venerdì 18 maggio 2012

Dai pedofili ai talponi, dal caso Orlandi allo Ior...come mai tutto esce allo scoperto sotto il Pontificato di Papa Benedetto? E' saltata l'immunità mediatica del Vaticano? (Raffaella)

Cari amici, la prima parte del commento di Baiocchi mi sembra molto interessante per riproporre una considerazione che abbiamo già fatto fino allo sfinimento ma che in certe occasioni è sempre bene tirare fuori dal cilindro. Tralascio la seconda parte della riflessione di Baiocchi perche' le accuse contenute nei carteggi non trovano una conferma...anzi! E' lo stesso Feltri a smentirle stamattina su Libero.
In questi giorni assistiamo ad una sorta di "affollamento" di eventi, di fatti mai chiariti, di situazioni ambigue...
Non e' un po' strano? Personalmente non credo alle coincidenze e quindi mi pongo qualche domanda.
Baiocchi si chiede come mai il Vaticano sia diventato un colabrodo sotto il Pontificato di Papa Benedetto.
Io rispondo che la cosa non mi stupisce affatto.
Questo quesito, pero', andrebbe "girato" ai mass media, ai giornalisti, ai vaticanisti ed a tutti coloro che, oggi come in passato, si occupano di "cose vaticane".
Perche' certi dossier vengono alla luce solo ora?
Perche' i preti pedofili sono balzati agli onori della cronaca mondiale solo intorno al 2010 con una prima apparizione straordinaria nel 2002 ma limitatamente agli USA?
Come mai Maciel resta ancora innominabile a meno che non sia possibile coinvolgere in qualche modo Benedetto XVI?
Come mai ci si preoccupa tanto della trasparenza dello Ior?
Come mai solo a partire dal 2005 il "caso" Orlandi e' tornato alla ribalta delle cronache?
In sostanza: come mai i corvi, le talpe, gli informatori, i vendicatori (scegliete voi il nome piu' opportuno) hanno scelto proprio questo Pontificato per diffondere missive riservate?
Forse prima non esistevano? Forse prima del 2005 tutti, in Vaticano, erano limpidi come l'acqua? Forse non c'era nessuno disposto a parlare con i giornalisti?
Mi dispiace ma non lo credo proprio!
Trovo invece continue conferme a cio' che ho sempre pensato: fino al 2005 il Vaticano ha goduto di una sorta di "immunita' mediatica" per cui ogni sorta di inchiesta o di insinuazione si fermava sempre prima di arrivare alla conclusione.
Che cosa mi fa pensare a questa immunita'? L'atteggiamento di molti mass media e giornalisti.
Sembra che tutto, ora, sia il classico "segreto di Pulcinella". E la cosa grave e' che lo si ammette candidamente!
Maciel? Pare che tutti sapessero delle accuse mosse nei suoi riguardi. E allora mi chiedo: perche' nessuno ha parlato prima? Perche' nessuno ha protestato nel 2004 quando questa persona venne festeggiata in Vaticano?
Lo Ior? Sembra che tutti siano ben informati. E allora perche' non hanno fatto inchieste?
I preti pedofili? Tutti sapevano, tutti immaginavano ma il bubbone e' esploso nel 2010 e ad andarci di mezzo e' stato solo Benedetto XVI.
Il fatto che gli abusi risalgano a decenni fa e' un "piccolo" particolare sapientemente taciuto dai piu'.
Il caso della scomparsa di Emanuela Orlandi? Beh, pare che tutti siano sempre stati convinti che si tratti di un rapimento e che in Vaticano qualcuno nasconda la verita'.
Ammesso che questo sia vero (e non e' detto che sia cosi'!), come mai si e' aspettato tanto per fare pressioni sul Vaticano?
Non era forse meglio agire prima, quando le persone coinvolte erano ancora piu' o meno giovani e soprattutto in vita?
