martedì 16 ottobre 2012
Il Papa: La ricerca di Dio è profondamente scritta in ogni anima umana e non può scomparire
Papa/ Inquietudine degli uomini è speranza per cristianesimo
Intervista inedita nel film 'Campane d'Europa' mostrato a sinodo
Città del Vaticano, 16 ott. (TMNews)
"La ricerca di Dio è profondamente scritta in ogni anima umana e non può scomparire.
Certamente, per un certo tempo, si può dimenticare Dio, accantonarlo, occuparsi di altre cose, ma Dio non scompare mai. E' semplicemente vero quanto dice sant'Agostino, che noi uomini siamo inquieti finché non abbiamo trovato Dio. Questa inquietudine anche oggi esiste. E' la speranza che l'uomo sempre di nuovo, anche oggi, si ponga in cammino verso questo Dio".
Il Papa spiega così "le ragioni della speranza" per la fede al giorno d'oggi nell'intervista originale per il film 'Bells of Europe - Campane d'Europa' mostrato ieri al sinodo dei vescovi in corso in Vaticano.
"Il secondo motivo della mia speranza consiste nel fatto che il Vangelo di Gesù Cristo, la fede in Cristo è semplicemente vera. E la verità non invecchia", ha detto ancora il Papa. "Le ideologie hanno un tempo contato. Sembrano forti, irresistibili, ma dopo un certo periodo si consumano, non hanno più la forza in loro, perché manca loro una verità profonda. Sono particelle di verità, ma alla fine si sono consumate. Invece il Vangelo è vero, e perciò non si consuma mai". Un "terzo motivo empirico" consiste, per Benedetto XVI, nel fatto che "questa inquietudine oggi lavora nella gioventù. I giovani hanno visto tante cose - le offerte delle ideologie e del consumismo - ma colgono il vuoto in tutto questo, la sua insufficienza. L'uomo è creato per l'infinito. Tutto il finito è troppo poco. E perciò vediamo come, proprio nelle nuove generazioni, questa inquietudine si risveglia di nuovo ed essi si mettono in cammino, e così ci sono nuove scoperte della bellezza del cristianesimo".
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