mercoledì 2 maggio 2012

Il Papa e i movimenti. In un libro del cardinale Paul Josef Cordes (Dal Toso)


In un libro del cardinale Paul Josef Cordes


Il Papa e i movimenti


Le nuove realtà ecclesiali alla luce degli insegnamenti di Benedetto XVI 


di GIAMPIETRO DAL TOSO
Segretario del Pontificio Consiglio "Cor Unum"


Il cardinale Paul Josef Cordes ha appena pubblicato la traduzione italiana di un suo saggio, originariamente scritto quale contributo alla pubblicazione dell'opera omnia di Joseph Ratzinger in corso a Ratisbona. In italiano il titolo suona: Benedetto XVI ispira i nuovi movimenti e le realtà ecclesiali. Il punto sulla situazione teologico-pastorale (Città del Vaticano, Libreria editrice vaticana, 2012, pagine 79, euro 11). 
Chi scrive, per molti anni stretto collaboratore del porporato nel Pontificio Consiglio Cor Unum, non ha potuto non tornare con il pensiero a una frase che lo stesso Papa, nella prefazione al volume celebrativo per il settantacinquesimo compleanno del cardinale Cordes, aveva scritto in merito al suo zelo per i movimenti e le nuove comunità nella Chiesa: "Du hast gesehen, dass das Organische wichtiger ist als das Organisierte". Cioè: "Hai visto che l'organico è più importante dell'organizzato", laddove nell'originale tedesco la parola "organico" manifesta più efficacemente che in italiano l'origine biologica del termine, e quindi un implicito significato di vitalità, vivacità e dinamismo - cosa non così evidente in italiano, dove "organico" può essere più immediatamente compreso, all'opposto, in chiave di struttura. Ancora una volta il Pontefice, con la sua abituale - e, tuttavia, sempre nuova e sorprendente - cura nella scelta dei concetti che usa, ha precisato il cuore della questione. Anche questo libro si spiega in quella luce.
Il volume, come si evince dal titolo, si sostanzia di riferimenti al pensiero di Joseph Ratzinger - Benedetto XVI. A lui l'autore del volume è debitore di una convincente analisi teologica sulle peculiarità di questi nuovi fenomeni della vita della Chiesa. È certamente questa la parte più interessante del volume, perché contribuisce a collocare i movimenti e le nuove comunità nel solco della grande tradizione della Chiesa e di quella Ragione che ne guida i passi. 


(©L'Osservatore Romano 2-3 maggio 2012) 

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