PAPA: LIBERARE DOCUMENTI CONCILIO DA AMMASSO INTERPRETAZIONI
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 10 ott.
"Dobbiamo tornare ai documenti del Concilio Vaticano II, che fu un evento di luce che si irradia fino a oggi, essi sono una vera bussola per i cristiani".
Lo ha detto il Papa nella catechesi all'Udienza Generale di oggi. "Ma - ha ammonito - dobbiamo liberarli da quell'ammasso di pubblicazioni che invece di farli conoscere li hanno nascosti".
Parlando ai 40 mila fedeli presenti in piazza San Pietro, Papa Ratzinger ha citato in proposito Giovanni Paolo II che defini' un "dovere" quello di "additare il Concilio come la grande grazia di cui la Chiesa ha beneficiato nel secolo XX: in esso ci e' offerta una sicura bussola per orientarci nel cammino del secolo che si apre". E ha attualizzato l'esortazione dle predecessore con le difficolta' di questo tempo che rendono ancora piu' necessaria "una bussola che permetta alla nave della Chiesa di procedere in mare aperto, in mezzo a tempeste o ad onde calme e tranquille, per navigare sicura ed arrivare alla meta".
"Il Concilio Vaticano II - ha scandito - e' per noi un forte appello a riscoprire ogni giorno la bellezza della nostra fede, a conoscerla in modo profondo per un piu' intenso rapporto con il Signore, a vivere fino in fondo la nostra vocazione cristiana".
"Guardando in questa luce alla ricchezza contenuta nei documenti del Vaticano II, vorrei solo nominare - ha continuato - le quattro Costituzioni, quasi i quattro punti cardinali della bussola capace di orientarci. La Costituzione sulla sacra Liturgia Sacrosanctum Concilium ci indica come nella Chiesa all'inizio c'e' l'adorazione, c'e' Dio, c'e' la centralita' del mistero della presenza di Cristo. E la Chiesa, corpo di Cristo e popolo pellegrinante nel tempo, ha come compito fondamentale quello di glorificare Dio, come esprime la Costituzione dogmatica Lumen gentium". "Il terzo documento che vorrei citare - ha detto ancora Papa Ratzinger - e' la Costituzione sulla divina Rivelazione Dei Verbum: la Parola vivente di Dio convoca la Chiesa e la vivifica lungo tutto il suo cammino nella storia. E il modo in cui la Chiesa porta al mondo intero la luce che ha ricevuto da Dio perche' sia glorificato, e' il tema di fondo della Costituzione pastorale Gaudium et spes". "La Vergine Maria, Madre di Cristo e di tutta la Chiesa, ci aiuti - ha poi concluso - a realizzare e a portare a compimento quanto i Padri conciliari, animati dallo Spirito Santo, custodivano nel cuore: il desiderio che tutti possano conoscere il Vangelo e incontrare il Signore Gesu' come via, verita' e vita".
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PAPA: AL CONCILIO ERO GIOVANE PROFESSORE,FU UN'ESPERIENZA UNICA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 10 ott.
Alla vigilia del 50esimo anniversario dell'apertura del Concilio Vaticano II, Benedetto XVI ha voluto confidare ai 40 mila fedeli presenti in piazza San Pietro la propria esperienza personale.
"Ricordo bene - ha detto - quel periodo: ero un giovane professore di teologia fondamentale all'Universita' di Bonn, e fu l'arcivescovo di Colonia, il cardinale Frings, per me un punto di riferimento umano e sacerdotale, che mi porto' con se' a Roma come suo consulente teologo; poi fui anche nominato perito conciliare".
"Per me - ha rivelato il Papa - e' stata un'esperienza unica".
"Dopo tutto il fervore e l'entusiasmo della preparazione, ho potuto vedere - ha raccontato - una Chiesa viva, quasi tremila Padri conciliari da tutte le parti del mondo riuniti sotto la guida del Successore dell'Apostolo Pietro, che si mette alla scuola dello Spirito Santo, il vero motore del Concilio". Secondo il Pontefice, "rare volte nella storia si e' potuto, come allora, quasi 'toccare' concretamente l'universalita' della Chiesa in un momento di grande realizzazione della sua missione di portare il Vangelo in ogni tempo e fino ai confini della terra. In questi giorni, se rivedrete le immagini dell'apertura di questa grande Assise, attraverso la televisione o gli altri mezzi di comunicazione, potrete percepire anche voi la gioia, la speranza e l'incoraggiamento che ha dato a tutti noi il prendere parte a questo evento di luce, che si irradia fino ad oggi".
Ed oggi, ha concluso, "per cosi' dire, ci appare come un grande affresco, dipinto nella sua grande molteplicita' e varieta' di elementi, sotto la guida dello Spirito Santo. E come di fronte a un grande quadro, di quel momento di grazia continuiamo anche oggi a coglierne la straordinaria ricchezza, a riscoprirne particolari passaggi, frammenti, tasselli".
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