domenica 15 gennaio 2012

Inaugurazione dell'Anno Giudiziario del Vaticano alla presenza del ministro Severino. Il procuratori Picardi: serve maggiore collaborazione investigativa. Quasi azzerato il carico pregresso dei processi (Izzo)

VATICANO: SEVERINO AD APERTURA ANNO GIUDIZIARIO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 14 gen.

Il ministro della Giustizia Paola Severino e' stata presente questa mattina alla cerimonia di inaugurazione dell'Anno Giudiziario del Tribunale della Citta' del Vaticano. In precedenza, il segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, aveva celebrato una messa nella Cappella del Governatorato.

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VATICANO: PROCURATORE,SERVE MAGGIORE COLLABORAZIONE INVESTIGATIVA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 14 gen.

Tra gli organi competenti dello Stato Citta' del Vaticano e quelli dell'Italia e di altri Paesi, "la cooperazione non puo' limitarsi all'ambito processuale, ma dovrebbe estendersi sempre piu' a quello informativo, investigativo e di polizia giudiziaria". Lo ha affermato il promotore di giustizia del Tribunale dello Stato Citta' del Vaticano, professor Nicola Picardi, nella relazione letta questa mattina - alla presenza delle autorita' vaticane e italiame, tra le quali anche il ministro Paola Severino - in occasione dell'apertura dell'Anno Giudiziario. In proposito, il professor Picardi ha dato atto di una ottima collaborazione tra la procura vaticana e quelle italiane (ha citato in proposito la rogatoria chiesta dal procuratore di Torino Maddalena per il caso di Igor Marini) e tra quella vaticana e quelle della Svizzera (per il caso dell'uccisione del comandante Esterman) e degli Stati Uniti (per il caso del furto di un manoscritto del Petrarca compiuto da un accademico americano). Ma ha poi aggiunto che tutto questo non basta, perche' "il fenomeno del terrorismo internazionale, ormai sanzionato penalmente dalle leggi vaticane, richiede anche iniziative e cooperazioni finalizzate al perfezionamento di misure a tutela della sicurezza". In questo ambito, il promotore di giustizia ha citato come gia' in atto "l'impegnativa attivita' del Comitato per la Sicurezza che opera nell'ordinaento vaticano dal 1999" e la partecipazione della Gendarmeria ad attivita' dell'Interpol.

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VATICANO: PROCURATORE, QUASI AZZERATO CARICO PREGRESSO PROCESSI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 14 gen.

La giustizia vaticana si e' dimostrata "un apparato sufficientemente equilibrato ed efficiente", piuttosto "agile ed armonico" che, come confermano i dati, presenta ancora una buona produttivita'". Lo ha affermato il promotore di giustizia Nicola Picardi nella sua relazione per l'apertura dell'anno giudiziario.
Nel 2011, ha detto, "la giustizia vaticana e' stata in grado di smaltire un numero di procedimenti superiore a quelli sopravvenuti, con una durata media che scende da 36 a 18,8 giorni, per i processi penali, mettendo a segno tempi nettamente inferiori a quelli registrati di solito in Italia. L'arretrato nel civile resta piuttosto contenuto e i 29 procedimenti attualmente in pendenza sono relativi - ha spiegato il professor Picardi - a giudizi collegiali piu' impegnativi". Un vero e proprio record si e' registrato nel penale che "dai 281 processi in pendenza dello scorso anno, passa a soli 4 ancora da chiudere". Nella relazione, il promotore di giustizia ha ricordato anche "la consueta sproporzione tra il totale dei processi, 640 civili, 226 penali, e l'esiguo numero di abitanti residenti in Vaticano, 492 in tutto, tolti i diplomatici e membri delle Rappresentanze Pontificie". Ad influire su queste cifre, sono, ovviamente i 18 milioni di pellegrini e turisti che transitano ogni anno nella Basilica di San Pietro o nei Musei Vaticani e ai quali va imputato il 99 per cento del contenzioso. Complessa e' per Picardi l'applicazione della nuova normativa sul pubblico impiego e la revisione del diritto penale vaticano in materia economica e finanziaria. Al primo si puo' ovviare rendendo obbligatorio il ricorso all'Ulsa, l'Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica. Ma problemi piu' grandi suscita ancora l'applicazione della normativa sull'antiriciclaggio in vigore dal primo aprile 2011 per cui Benedetto XVI con il Motu Proprio ha istituito l'Autorita' di Informazione Finanziaria (AIF) al fine di contrastare e reprimere tutte quelle attivita' illecite che minano le fondamenta della societa' civile, costituendone una minaccia per il mercato, l'economia, la pace e la sicurezza internazionale. La nuova Autority e' investita di poteri molto ampi, tra cui quello di effettuare controlli sul denaro in entrata o in uscita dallo Stato o di irrogare sanzioni. Una legislazione, ha ricordato il promotore di giustizia vaticano, per certi versi piu' severa di quella italiana.

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