lunedì 14 maggio 2012

La testimonianza dei fedeli presenti alla Messa ad Arezzo (Radio Vaticana)


La testimonianza dei fedeli presenti alla Messa ad Arezzo


Ad Arezzo, subito dopo la Messa, Paolo Ondarza ha raccolto le voci di alcuni dei fedeli presenti: 


D. - Questa visita è avvenuta in un momento di crisi per il Paese intero, crisi morale, economica, spirituale anche. Il Papa ha invitato a non scoraggiarsi perché, illuminati dalla Parola di Dio, da Cristo, dalla luce di Dio, si può andare avanti…


“Il Papa indubbiamente ha ragione perché dobbiamo sempre avere fede coraggio, forza di volontà, guardare sempre al domani e non guardare più a ieri. Quindi bisogna sempre andare avanti con ottimismo”.


D. - C’è una parola del messaggio del Papa che porterà con sé?


“Sì, ha nominato tanti santi anche aretini, però in particolare ha nominato san Francesco. Ha detto che, seguendo l’esempio di san Francesco, dobbiamo stare soprattutto vicino agli ultimi, a quelli che veramente sentono questa crisi economica, che la subiscono di più rispetto a tutti noi”.


D. - Cosa ricorderà di questa giornata?


“Soprattutto il passo di San Giovanni: l’amore che contraddistingue il cristiano, le sue qualità morali, rispetto ad altri che non parlano certo d’amore di questi tempi, parlano di altre cose e non di amore”.


D. - Anche la vostra città, come altre in Italia, soffre la crisi. Il Papa ha invitato a guardare in alto e a continuare a sperare…


“Sicuramente le parole di Benedetto XVI aiutano sempre. Naturalmente bisogna che le persone che lo ascoltano mettano in pratica, successivamente, le buone intenzioni. Ce la faremo, ci vorrà tempo, e ci vogliono anche tanta forza e tanta positività”.


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