domenica 13 maggio 2012

Il Papa dal Vescovado: "Grazie sbandieratori, avete toccato il mio cuore". Fuori programma con gli artisti in strada (Benigni)


Papa dal Vescovado: "Grazie sbandieratori, avete toccato il mio cuore"


Fuori programma con gli artisti in strada


La rappresentazione, ha aggiunto subito dopo Benedetto XVI, e' ''capace di rendere presente la cultura del passato'' per guardare al ''futuro''


di Massimo Benigni


Arezzo, 13 maggio 2012 


Sua Santità è stata salutato dagli sbandieratori aretini e dal gruppo musici della Giostra del Saracino. Un richiamo storico della città. Delle sue radici, delle sue antiche tradizioni. ll saluto è l’omaggio della città con gli alfieri aretini che hanno fatto conoscere il nome di Arezzo nel mondo da quando il gruppo è stato fondato. Nonostante i capricci del tempo, alla fine sbandieratori e musici si sono potuti esibire davanti Santo Padre affacciato alla finestra di Palazzo Vescovile.
Gli alfieri aretini hanno eseguito un piccolo saggio con sei sbandieratori, tutta una serie di scambi incrociati, abbastanza difficili, ma come sempre impeccabile. Hanno chiuso i musici della Giostra del Saracino che hanno eseguito l’inno "Terra di Arezzo". 
Al termine dell’esibizione il Santo Papa ha applaudito e poi ha ringraziato musici e sbandieratori.
"La cultura del passato – ha ricordato – è capace anche di aprire quella del futuro. Grazie è stato indimenticabile per me".
Il rinvio della visita alla Verna ha concesso al Papa il tempo per un simpatico "fuoriprogramma" ad Arezzo, dove dopo aver assistito dalla finestra dell'Episcopio all'esibizione degli sbandieratori, e' sceso in strada per farsi fotografare con questi artisti vestiti con i loro costumi d'epoca.
 "Grazie per questa bellissima presentazione rinascimentale che ha toccato il mio cuore", ha detto loro il Pontefice, sottolineando il valore che essi incarnano di "rendere presente la cultura del passato per guardare al futuro". 

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