Pietro Orlandi ci ha spiegato come mai non si e' mosso prima, ma i media? Che spiegazione ci danno?
E come mai nei vari servizi giornalistici, gira e rigira, l'unico nome che salta fuori e' quello di Papa Benedetto quale destinatario dell'appello? Se un alieno venisse catapultato in un salotto con la tv accesa, potrebbe pensare che Emanuela sia stata rapita trenta giorni fa e non quasi trent'anni fa.
Ecco, dunque, perche' i corvi sono una prerogativa di questo Pontificato: saltata l'immunita' mediatica del Vaticano, ecco che ciascuno e' autorizzato a servirsi della documentazione di cui e' in possesso.
E la colpa non e' dei giornalisti che fanno il loro lavoro ma di chi diffonde notizie riservate e della saldatura ormai evidente fra i nemici interni e quelli esterni alla Chiesa.
Questo blog ha dato e dara' sempre ogni tipo di notizia che riguardi direttamente Papa Ratzinger anche quando si tratta di articoli o commenti scomodi.
Non siamo pero' ingenui ed e' lecito domandarci e domandare ai mass media come mai, a tavolino, si sia deciso che debba essere Benedetto XVI ad occuparsi di tutte le beghe della Chiesa, da San Pietro ad oggi.
E' giusto indagare, porre quesiti, persino tentare di fare pressioni per avere risposte a tante "pratiche inevase"  ma ad una condizione: si dia a "ciascuno il suo" e non si tenti di caricare sulle pur forti spalle di Joseph Ratzinger pesi che non possono e non devono essere solo suoi.
In tre parole: obiettivita', onesta', verita'.
Queste dovrebbero essere le priorita' di ogni articolo, dossier, editoriale e libro.
Purtroppo spesso tutto ruota intorno ad una parola diversa: pregiudizio.
Quel pregiudizio e quell'antipatia che molti mezzi di comunicazione ci hanno propinato fin dal 19 aprile 2005.
Quanto alle talpe ed ai corvi, ci penserei due volte prima di considerarli una sorta di eroi visto che si nascondono comodamente dietro all'anonimato.
Non credo alle loro buone intenzioni e, mi dispiace, non ci credero' mai.
Nonostante tutti i limiti, anche molto gravi, di tanti collaboratori del Papa, nessuno mi convincera' mai che siamo di fronte ad una cricca di malfattori.
Siamo seri! Sono tutti uomini che Benedetto XVI conosce da anni e di cui si fida.
Con questo non dimentico gli scivoloni di questi anni ed i tanti pasticci che si potevano evitare.
E non dimentico e (soprattutto) non perdono i tanti silenzi del 2010 quando si e' permesso a chiunque di usare Benedetto XVI come il bersaglio di tante frecce mediatiche.
Diciamo che con ogni probabilita' raccogliamo oggi i frutti avvelenati di quel terribile anno dal quale solo il Papa e' uscito rafforzato grazie alla sua sola forza ed alla sua grande fede.
La Chiesa Cattolica purtroppo e' uscita gravemente indebolita da quel 2010 perche' consentire a ciascuno di infierire sul Santo Padre ha creato una sorta di "lasciapassare" per i tanti colpi bassi di oggi.
Credo che in tanti, dentro e fuori il Vaticano, debbano riflettere su chi e che cosa ha creato quest'ultima crisi.
Mi auguro che nessuno di noi si abitui a questi attacchi e che tutti manteniamo la capacita' di indignarci quando qualcuno viene accusato ingiustamente.
Certo che dopo quel 2010 e' forte la tentazione di pensare che nulla sara' grave come quello che e' accaduto due anni fa. In fondo lo penso anche io ed e' un vero peccato, un altro frutto avvelenato di quegli avvenimenti.
R.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

