INTERPOL: GIANI, CONTRO FURTI IL VATICANO PUNTA SU FATTORE UMANO
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 8 nov.
"Non c'e' dispositivo elettronico o nuova tecnologia per quanto precisi e sofisticati che abbiano la facolta' di percezione di una persona".
Ne e' convinto il generale Domenico Giani, comandante della Gendarmeria Vaticana, intervenuto oggi all'81esima sessione dell'Assemblea Generale dell'Interpol che riunisce a Roma i capi di tutte le polizie del mondo. Giani ha parlato del suo particolare ruolo di capo della polizia dello Stato piu' piccolo del mondo, e della opportunita' di maggiore sicurezza che l'Interpol offre anche alla Citta' del Vaticano.
E' "una vera e propria guerra, in senso metaforico, quella che stiamo combattendo insieme", grazie "alla cooperazione e allo scambio di informazioni tra tutte le istituzioni internazionali di polizia", ha detto.
Il generale Giani pero' ha poi tenuto a rendere omaggio agli uomini che collaborano con lui alla protezione del Papa, della Santa Sede e dei pellegrini che visitano le basiliche papali e il Vaticano.
"Posso contare - ha assicurato - su un personale adeguatamente preparato sotto il profilo professionale ma anche operativo e soprattutto, cosa non secondaria a mio avviso quando si parla di opere d'arte da proteggere, motivato".
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