domenica 10 giugno 2012

PAROLE DEL PAPA ALLA RECITA DELL'ANGELUS

Il Papa: "Nelle chiese il luogo più sacro è proprio quello in cui si custodisce l’Eucaristia. Non posso a questo proposito non pensare con commozione alle numerose chiese che sono state gravemente danneggiate dal recente terremoto in Emilia Romagna, al fatto che anche il Corpo eucaristico di Cristo, nel tabernacolo, è rimasto in alcuni casi sotto le macerie. Con affetto prego per le comunità, che con i loro sacerdoti devono riunirsi per la Santa Messa all’aperto o in grandi tende; le ringrazio per la loro testimonianza e per quanto stanno facendo a favore dell’intera popolazione"

4 commenti:

Fabiola ha detto...

Chi aveva pensato a Gesù, sotto le macerie, ad abbracciare i suoi rimasti là sotto con Lui?
Io no. E tremo per la mia superficialità, e gioisco perché davvero guardare a Benedetto è guardare a Gesù.

Anonimo ha detto...

Come sempre noi pensiamo ad altro ci voleva il Santo Padre a ricordarci che sotto le macerie è rimasto anche il nostro Amato Signore...solo il Papa in sintonia con Gesù cor ad cor loquitur.

Anonimo ha detto...

Ha un tratto di finezza d'animo e di sensibilità incredibili,se trovo qualcuno che ancora tira fuori la storia del tedesco freddo,insensibile e senza cuore,gli salto agli occhi.GR2

laura ha detto...

La Sua sensibilità è nota da sempre. Ha attenzioine e compassione per tutti. Gesù è rimasto tra i terremotati, oggi più che mai, festa del Corpus Domini. IL Papa soffre con Gesù, per tutti