giovedì 3 maggio 2012
Tutta l'attività istituzionale di "Caritas Internationalis" passa sotto la competenza del dicastero vaticano "Cor Unum"
Da oggi la Caritas sarà controllata da "Cor Unum"
ROMA
Tutta l'attività istituzionale di "Caritas Internationalis" passa sotto la competenza del dicastero vaticano "Cor Unum".
Lo stabilisce un Decreto del segretario di Stato Tarcisio Bertone, sul «rinnovato quadro giuridico di "Caritas internationalis"» (CI). Con il Decreto vengono pubblicati i nuovi statuti e il nuovo regolamento interno della organizzazione caritativa della Chiesa cattolica, strutturata in 165 Caritas nazionali.
Il Decreto - che precisa anche alcune competenze della Segreteria di Stato riguardo alla attività di CI - stabilisce tra l'altro che qualsiasi testo «di contenuto o orientamento dottrinale o morale» emanato da CI debba essere «sottoposto a preventiva approvazione» di "Cor Unum". Il dicastero vaticano partecipa inoltre «tramite propri rappresentanti o delegati» alle riunioni degli organi di CI e delle Commissioni di assistenza. Cor unum inoltre nomina un assistente ecclesiastico per Caritas e approva gli accordi con le organizzazioni ed enti non governativi, nelle emergenze umanitarie. Inoltre spetta a "Cor Unum" «vigilare sulla puntuale e trasparente amministrazione patrimoniale e finanziaria di CI».
Grazie anche alla precisazione del coordinamento tra "Cor Unum" e Segreteria di Stato riguardo alla Caritas, i documenti pubblicati rafforzano il controllo della Santa Sede sulla CI, a livello amministrativo, finanziario e «ideologico».
Dietro al nuovo assetto giuridico per la Caritas trapela una crisi venuta alla luce nel 2011 e esplosa nel maggio scorso, quando l'assemblea di CI confermò alla presidenza il cardinale Oscar Maradiaga ma nominò un nuovo segretario, il francese Michel Roy, dopo che il precedente segretario, la signora inglese Lesley-Anne Knight, non aveva avuto il «nihil obstat» alla riconferma da parte dalla Segreteria di Stato. Alcuni media cattolici britannici parlarono di critiche vaticane alla Knight per non aver impresso una vera «identità cattolica» alle attività della Caritas Internationalis e per la scelta di partner internazionali ritenuti poco in linea con l'ortodossia. Comunque il card. Maradiaga manifestò pubblicamente stima alla Knight e rammarico per la non riconferma alla segreteria.
Dal canto suo Benedetto XVI, nella udienza di maggio a CI, proprio in occasione della assemblea generale, chiese all'organizzazione di rimanere «in piena sintonia con la Sede Apostolica e con il Magistero della Chiesa» e non cadere «in preda ad ideologie dannose». Secondo il presidente di Cor Unum, card. Robert Sarah, le nuove norme sono in linea con l'insegnamento dei papi e mirano a rafforzare la collaborazione tra CI e Santa Sede.(b.g.)
© Copyright Gazzetta del sud, 3 maggio 2012
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