venerdì 26 ottobre 2012

Sinodo: appello a governi ed imprenditori: tutelare la dignità dell'uomo. Vicinanza a persone malate, la scienza non sia materialista. Difesa della vita e della famiglia fondata su matrimonio uomo-donna (Izzo)

SINODO: APPELLO A GOVERNI E IMPRENDITORI, TUTELARE DIGNITA' UOMO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 26 ott. 

"Riscattare il lavoro dalle condizioni che lo rendono a volte un peso insopportabile e una prospettiva incerta, minacciata oggi spesso dalla disoccupazione, specie giovanile; porre la persona umana al centro dello sviluppo economico; pensare questo stesso sviluppo come un'occasione di crescita del genere umano nella giustizia e nell'unita'". Sono le richieste del Sinodo alle autorita' politiche e agli imprenditori, elencate nel Messaggio al Popolo di Dio pubblicato oggi. Nel testo c'e' anche un richamo "a salvaguardare il volto che Dio ha voluto dare alla sua creazione, anche per responsabilita' verso le generazioni a venire".
Secondo i presuli, dunque, "una limpida testimonianza e' chiesta ai cristiani che, nell'esercizio della politica, vivono il precetto della carita'". 
"Un ambito in cui la luce del Vangelo puo' e deve risplendere per illuminare i passi dell'umanita' - scrivono infatti - e' quello della politica, alla quale si chiede un impegno di cura disinteressata e trasparente del bene comune, nel rispetto della piena dignita' della persona umana, dal suo concepimento fino al suo termine naturale, della famiglia fondata sul matrimonio di un uomo e una donna, della liberta' educativa; nella promozione della liberta' religiosa; nella rimozione cause di ingiustizie, disuguaglianze, discriminazioni, razzismo, violenze, fame e guerre". Il Messaggio ricorda poi la Chiesa a prestare "operosa attenzione al mondo delle comunicazioni sociali, strada su cui, soprattutto nei nuovi media, si incrociano tante vite, tanti interrogativi e tante attese". Quello della comunicazione, osservano i presuli, e' un ambito "dove spesso si formano le coscienze e si scandiscono i tempi e i contenuti della vita vissuta". E tutto cio' rappresenta "un'opportunita' nuova per raggiungere il cuore dell'uomo". 

© Copyright (AGI)

SINODO: VICINANZA A PERSONE MALATE, SCIENZA NON SIA MATERIALISTA


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 26 ott. 

"Il Vangelo illumina anche la condizione della sofferenza nella malattia, in cui i cristiani devono far sentire la vicinanza della Chiesa alle persone malate o disabili e la gratitudine verso quanti operano con professionalita' e umanita' per la loro cura". Lo scrivono i vescovi di tutto il mondo nel tradizionale Messaggio del Sinodo al Popolo di Dio. Secondo i presuli, "un particolare ambito dell'incontro tra fede e ragione si ha oggi nel dialogo con il sapere scientifico" il quale non e' necessariamente lontano dalla fede. Infatti, "quando scienze e tecniche non presumono di chiudere la concezione dell'uomo e del mondo in un arido materialismo, diventano un prezioso alleato per lo sviluppo della umanizzazione della vita".
I 262 vescovi del mondo dicono dunque il loro "grazie" anche "a chi e' impegnato su questo delicato fronte della conoscenza". "Lo stesso grazie - si legge nel Messaggio del Sinodo - che vogliamo rivolgere anche a uomini e donne impegnati in un'altra espressione del genio umano, quella dell'arte nelle sue varie forme, dalle piu' antiche alle piu' recenti. Nelle loro opere, in quanto tendono a dare forma alla tensione dell'uomo verso la bellezza, noi riconosciamo un modo particolarmente significativo di espressione della spiritualita'. Siamo grati quando con le loro creazioni di bellezza ci aiutano a rendere evidente la bellezza del volto di Dio e di quello delle sue creature". "La via della bellezza - concludono i presuli - e' una strada particolarmente efficace nella Nuova Evangelizzazione, oltre i vertici dell'arte e' pero' tutta l'operosita' dell'uomo ad attirare la nostra attenzione, come uno spazio in cui, mediante il lavoro, egli si fa cooperatore della creazione divina". 

© Copyright (AGI)

SINODO:DIFESA FAMIGLIA FONDATA SU MATRIMONIO UOMO-DONNA E VITA



Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 26 ott. 

I vescovi di tutto il mondo chiedono alle societa' civili e in particolare ai cattolici che hanno responsabilita' politiche "un impegno di cura disinteressata e trasparente del bene comune, nel rispetto della piena dignita' della persona umana, dal suo concepimento fino al suo termine naturale, della famiglia fondata sul matrimonio di un uomo e una donna, della liberta' educativa; nella promozione della liberta' religiosa; nella rimozione cause di ingiustizie, disuguaglianze, discriminazioni, razzismo, violenze, fame e guerre". Nel tradizionale Messaggio del Sinodo al Popolo di Dio, in particolare i 262 presuli denunciano come la famiglia fondata sul matrimonio uomo-donna sia in molte situazioni "trascurata dalle politiche di quella societa' di cui e' pure la cellula fondamentale".
"Non va nascosto il fatto - scrivono - che oggi la famiglia, che si costituisce nel matrimonio di un uomo e di una donna, che li rende 'una sola carne' aperta alla vita, e' attraversata dappertutto da fattori di crisi, circondata da modelli di vita che la penalizzano". L'accusa di una colpevole disattenzione verso le esigenze della famiglia, i vescovi la rivolgono pero' anche a se stessi, affermando che questa istituzione fondamentale "non sempre e' rispettata nei suoi ritmi e sostenuta nei suoi impegni dalle stesse comunita' ecclesiali". "Proprio questo pero' - spiegano i 262 padri sinodali - ci spinge a dire che dobbiamo avere una particolare cura per la famiglia e per la sua missione nella societa' e nella Chiesa, sviluppando percorsi di accompagnamento prima e dopo il matrimonio". "Vogliamo anche esprimere - concludono - la nostra gratitudine ai tanti sposi e alle tante famiglie cristiane che, con la loro testimonianza, mostrano al mondo una esperienza di comunione e di servizio che e' seme di una societa' piu' fraterna e pacificata". 

© Copyright (AGI)

Nessun commento: