La conclusione della vicenda Benetton-Santa Sede è sicuramente una buona notizia che, come giustamente affermato da Padre Lombardi, deve servire da lezione a TUTTI affinche' si impari finalmente a rispettare la figura del Santo Padre ed a tenere conto dei sentimenti dei Cattolici.
Sia pero' di insegnamento anche al Vaticano che alla fine ha compreso che, in certi casi, l'unica "arma" efficace è quella di convocare immediatamente gli avvocati e di minacciare cause civili milionarie.
In un mondo che sembra ignorare che cosa sia il rispetto, toccare il portafoglio e' spesso la "molla" decisiva che fa tornare ciascuno sui propri passi. Ovviamente non mi riferisco al Gruppo Benetton che, invece, ha dimostrato di avere una spiccata sensibilità riconoscendo l'errore e facendo ammenda.
Il mio è un discorso generale che vale per tutti, in particolare per i mass media.
E' un vero peccato che nel 2010 non si siano convocati gli avvocati (come mai?). Esigere rettifiche immediate e/o minacciare cause legali per milioni di dollari ed euro avrebbe sicuramente costretto molti giornalisti ad evitare di utilizzare Benedetto XVI come comodo bersaglio di ogni freccia.
Ottima, quindi, la conclusione della vicenda purché serva da monito a tutti, nessuno escluso.
Raffaella
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9 commenti:
Troppo tardive le scuse e troppo blande le proteste e non aggiungo altro
beh,eppur si muove,quel che è stato è stato,ormai non si può far più niente per il passato,ma almeno per il futuro che si tuteli l'immagine di questo grandissimo papa e,se serve,far leva sui risarcimenti milionari,è odioso,ma funziona da deterrente e poi è ora di smetterla con gli insulti,le accuse false create ad hoc e ,rispetto per la persona e per il ruolo che ricopre,facessero così per i musulmani al cospetto dei quali si fanno tutti tappetini. IL RISPETTO VA PORTATO A TUTTI INDISTINTAMENTE,se non altro per quel senso di educazione che ormai non esiste più:(.GR2
A pensar male si fa peccato ma ... Se non ci fosse stato l'imam di El Azhar ritratto nella foto con Papa Benedetto la vicenda avrebbe avuto questa soddisfacente conclusione? Nel senso vi sarebbe stata una altrettanto veemente presa di posizione da parte della Santa Sede e relativo abbozzo della controparte?
Le crisi del 2010, che ha visto il Papa diffamato, ma anche quella post Ratisbona del 2006 e quella post remissione scomuniche del 2009meriterebbero un discorso a parte che abbiamo affrontato più volte. Non siamo degli ingenui. Decisivo per la loro soluzione è stato Papa Benedetto assistito da un Difensore del calibro dello Spirito Santo. La domandona adesso è cosa ci riserva il futuro. Potrà, Papa Benedetto, dedicarsi esclusivamnete a ciò che veramente conta?
Alessia
Ciao Alessia, per molto tempo il nostro Papa si e' dovuto impegnare a risolvere le pratiche ereditate dal passato. Chissa' se davvero riuscira' a concentrarsi davvero su cio' che davvero conta.
R.
"toccare il portafoglio e' spesso la "molla" decisiva che fa tornare ciascuno sui propri passi".
purtroppo questo che dici è vero, Raffaella, ma è davvero squallido constatare che non c'è più alcuna moralità e alcun rispetto per gli esseri umani in generale, mentre ci si inchina solo al dio denaro e questo nei paesi che si ritengono i più civili del pianeta! maria pia
Questa notizia ha avuto il bel risultato di far ricomparire quella foto su tutti i siti di notizie. Andreotti diceva: "una notizia smentita è una notizia data due volte"
L'accordo fra Benedetton e Santa Sede prevede l'impegno del Gruppo affinche' "cessi l’ulteriore utilizzazione dell’immagine da parte di terzi, su siti internet o in altre sedi".
Spetta quindi alla Benetton agire nei confronti dei siti (per esempio l'Ansa) che hanno ripubblicato la foto.
In caso di non rispetto dell'accordo extragiudiziale ci saranno (mi auguro che siano state previste e messe per iscritto) serie conseguenze.
R.
I siti dei vari giornali non mi sembrano molto preoccupati.
Infatti e' Benetton che si deve preoccupare.
In ogni caso basterebbe una lettera di minaccia di ricorrere alle vie legali e tutte le foto sparirebbero due secondi dopo.
Volere e' potere.
R.
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