Clicca qui per leggere l'articolo di Radio Vaticana, qui per il testo integrale della Lettera.
Certo che c'e' da rimanere senza parole visto che, volendo, si potevano fare anche altre citazioni...
Vale per il card. Piacenza quanto detto per il vescovo di Bolzano: quando la Chiesa Cattolica parla di abusi non puo' e non potra' mai piu' evitare di citare con somma riconoscenza Papa Benedetto. Non merita nemmeno un cenno su questa materia dopo il fango riversatogli addosso dai media nel 2010 nel silenzio, pressoche' assoluto, dei suoi collaboratori?
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10 commenti:
Avrebbe potuto citare la lettera ai fedeli irlandesi, ma non l'ha fatto. Ha preferito a riferirsi a un documento del 2002 di Papa Wojtyla (e del card. Ratzinger). Si sta forse cercando di riscrivere la storia? Del resto Scicluna che aveva fatto, ricordi?
Alessia
Concordo, cara Alessia...purtroppo!
Mi dispiace ma finche' ci sara' questo blog, io non smettero' di "pungolare", precisare e mettere il dito nella piaga!
Si possono citare tutti i discorsi che si vogliono ma, mi rincresce, non si puo' prescindere al Magistero di Benedetto XVI soprattutto sul terreno minato della pedofilia.
R.
Comunque, è un tentativo destinato a fallire. Il 2010 è stampato a lettere di fuoco nella mente di ognuno di noi. Allora c'era chi parlara troppo e a sproposito di Papa Benedetto e chi, come ora, non ne parlava affatto.
Alessia
Piacenza non è un nemico di Benedetto, come altri in Curia. Anzi...
Non è in base alle citazioni che si valuta la fedeltà di un collaboratore. (Poi pensate quel che volete: se preferite -che so- un Forte o un Zoellitsch che citano esplicitamente Benedetto a un Piacenza o un Burke che non lo fanno, contenti voi..)
La lotta alla pedofilia e' per me un terreno minato. Non posso accettare che Benedetto XVI non venga citato.
R.
E io non posso accettare che venga esclusivamente citato chi non ha incontrato una sola vittima o che si tenti, più o meno consciamente, di fare del revisionismo. Non dopo il 2010.
Alessia
il vaticano si è infilato in questo cul de sac lasciando che ogni carta straccia del mondo si accanisse su b-xvi.
ora i risultati sono questi e nessuno accetta che non si ricordi costantemente l'impegno di ratzinger.
chi è causa del suo mal pianga sul silenzio del 2010.
E negli ultimi anni wojtyliani, diocesi americane svendevano qualunque cosa, pur di salvarsi la faccia (e spesso con eccesso di zelo, diciamo..)
mancanza grave di rispetto verso il papa che più ha fatto e più ha preso calci e pugni.
il tentativo di mettere due papi sullo stesso piano contro i criminali pedofili porterà a una nuova fuga di fedeli me compreso.
^__^ non sarei così severa Raffaella!!
anonimo del 4 maggio oer 17:30 l'ha detto bene:
Poi pensate quel che volete: se preferite -che so- un Forte o un Zoellitsch che citano esplicitamente Benedetto a un Piacenza o un Burke che non lo fanno....
^__^
La Lettera comunque è tutta all'insegna del percorso avviato dalla Riforma e dalla restaurazione di Papa Benedetto ;-)
piuttosto mi preoccupa invece che queste Lettere non citano MAI un Documento di prima del Concilio :-(
è come se il Concilio continuasse a fare da sparti-acque con il passato della Chiesa e che un sacerdozio rinnovato lo diventi e lo sia solo alla luce dei testi dal Concilio in poi mentre il Papa stesso non lesina di fare grandi citazioni dei Padri della Chiesa, di Santi e Papi del passato proprio a ragione di un vero e completo, più omogeneo rinnovamento....
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