giovedì 17 maggio 2012
Il Papa fece rispondere subito alle accuse contro Vian (Izzo)
PAPA: ALLE ACCUSE CONTRO VIAN FECE RISPONDERE SUBITO
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 17 mag.
"Il Santo Padre ha approvato il seguente comunicato e ne ha ordinato la pubblicazione".
Queste inequivocabili parole - che mai fino ad allora erano state utilizzate per presentare un testo destinato ai giornali, essendo riservate a testimoniare l'autorevolezza delle decisioni di dicasteri come quello della Dottrina della Fede - furono premesse dalla Segreteria di Stato al comunicato del 9 febbraio 2010 con il quale si scagionava il direttore dell'Osservatore Romano, professor Giovanni Maria Vian, dalle accuse che gli erano state mosse di essere all'origine della pubblicazione sul Giornale diretto da Vittorio Feltri di un dossier falso contro l'allora direttore di Avvenire, Dino Boffo. Quest'ultimo, amareggiato dal "fango" che ingiustamente gli era stato gettato addosso, secondo quanto rivelano oggi due quotidiani anticipando brani di un libro sulle "Carte segrete del Papa" di prossima pubblicazione, aveva creduto davvero che il suo collega d'Oltretevere avesse macchinato contro di lui, come aveva scritto, si apprende dai due giornali, in una lettera personale indirizzata a Benedetto XVI.
In questa missiva trafugata dagli archivi vaticani, Boffo indicava il movente nella volonta' attribuibile, secondo quanto si legge, al segretario di Stato Bertone di impedire la continuita' - che l'allora direttore di Avvenire garantiva - tra la presidenza del cardinale Ruini e quella del cardinale Bagnasco alla Cei. Non era andata cosi', chiari' immediatamente la Santa Sede.
"Dal 23 gennaio - affermava il comunicato vaticano - si stanno moltiplicando, soprattutto su molti media italiani, notizie e ricostruzioni che riguardano le vicende connesse con le dimissioni del direttore del quotidiano cattolico italiano Avvenire, con l'evidente intenzione di dimostrare una implicazione nella vicenda del direttore dell'Osservatore Romano, arrivando a insinuare responsabilita' addirittura del cardinale segretario di Stato".
"Queste notizie e ricostruzioni - chiariva la nota - non hanno alcun fondamento".
"In particolare - assicurava la Segreteria di Stato - e' falso che responsabili della Gendarmeria vaticana o il direttore dell'Osservatore Romano abbiano trasmesso documenti che sono alla base delle dimissioni, il 3 settembre scorso, del direttore di Avvenire; e' falso che il direttore dell'Osservatore Romano” abbia dato – o comunque trasmesso o avallato in qualsiasi modo – informazioni su questi documenti, ed e' falso che egli abbia scritto sotto pseudonimo, o ispirato, articoli su altre testate".
"Appare chiaro dal moltiplicarsi delle argomentazioni e delle ipotesi piu' incredibili, ripetute sui media con una consonanza davvero singolare, che tutto - sottolineava la nota - si basa su convinzioni non fondate, con l'intento di attribuire al direttore dell'Osservatore Romano, in modo gratuito e calunnioso, un’azione immotivata, irragionevole e malvagia".
La conclusione del testo vaticano era molto forte e evidentemente ispirata in modo diretto dal Papa stesso: "cio' sta dando luogo a una campagna diffamatoria contro la Santa Sede, che coinvolge lo stesso Romano Pontefice. Il Santo Padre Benedetto XVI, che e' sempre stato informato, deplora questi attacchi ingiusti e ingiuriosi, rinnova piena fiducia ai suoi collaboratori e prega perche' chi ha veramente a cuore il bene della Chiesa operi con ogni mezzo perche' si affermino la verita' e la giustizia".
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6 commenti:
In realta' stupisce che quotidiani autorevoli come il Corriere della Sera e Libero dimentichino il "dettaglio" della risposta voluta dal Papa alle accuse rivolte al professor Vian
Non poi tanto, caro Izzo, è facile fingere di "dimenticare" in certe occasioni. Dipende da quale risultato si spera di ottenere. Chi mai si ricorderà che il Papa è già intervenuto? Che la posizione del prof. Vian è già stata chiarita? Quello che stupisce è l'apparente inazione del Vaticano per il quale l'uscita di questo pamphlet non penso possa essere definita una sorpresa.
Alessia
Quanto all' "autorevolezza" la gran parte dei giornali e dei giornalisti l'hanno definitivamente persa nel 2010 in occasione dello scoppio (ritardato!) dello scandalo pedofilia.
Alessia
Bravo Salvatore! La verità è che non dimenticano affatto....lo fanno apposta...come dice il comunicato....
è una campagna diffamatoria....contro alcuni nella Curia da parte di altri che non sopportano di non avere potere.....preghiamo per tutti e per il Papa!
angela
Beh, Raffy, qualcuno si è mosso.
http://www.tempi.it/carte-segrete-del-papa-diritto-di-cronaca-balle
Alessia
Sì. Qualcuno si muove. Sempre gli stessi che, non a caso, sono bastonati spesso insieme al Papa.
Comunque l'autorevolezza dei giornali italiani è ormai una barzelletta stantia; ciò che è agghiacciante è quello che accade dentro la Chiesa. Forse è sempre accaduto ma il saperlo è sconfortante. Che il Signore ci aiuti e sorregga Benedetto.
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