Su segnalazione di Laura leggiamo:
Mons. Tonucci sulla visita di Benedetto XVI a Loreto: il messaggio del Papa rivolto soprattutto alla generosità dei giovani
Al termine della visita di Benedetto XVI a Loreto, il nostro inviato, Alessandro Guarasci, ha chiesto un’impressione della giornata all’arcivescovo della città, mons. Giovanni Tonucci:
R. – Quello che a me è piaciuto e mi ha commosso è stato l’atteggiamento che i fedeli hanno avuto durante la celebrazione: ci sono stati dei momenti di profondo silenzio; la risposta alle invocazioni liturgiche è stata piena, la partecipazione ai canti ugualmente … Per cui posso essere veramente soddisfatto. Che questo fosse un atteggiamento spontaneo e sincero si è poi compreso meglio quando il Papa stava lasciando la piazza: la gioia dei fedeli si è manifestata nel modo più sincero attraverso grida, applausi … Questo fa pensare che quel silenzio non era freddezza, ma una partecipazione intensa a un atto sacro.
D. – Il Papa ha detto che Dio ci libera: è questo il messaggio che viene da Loreto?
R. – E’ un messaggio forte che parla proprio alla generosità soprattutto dei giovani, che è molto evidente oggi. Quello che manca è la costanza nella risposta. Vediamo tanta generosità da parte dei giovani per dei momenti di volontariato, per seguire il Signore in opere anche generose, ma per un tempo limitato. Quello che manca è la capacità di dire un sì che sia definitivo. Quando si parla della crisi delle vocazioni si intende dire che la vocazione c’è, il Signore chiama e chiede risposte forti. Queste risposte forti mancano perché mancano la volontà e il coraggio di compromettersi, di impegnarsi per sempre. E il Papa oggi ci ha parlato, ha parlato proprio di questo: della necessità di dare una risposta a Dio che sia un po’ come la risposta di Maria, che è stata una risposta data a Nazareth, ma confermata via via fino al Calvario.
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