domenica 20 maggio 2012

Messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, Carmen Lasorella: La riflessione di Benedetto XVI è magnifica (Sir)

La bella rivincita


L’esperienza del silenzio davanti al dolore oppure alla gioia


La riflessione di Benedetto XVI è magnifica. Se non si trattasse del Santo Padre, si potrebbe dire provocatoria. 
Nel caos delle voci che si sovrappongono, nell’ansia delle pause e in un flusso continuo, inarrestabile, l’invito a comunicare con i silenzi ha una carica dirompente. Non quel silenzio ispirato dalla rinuncia o dall’omertà, ma la nuvola dei pensieri, che vuole cercare il suo senso, come nelle tags cloud virtuali, contro la banalità delle parole-comunque. Prima il bisogno di capire, con il tempo che serve, senza paura del vuoto, poi la scelta di comunicare. Certo, se si applicasse al sistema della multimedialità quanto il Papa suggerisce, sarebbe quasi il black out. 
Si svuoterebbero i social network, ci sarebbe il problema di riempire la pagina politica, i talk show sarebbero cancellati, i tabloid chiuderebbero, la radio continuerebbe a trasmettere musica classica. In tanti, perderebbero il posto di lavoro. Vale per il mondo dei media, dove oramai impera la bulimia della parola, scritta o orale che sia, ma è uguale nella vita quotidiana di ciascuno. Se non parli e come se non esisti; se non replichi, hai torto; se sei un affabulatore, vinci. Il fatto è che non se ne esce, che non c’è una via di mezzo, dovrebbe cambiare tutto. Eppure, quando scoppia la tragedia o prevalgono il dolore oppure la gioia, il silenzio si prende la rivincita. Anche la bellezza porta il silenzio. È lo stupore, in sostanza, che fa la differenza. Per l’immensità e per i sentimenti non si trovano le parole. Che vita viviamo, allora? Se si ripercorre una qualsiasi giornata, se ne può buttare via una gran parte, se non cancellarla del tutto, a volte. Sono pochi i momenti nell’arco delle 24 ore, che restano per la vita. Dovremmo probabilmente soffermarci più spesso su questo: sul valore del nostro tempo per noi e per gli altri. E viverlo in modo consapevole, maturo. Seguendo l’invito del Papa, forse così potremmo avvicinarci a un maggiore equilibrio tra la parola e il silenzio: cominciando dall’ascolto di noi stessi.


Carmen Lasorella - direttore generale di “San Marino Rtv”


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