venerdì 2 novembre 2012

Tutti i Santi. Il card. Scola: solidarietà a chi perde il lavoro. Card. Bagnasco: l’uomo ha nostalgia di Dio, non fugga in realtà virtuali e mortifere


Tutti i Santi. Il cardinale Scola: solidarietà a chi perde il lavoro 

Nella ricorrenza di Ognissanti l'arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, ha voluto rivolgere un pensiero particolare a chi sta perdendo il lavoro "espressione fondamentale di sé, per il sostentamento personale e della propria famiglia". L'arcivescovo ha detto di essere loro "vicino" e ha esortato a uno "scatto di testimonianza personale e comunitaria in tutti gli ambienti dell'umana esistenza". 
D'altronde la santità – ha affermato - non è necessariamente eroismo ma, ha sottolineato, "il realistico affronto dell'esistenza quotidiana in Cristo". Non di sola testimonianza ha parlato il cardinale, ma anche di confessione di fede, intesa, come "disponibilità – ha spiegato citando Benedetto XVI - di dare la vita, accettare la passione". "In questo momento - ha aggiunto – è impossibile non pensare all'impressionante confessione della fede che ci viene da tanti nostri fratelli in Siria, in Nigeria e nei Paesi più martoriati dalle guerre e dal terrorismo. Anche per il loro sacrificio in Signore possa concedere a quei popoli la riconciliazione e la pace e ai nostri stanchi popoli europei quella speranza e fortezza indispensabile per affrontare la fatica dei tempi che ci sono da vivere". D'altronde, "tanta infelicità segnata talora da malinconia e depressione che sembra attanagliare il sofisticato uomo post-moderno - ha concluso - non deriva forse dall'aver smarrito l'umanissima strada della santità?".

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Il cardinale Bagnasco: l’uomo ha nostalgia di Dio, non fugga in realtà virtuali e mortifere 

"L'uomo è una creatura di confine tra il tempo e l'eternità, è un filo teso tra il limite e l'infinito. Qualcosa che vive sulla terra ma che sente che la sua vera patria è il cielo. La tristezza che serpeggia nel mondo, le tante fughe in realtà virtuali e mortifere, non sono forse la conseguenza o il tentativo sbagliato di rispondere a tale ferita?". 
Lo ha detto il presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco durante l'omelia a Genova in occasione della festa di Tutti i Santi. "La solennità dei Santi - ha proseguito il cardinale Bagnasco - viene a ricordarci che l'uomo è una creatura ferita dalla nostalgia. Non si tratta di un sentimento legato alla sensibilità di ciascuno o a circostanze particolari, ma di qualcosa di più profondo, legato al nostro essere persone e creature: è come se Dio, creandoci, ci avesse fatti incompleti, come se qualcosa di noi se lo fosse tenuto Lui, nel suo cuore, come pegno del nostro ritorno". I santi, ha sottolineato il presidente dei vescovi italiani, "dicono a noi pellegrini che essere felici è possibile, ma che non dobbiamo sbagliare la strada".


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