mercoledì 2 maggio 2012

Nuovi Statuti e Regolamento interno per la Caritas Internationalis: intervista con il cardinale Sarah (R.V.)


Nuovi Statuti e Regolamento interno per la Caritas Internationalis: intervista con il cardinale Sarah


Sono stati pubblicati oggi i nuovi Statuti e il Regolamento interno della Caritas Internationalis nonché il relativo Decreto generale a firma del cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone. Sui cambiamenti adottati, ecco la spiegazione del cardinale Robert Sarah, presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum:


R. - La revisione degli Statuti e del Regolamento Interno si è resa necessaria per meglio aderire al Chirografo “Durante l’Ultima Cena” firmato da Papa Giovanni Paolo II il 16 settembre 2004, conferendo in tal modo una personalità pubblica, giuridica e canonica a Caritas Internationalis. Questo nuovo status giuridico doveva essere incorporato – in tutti i suoi aspetti – negli Statuti della Confederazione. Inoltre, alcuni nodi di carattere dottrinale ed amministrativo – oltre alla comunicazione con la Santa Sede - hanno evidenziato la necessità di una maggiore chiarezza riguardo al ruolo e alle competenze della Santa Sede stessa, che costituisce il punto di riferimento per la struttura e le attività di CI, in tal modo le relazioni reciproche potranno essere migliorate, e affinché vi sia una collaborazione effettiva ed efficace.


I nuovi Statuti e Regolamento Interno sono accompagnati da un Decreto Generale firmato dal Cardinale Segretario di Stato. E’ un documento che ha lo scopo di integrare ed interpretare il Chirografo del 2004, e costituisce così un riferimento per i nuovi Statuti. In particolare, il Decreto Generale pone l’accento sulle competenze dei Dicasteri e degli Uffici della Santa Sede che hanno il compito di accompagnare e guidare CI nello svolgimento delle sue attività. Per espresso desiderio del Santo Padre, il Decreto include anche altri elementi utili ad affrontare le sfide, e ad assicurare che CI possa operare in legittima autonomia e possa continuare ad essere un grande strumento e l’espressione della carità e della compassione delle Conferenze Episcopali e della Santa Sede.


D. - Quali sono i cambiamenti importanti rispetto agli Statuti precedenti?


R. - I nuovi Statuti e Regolamento Interno hanno cercato di preservare per quanto possibile il testo precedentemente adottato. Nello specifico, i nuovi Statuti vogliono precisare il Chirografo del 2004 non solo per quanto concerne il ruolo del Pontificio Consiglio “Cor Unum”, esplicitandone maggiormente le competenze sia circa gli aspetti interni delle attività istituzionali di CI, che sull’approvazione di testi a contenuto dottrinale o morale; al contempo, questi nuovi Statuti aiuteranno ad esplicare in modo efficace la missione ecclesiale di Caritas Internationalis e la comunione di fede e carità negli interventi umanitari. Poiché CI ha personalità giuridica pubblica e partecipa al munus pastorale del Santo Padre, la Santa Sede desiderava esprimere in tal modo il suo apprezzamento per le attività svolte da Caritas, affinché Caritas possa continuare ad essere uno strumento della Chiesa a servizio della Pastorale della Carità. Tutto ciò è importante, in quanto Caritas è un’organizzazione largamente riconosciuta e apprezzata a livello internazionale.


D. – Ci può dire cosa è la Caritas Internationalis (CI) e come è nata?


R. - Caritas Internationalis (CI) è una Confederazione formata dalle Caritas nazionali, con lo scopo di coordinarne le attività a livello internazionale. I Pontefici hanno promosso e appoggiato Caritas Internationalis, come espressione della grande attività caritativa della Chiesa, che si estende in tutto il mondo e interviene in ogni forma di povertà. Una tale stima manifestata da parte dei Pontefici dimostra quanto CI sia una istituzione ecclesiale preziosa all’interno della Chiesa stessa. Caritas Internationalis è una organizzazione che opera soprattutto nel campo delle emergenze umanitarie; è inoltre grandemente apprezzata per il lavoro svolto in ambito pubblico. 


Per il Giubileo del 1950, Papa Pio XII stabilì a Roma un organismo che potesse operare a livello di Chiesa universale, riunendo le agenzie caritative nazionali riconosciute dai rispettivi Vescovi, al fine di promuovere la conoscenza reciproca, e rendere più efficace il coordinamento e la collaborazione, nello svolgere le attività caritative in ogni parte del mondo. Per sua origine e natura, quest’organismo è profondamente legato ai Pastori della Chiesa e, in special modo, al Successore di Pietro, che presiede sulla carità universale; inoltre, le azioni di questo organismo si ispirano al Vangelo e alla tradizione della Chiesa. 


D. - Qual’è il rapporto tra Caritas Internationalis e Cor Unum?


Nel 2004, Papa Giovanni Paolo II ha conferito a Caritas Internationalis la personalità giuridica canonica pubblica, e pertanto, al Pontificio Consiglio Cor Unum (fondato dal Papa Paolo VI nel 1971), è stato assegnato il compito di seguirne e accompagnarne le attività, sia a livello internazionale che regionale. Il Pontificio Consiglio deve promuovere l’identità e lo spirito ecclesiale all’interno della Confederazione, e, in particolare, deve vegliare affinché le attività dei suoi membri, coordinate a livello internazionale, vengano realizzate in collaborazione con le Chiese particolari coinvolte ed in comunione con i rispettivi Pastori.


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