 e 23 gennaio in Vaticano, che ha riunito un’ottantina di importanti uomini d’affari e svelato dal Canard Enchainé.