di J.B. Vu
Ciascuna diocesi promuove incontri, iniziative pastorali e programmi dedicati alla missione, per “raggiungere il 90% dei vietnamiti” non cattolici. Fra gli altri temi la famiglia e i matrimoni misti. Appello dei vescovi per una maggiore partecipazione alla messa, all’eucaristia e alla recita del rosario nelle case.
Ho Chi Minh City (AsiaNews)
Attraverso incontri, iniziative pastorali e programmi rivolti alla missione, con particolare attenzione al contributo dei laici, la Chiesa cattolica vietnamita si prepara a celebrare l'Anno della fede, proclamato da Benedetto XVI con la lettera apostolica Porta fidei dell'11 ottobre 2011. L'anno della Fede verrà inaugurato l'11 ottobre 2012, nel cinquantesimo anniversario dell'apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II, e terminerà il 24 novembre 2013, Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo. E sarà proprio la "sfida missionaria", in un Paese segnato da decenni di ateismo imposto dall'ideologia comunista, l'elemento su cui puntare nei prossimi anni "per raggiungere quel 90% di vietnamiti che non sono cattolici".
Nei giorni scorsi l'Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia della Conferenza episcopale vietnamita ha organizzato il proprio incontro annuale, incentrato proprio sull'Anno della fede. Nella due giorni di discussione, tenuta il 27 e 28 settembre, i 21 capi commissione e i 26 rappresentanti di ciascuna diocesi del Paese hanno proposto attività rivolte alla famiglia e iniziative pastorali per il 2012-2013.
I membri della diocesi di Long Xuyen, sud-ovest del Vietnam, hanno dedicato molta attenzione alle attività missionarie per genitori e figli. Il vescovo, i religiosi e i fedeli della diocesi di Phu Cuong, invece, hanno espresso interesse per il tema del matrimonio tra cattolici e non cattolici, sviluppando problematiche e difficoltà che emergono dalle unioni miste. Assieme ai catechisti era presente anche un nutrito gruppo di catecumeni. Diverse le iniziative dell'arcidiocesi di Saigon attraverso il proprio Centro per la pastorale, che ha approfondito oltre 150 tematiche fra cui classi di catechismo e seminari per la formazione dei parrocchiani.
In una lettera ai fedeli mons. Vo Duc Minh, della diocesi di Nha Trang, invita "ciascun membro della famiglia" a impegnarsi con "determinazione" per gli altri; il prelato chiede anche partecipazione alla messa, l'accostamento all'eucaristia e la recita del Rosario in ogni famiglia. La "sfida" più grande ai cattolici vietnamiti viene lanciata da p. Mark Bui Quan Duc, Redentorista di Ho Chi Minh City, che ricorda il compito missionario affidato a ciascun cristiano. In una nazione in cui cresce il desiderio di fede, spiega il sacerdote, in cui "l'85% delle persone segue una religione" è necessario chiedersi "come possiamo raggiungere il 90% della popolazione vietnamita che non è cattolica". E per vincere questa sfida, conclude, è fondamentale il contributo dei laici.
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