grande!

Elio ha detto...

gentile Raffaella, condivido tutto. Mi permetta di sottolineare che avvisai in questo blog di non procedere alla beatificazione volante di Giovanni Paolo II perché la ritenevo sospetta.
Già allora avvertii che una volta ottenuta l'immunità,cosa che la beatificazione ha loro garantito,non avrebbero avuto più remore a mostrare la loro arroganza e sete di dominio.
Tutti i colpevoli delle vicende da lei citate sono ai loro posti e continuano e tener le file dei loro intrighi,uno è stato rimosso ma...promosso!
Papa Benedetto è veramente un Pastor Angelicus in mezzo a lupi e iene con le tonache!

Anonimo ha detto...

Eh eh, i fuochi d'artificio 2010:)

Questa che ti segnalo, siccome è di lode, temo resterà nell'originale inglese e non verrà citata da nessuno.
L'Ambasciatore britannico loda i grandi sforzi di trasparenza dello IOR "stimolati soprattutto da Papa Benedetto XVI"
http://www.news.va/en/news/british-ambassador-visits-vaticans-ior
Alberto

Anonimo ha detto...

Elio, credo che la beatificazione di GP2 non favorisca l'immunità di nessuno. Se Papa Benedetto ha deciso di beatificarlo, ci piaccia o meno, è perché vi erano i presupposti. E' un insulto pensare che possa aver ceduto a pressioni di camarille, è un insulto pensare che questo grande Pastore possa essere stato eletto per questo, come alcuni sospettano. La beatificazione non significa che in vita il beato non possa aver commesso errori e averli anche pagati, per esempio con la sofferenza da cui poi è stato purificato.
Alessia

Anonimo ha detto...

Raffaella,
ben detto.
Se il caro B16 ha avuto l'ispirazione di indire un "anno della fede" e' proprio perche' ce n'e' bisogno, e tanto.
Le illustri personalita' che passano in giro carte e cartine cercano solo un discredito mediatico, ed e' utile ricordare anche l'implicazione *morale* di fronte a Dio di un tradimento essenziale alla riservatezza del loro compito. L'arrostimento eterno se lo stanno scegliendo giorno per giorno con le loro azioni di cui dovranno rendere conto alla fine, e a Dio non siraccontano storielle o scuse inventate.

Anonimo ha detto...

Beh, anonimo delle 16.50, il Signore non si fa infinocchiare e dà ad ognuno il suo. Dio ci ha voluti liberi in questo mondo, dal nostro modo di agire, dalla nostra capacità di purificarci e convertirci giorno dopo giorno determiniamo la nostra sorte eterna.
Alessia

Anonimo ha detto...

Mi pare che sia stato alla GMG a madrid che Papa Benedetto ha detto ai ragazzi che verremo giudicati non dalle nostre cadute, ma dalla nostra capacità di rialzarci.
Alessia

Anonimo ha detto...

però è sempre meglio o meno peggio,a seconda,cadere da soli,non perchè ti fanno gli sgambetti o entrano a gamba tesa,questo è importante sottolinearlo,a mio parere,perchè nel caso di papa Benedetto mi sembra che tutti cerchino di affossarlo e poi,detto fuori dai denti,mi dà molto fastidio questo avvicendarsi di notizie su chi sarà il nuovo papa,come se Ratzinger fosse lì lì per passare a miglior vita.Non è corretto,porta male a chi vi si avventura e alimenta ancor di più gli spiacevoli pregiudizi che gli hanno appiccicato addosso come una seconda pelle,e ciò mi duole assai.Complimenti vivissimi come sempre alla splendida sintesi di Raffy che condivido dal primo all'ultimo.GR2

Eugenia ha detto...

Grazie Raffaella per il tuo intervento eccezionale, puntuale insomma perfetto! La domanda che tu stessa ti poni me la sono posta mille volte anche io perchè tutto il marciume covato per anni caso Orlandi compreso viene portato alla ribalta solo ora? Io voglio credere che sia successo perchè Benedetto XVI è l'unico in grado di favorire la veritàe di conseguenza spero la dovuta pulizia che aspettiamo ormai da troppo tempo ma, è altrattanto vero, che certi argomenti come Maciel e come il caso Orlandi soprattutto, rimarranno nella nebbia si saprà forse qialcosa ma, non tutto purtroppo se il " tutto" potrebbe danneggiare certe figure che devono passare alla storia della chiesa come GIGANTI e non come umili lavoratori nella vigna del Signore. Purtroppo, per certi versi sono d'accordo con Elio anche se, anche io sostengo che se Benedetto ha Beatificato Giovanni Paolo II non lo ha fatto perchè costretto.In un aòltra occasione mi chiesi e lo ripeto la famiglia Orlandi che ha pieno diritto di sapere la verità sulla povera Emanuela abbia atteso tutto questo tempo per chiedere giustizia! Perchè nessuno durante la scomparsa della ragazza ha osato mettere in mezzo chi all'epoca fu responsabile della autorizzazione della sepoltura di De Pedis? Di certo non fu solo il Card. Poletti ad autorizzarla e perchè ora si mette in mezzo Ratzinger che all'epoca era arrivato da poco a Roma e comunque ricopriva un ruolo che con tutto questo nulla aveva a che fare? Queste domande la famiglia Orlandi credo che non se le sia poste o forse all'epoca gli è stato impedito di agire?

laura ha detto...

Tutti questi pettegolezzi mi mettono una gran tristezza

Salvatore ha detto...

Concordo con Laura.
Penso inoltre che questa tristezza sopraggiunge perchè in questo modo trascuriamo l'Essenziale: Gesù.
Il Santo Padre è una persona molto mite; basta ascoltare i suoi discorsi, le sue omelie e ogni suo intervento pubblico per percepire la sua grande fede.
Impariamo da lui e preghiamo con lui e per lui affinchè ognuo possa riscoprire il valore del proprio Battesimo.
Grazie anche a te Raffaella per l'impegno nella difesa del Papa.

