sabato 10 novembre 2012

Conclusa la missione del cardinale Sarah in Libano: l'aiuto ai profughi siriani


Conclusa la missione del cardinale Sarah in Libano: l'aiuto ai profughi siriani 

Si è conclusa la missione dell’inviato del Papa in Libano, il cardinale Robert Sarah, chiamato a manifestare la vicinanza della Santa Sede e della Chiesa universale alle popolazioni duramente provate dal conflitto siriano. Nella sede della Caritas di Beirut, il presidente di Cor Unum ha coordinato ieri l'incontro con i rappresentanti di circa 20 agenzie caritative cattoliche operanti in Libano, Siria, Giordania, Turchia e Irak. La riunione ha consentito di coordinare l’impegno umanitario della Chiesa cattolica nella regione, valutando anche i progetti da finanziare con la donazione di un milione di dollari che Benedetto XVI - attraverso il cardinale suo inviato – ha voluto destinare al soccorso delle popolazioni siriane sofferenti. Il servizio di Roberto Piermarini   

Nel corso della sua visita di tre giorni il cardinale è stato ricevuto dal Presidente della Repubblica libanese, Michel Suleiman ed ha incontrato il Sinodo dei vescovi maroniti - prendendo parte al loro incontro mensile. Inoltre ha fatto visita al patriarca armeno cattolico Nerses Bedros XIX Tarmouni, al patriarca ortodosso di Antiochia, Ignatius IV Hazim e all’anziano patriarca ortodosso Ignatius. Particolarmente toccante la visita nell'area libanese nord-orientale nella valle della Bekaa, dove si concentrano buona parte dei profughi fuggiti dalla Siria. Padre Simon Faddoul, presidente di Caritas Libano e organizzatore della visita del prelato, racconta all'agenzia Asianews la straordinaria accoglienza ricevuta dal cardinale Sarah che “è stato acclamato come un padre. Una folla di persone commossa si è raccolta intorno alla nostra delegazione. La quasi totalità erano musulmani, che hanno ringraziato il Vaticano, il Papa e tutta la Chiesa per il loro lavoro disinteressato. Una madre con un figlio di quattro mesi ha chiesto esplicitamente al cardinale di adottare il bambino per salvarlo da questa situazione terribile". Padre Faddoul aggiunge che centinaia di persone, bambini, donne, anziani hanno lanciato un appello al Papa chiedendo di fare tutto quello che è in suo potere per influenzare le alte sfere politiche e far cessare la guerra fra esercito siriano e ribelli. Il sacerdote spiega che la situazione nei campi profughi con centinaia di migliaia di rifugiati è terribile. Il governo non ha ancora regolarizzato gli spazi e la gente costruisce la sua tenda o la sua baracca con quello che trova in giro. "La situazione - continua - è terribile: fogne a cielo aperto, acqua non potabile, cumuli di spazzatura. Nessuno ha accesso a luce e acqua; solo la Caritas riusce ad intervenire afferma padre Faddoul.

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