giovedì 8 novembre 2012

Quel gesto del Papa per Paolo Gabriele (Tornielli)

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente Tornielli. Il, pur bravo, Socci, nel voler a tutti i costi attaccare Bertone e far risaltare la bontà (indiscussa) di Benedetto XVI, finisce per far fare al Papa la figura del fantoccio nelle mani di quella cattivaccia della curia. ma in tutti questi anni il Santo Padre non solo ha dimostrato chi comanda in Vaticano, ma è pure riuscito a parare e a rimediare a tutti i c... combinati dagli altri. E poi, una cosa è il perdono personale, altra è la grazia, che non compete al Papa in quanto buono, ma ad un Capo di Stato per diritto. mi sembra strano che Socci possa confondere le due situazioni ... Maria Pia

Anonimo ha detto...

Al buon Bertone stanno venendo due spalle grandi così. Nel mirino non c'è lui, ma il Papa stesso, uomo mite e fermo, graniticamente fermo. Sarebbe infinitamnte meglio se Socci sputasse il rospo e dicesse una buona volta cosa lo rode. Io non posso credere che pensi davvero ciò che scrive, a partire dall'assurdità delle dimissioni praticamente chieste il coppia con Ferrara.
Alessia

Andrea ha detto...

Socci è assai confuso, penso soprattutto per la situazione della figlia ammalata.

È evidente che il Papa non desidera "vendetta", bensì che l'ex-persona di fiducia approfitti del tempo della reclusione per pentirsi e rimettersi sul binario giusto

mariateresa ha detto...

ogni tanto Socci dice una tavanata.
Tutti noi abbiamo almeno una tavanata da dire ogni anno, un bonus scemenze.
Solo che Soci ogni tanto se ne approfitta un po' e supera la dose consentita. Ormai ha già usato bonus per decine di anni a venire.
Credo che assieme a Ferrara sia vedovo inconsolabile della sua parte politica e che abbia perso la trebisonda.