domenica 23 settembre 2012

Card. Bertone: il celibato dei preti non è in discussione. La denatalità mette a rischio il futuro dell'Europa. La Spagna resta un Paese cattolico, la UE sia solidale (Izzo)

BERTONE: CELIBATO DEI PRETI NON E' IN DISCUSSIONE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 set. 

Tra le riforme necessarie alla Chiesa Cattolica non c'e' quella della disciplina sul celibato dei sacerdoti in vigore per il rito latino. Lo ha ribadito il cardinaleTarcisio Bertone, segretario di Stato della Santa Sede, in un'intervista al quotidiano di Barcellona "La Vanguardia.
"La Chiesa – ha detto – basandosi sulle parole e l’esempio di Cristo considera il celibato come un'espressione del dono totale del sacerdote" al Signore e come un "modo particolarmente fecondo per partecipare alla costruzione della Chiesa". Per questo, ha spiegato, si mantiene la disciplina del celibato per i sacerdoti della Chiesa latina ed "e' auspicabile una rinnovata promozione della pastorale delle vocazioni" che faccia comprendere l'importanza di questo dono. 

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BERTONE: DENATALITA' METTE A RISCHO FUTURO DELL'EUROPA


Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 set. 

"La crisi della natalita' mette a rischio il futuro di molti Paesi europei". 
Lo denuncia il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato della Santa Sede, in un'intervista al quotidiano "La Vanguardia" di Barcellona. Il porporato rileva in proposito che "la crisi non riguarda solo Paesi europei di tradizione cattolica, ma tutto il Vecchio Continente, mettendo in luce i "punti deboli" dei singoli Paesi e i "limiti strutturali dell'attuale architettura politica ed economica dell'Unione Europea".

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BERTONE: SPAGNA RESTA UN PAESE CATTOLICO, UE SIA SOLIDALE


Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 set. 

Nonostante l'avanzare della mentalita' laicista con tutti i suoi effetti, la Spagna resta profondamente cattolica. Lo afferma il segretario di Stato della Santa Sede in un'intervista al quotidiano catalano "La Vanguardia". Il porporato elogia in proposito l'impegno dell'episcopato locale nel mobilitare "tutte le forze" per "rievangelizzare la societa'". Rispondendo ad una domanda sulla crisi economica nei Paesi europei, Bertone ricorda poi che e' innanzitutto "necessaria una riflessione antropologica". 
Bisogna guardare, cioe', alle cause come l'individualismo egoista e riscoprire la necessita' di una base etica dell'economia. 
Di qui, spiega, l'urgenza di una "maggiore assunzione personale di responsabilita'" che deve accompagnare "la promozione della solidarieta'" da parte delle istituzioni a livello anche della Ue. L'Europa, assicura infatti il primo collaboratore di Benedetto XVI, potra' superare la crisi solamente riscoprendo la centralita' dei valori "umani e cristiani" che ne hanno fatto grande la storia". 

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