Salvatore Izzo ha detto...

Ho finito di leggere il libro di Nuzzi. Ci sono molte conferme sulla difficolta' della attuale situazione della Chiesa, per cui pregare. A parte i documenti, che evidentemente sono autentici, c'e' molta fantasia, e quindi inesattezze, nelle ricostruzioni delle diverse vicende, e cio' supplisce la mancanza di conoscenze sui meccanismi vaticani, l'ambiente, il diritto canonico.
Quello che mi sento di dire e' che le fonti evidentemente interessate delle notizie riservate e dei documenti trafugati - uso il plurale perche' cosi' dice Nuzzi, ma non e' detto che a tradire non sia che uno solo, anzi io penso ci sia una sola talpa e qualche "intervistato" che ha detto a voce e chiesto di non essere citato - mirano a destabilizzare la Sede Apostolica.
Rivelatore e' in questo senso uno dei titoli dei capitoli: "Scacco a Benedetto XVI". L'attacco e' diretto a Bertone ma mira proprio a indebolire il Papa.
Cosa ci sia dietro non so con certezza, ma quelli della vecchia guardia che coprirono Maciel possono dire ora: con Bertone va peggio, anche se non e' vero.
Soprattutto pero' temo che dietro ci siano alcuni cardinali smaniosi di Conclave, che sognano il Papa, fiaccato dagli scandali di Curia, morire o dimettersi prima che i fatidici 80 anni li estromettano dalle votazioni. Una sinergia nel segno del Male con i massoni e laicisti interessati a colpire la Verita'.

laura ha detto...

A parte tutto, faccio i miei complimenti a Raffaella per l'impegno e la difesa del Santo Padre. Sei sempre eccezionale e non perdi mai coraggio, né volontà quando si tratta di far valere le ragini e idiritti del nostro amato Papa, anche se nessuno ti ascolta, o si fa l'esame di coscienza

Anonimo ha detto...

non hanno ancora capito o non vogliono capire che il vero capo della chiesa non è il papa,che'non si muove foglia che Dio non voglia'e che alla fine il Giudice sarà tremendamente giusto e nessuno può sfuggirGli,meditassero su questo,gli anni passano per tutti e loro sono piuttosto in là e dovranno rendere conto delle loro malefatte e non potranno nascondersi dietro l'anonimato.....

Francesco ha detto...

Concordo, è ormai evidente che prima del 2005 il Vaticano godeva di un'immunità mediatica. Il discorso comunque è molto complesso, occorre anche tener conto che i mass media di oggi non sono i mass media di 10 anni fa (ad esempio, l'uso mediatico che oggi si fa di internet era impensabile pochissimi anni fa). Come cattolico mi duole dirlo, ma bisogna ammettere che la Chiesa oggi sta vivendo una notevole crisi di credibilità. Non ho voglia di mettermi a indagare sul perchè e sul percome, e onestamente se a perderci la faccia sono loschi personaggi la cosa non mi interessa, mi dispiace soltanto che in tutto questo fango chi ci rimette di più è Benedetto XVI, il cui candore e la cui umiltà vengono continuamente oscurati da tutti questi scandali.

Andrea ha detto...

Cara Raffaella,
la struttura portante delle "indiscrezioni" da ambienti così elevati è, a mio parere, il culto del "Mondo".
Se io sono un prelato o un minutante, e vivo per decenni nella convinzione che esista un "Mondo Moderno" esterno ed estraneo alla Chiesa, da venerare più della Chiesa perché rappresenta l'incarnazione dello "Spirito dei Tempi", allora cederò progressivamente: prima facendomi intervistare da media anticattolici, poi passando delle carte riservate.
Non dico che questo sia il solo motivo, ma è quello profondo.

In altre parole: i Vescovi dovrebbero mettere in chiaro che i principali media sono dei covi di massoni. Non mi pare proprio che lo facciano.

Caro S.Izzo, grazie per aver citato, nel finale, i veri nemici (interni ed esterni).
Da decenni si dice che alcuni Cardinali siano massoni. Il mio commento è sempre lo stesso: non mi interessa se siano iscritti - vedo che rispuntano con frequenza mentalità massoniche.
Il primo segno distintivo è il non credere che Cristo sia presente OGGI, nella Persona del Suo Vicario (chiunque sia!)