VATICANO: BIOGRAFO WOJTYLA, RITORNO A CLERICALISMO È IN AGGUATO
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 2 nov.
«La Chiesa ha perduto una parte almeno della autorevolezza morale che aveva un tempo», e dunque con urgenza «serve un governo ecclesiastico che si distingua per il «servizio» e non per «logiche di potere».
Lo chiede l'ex vicedirettore dell'Osservatore Romano e vaticanista di lungo corso Gian Franco Svidercoschi, nel suo ultimo libro, significativamente intitolato «Il ritorno dei chierici». Biografo di Giovanni Paolo II e cosceneggiatore della fiction tv «Karol, un uomo diventato Papa», Svidercoschi sostiene che la Cheisa «sta vivendo una profonda crisi di fede ma anche di leadership, di uomini, di progetti, di strutture, di linguaggi, di rapporti con la modernità».
Secondo Svidercoschi, finora il Concilio è «un'opera rimasta a metà, una rivoluzione incompiuta».Così restano senza soluzione «questioni sempre più scottanti» come la mancanza di sacerdoti e lo scarso riconoscimento del ruolo della donna nella Chiesa ma anche il «dramma ricorrente» dei divorziati risposati, per i quali «sarebbe il caso che anche i vescovi potessero dire la loro e ottenere da Roma il permesso di sperimentare una propria strada a livello locale».
Del resto, ricorda il vaticanista, già al Concilio, era stata richiamata la pratica («seguita nei primi mille anni di unione e poi solo dalle Chiese orientali separate») di non privare il coniuge innocente, ingiustamente abbandonato, del diritto di contrarre nuove nozze.
Molte critiche alla situazione attuale sembrano rivolte nel libro ai collaboratori del Pontefice tedesco, dimenticando che a frenare spesso sono invece i co-protagonisti del Pontificato precedente, gli stessi che impedirono a lungo alla Congregazione per la Dottrina della Fede presieduta dal cardinale Joseph Ratzinger di processare i pedofili Maciel e Groer.
«Papa Benedetto ha ricevuto un pesante lascito. Anche oggi la sua azione di pulizia, che nessuno può negare, viene contrastata», replica a Svidercoschi una lettrice intervenendo sul suo libro con un post pubblicato dal blog degli «Amici di Papa Ratzinger»
© Copyright (AGI)
Mi pare che in tanti dimostrino di avere una memoria "selettiva" e tentino di attribuire ogni responsabilita' ad un solo Papa (ed ai suoi collaboratori). Operazione ambiziosa ma destinata a naufragare in partenza scontrandosi con la "dura" realta' espressa, per esempio, in questo speciale.
R.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
7 commenti:
oh, ce ne fosse uno che cambia anche solo di una virgola il solito ritornello: ruolo della donna, ruolo dei laici, divorziati risposati, clericalismo in agguato....
Le considerazioni sulla Curia sono giuste, ma i rimedi proposti sono insufficienti. Inutile sempre questa ossessione sul ritorno al Concilio Vaticano II come toccasana: la Curia Romana aveva meno dicasteri e funzionava molto meglio prima che non dopo il Concilio!
è in atto il tentativo di riscrivere la storia per attaccare l'attuale papa e esaltare il predecessore.
teniamo gli occhi aperti.
Caro anonimo delle 18.47 siamo alle solite. Peccato che il biografo non si renda conto dei guai altrui a cui sta cercando di porre rimedio Benedetto XVI. Guai derivati proprio dalla gestione del Beato Predecessore.
Quella del "coniuge abbandonato che nei primi mille anni aveva il diritto di risposarsi in chiesa" mi è nuova.
Non credo che corrisponda al vero; in ogni caso, è evidente che l'attuale "patente" di Cattolico Illuminato viene rilasciata solo a chi vuole cancellare la stabilità del Matrimonio-Sacramento.
In questi stessi giorni, RaiUno mostra con commozione gli albori del "libero amore" nell'Italia resa libera dall'emigrazione (interna) e dall'industrializzazione
Andrea ha ragione! È stupefacente di vedere la storia re-scritta per fini ideologiche. In ogni modo, Gesù condanna ogni adultero nel Vangelo. Non possiamo fare comme se Cristo non haveva detto niente...
Papa Giovanni Paolo II è sempre stato persuaso che il Cardinale Groer non era un pedofilo: ha criticato l'atteggiamento del Cardinale Schonborn in materia. Forse è il momento di dire la verità.
Posta un commento