martedì 2 ottobre 2012

Vaticano: Gabriele lamenta violazioni diritti durante detenzione

Citta' del Vaticano, 2 ott. (Adnkronos) - Nel corso dell'udienza di stamane del processo per la fuga di documenti dall'appartamento del Papa, l'imputato Paolo Gabriele ha lamentato alcune grave violazioni dei diritti del detenuto, in base alla quale il Tribunale ha stabilito di aprire un fascicolo a parte per indagare su quanto denunciato. E' emerso che Gabriele sarebbe stato trattenuto per diversi giorni, circa una ventina, in una cella dove non riusciva ad aprire le braccia tanto era stretta e in cui la luce e' rimasta accesa 24 ore su 24, fatto che gli ha causato anche un abbassamento della vista. (Adnkronos)

4 commenti:

laura ha detto...

Mi sembra impossibile che esistano ancora simili carceri!!!!

Anonimo ha detto...

Se dovessero appurare che è vero ciò che Gabriele ha denunciato, cioè la violazione dei suoi diritti, si tratta di un fatto molto grave. Certamente i radicali non manchranno di cavalcarlo.
Alessia

Anonimo ha detto...

i radicali, e gli anticlericali in generale, non avran certo bisogno di attendere i risultati dell'indagine sulla cella per creare un polverone. E se i fatti fossero veri, la colpa sarebbe ancor maggiore perchè le carceri vaticane non son certo affollate come quelle italiane, infatti credo che Gabriele fosse l'unico detenuto..........verificare quindi se la cella non era adeguata non è che sarebbe stata una cosa così complicata. Comunque, se male non ricordo, mi pare che a suo tempo si disse che Gabriele i primi giorni fu recluso in una cella provvisoria perche le altre celle erano in ristrutturazione (o, addirittura si decise di ristrutturarle proprio dopo l'arresto di Gabriele; perchè comunque bisogna tener ben presente che di solito in Vaticano non ci sono detenuti; anzi, credo che Gabriele sia stato il primo detenuto vaticano dopo moltissimi anni).

gemma ha detto...

ormai ciò che terrà banco nel processo sarà questo. Vanno fatti i complimenti alla difesa, in quanto al resto io questo processo lo chiuderei in fretta, tanto i pesci grossi non emergeranno mai, venga graziato e trovi la sua pace altrove, lontano dal Vaticano turpe e soprattutto spero lontano da Benedetto XVI