Vaticano, Papa: Attenersi alla lettera di documenti Concilio
Città del Vaticano, 11 ott. (LaPresse/AP)
Il Papa ha celebrato una messa solenne a piazza San Pietro nel 50esimo anniversario dell'inizio del Concilio Vaticano II. Erano presenti patriarchi, cardinali, vescovi e alcuni membri della Chiesa che, come papa Ratzinger, avevano partecipato al Concilio. Nell'omelia Benedetto XVI ha invitato i fedeli a ritornare alla "lettera" e allo "spirito autentico" dei documenti del Concilio, piuttosto che fare affidamento su un'interpretazione a suo parere distorta promossa da chi vede in quella riunione una riforma radicale rispetto alla tradizione della Chiesa.
"Il Concilio non ha espresso nulla in materia di fede, né ha espresso l'augurio di sostituire ciò che era datato", ha detto il pontefice. "Piuttosto si è interessato di assicurarsi che la stessa fede potesse continuare a vivere oggigiorno e che potesse restare una fede viva in un mondo pieno di cambiamenti", ha aggiunto. Lo stesso Benedetto XVI ha deciso di far coincidere le celebrazioni dell'anniversario con il lancio dell'Anno della fede, allo scopo di ricordare ai cristiani cosa abbia realmente insegnato il Concilio e di cercare di "rievangelizzare" quei cattolici che si sono allontanati dalla fede.
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2 commenti:
Queste belle parole avremmo voluto sentirle dai successori di Pietro quarant'anni fa...
invece i preti e i vescovi ci raccontavano la favola delle magnifiche sorti progressive e di un'altra Chiesa...della palingenesi bonaiutiana.
Il disastro è stato enorme ma forse non è tardi per ricostruire.
Uniti con Papa Benedetto XVI non ci smarriremo.
Sono d'accordo con l'Anonimo che mi precede. Uniti con Papa Benedetto XVI non ci smarriremo.
E non è tardi per ricostruire. Non so, sinceramente, quanto servirà il Concilio Vaticano II, temo molto poco, ma posso anche sbagliarmi.
L'importante è conservare e ritrovare la Fede. Conosco molte persone di fede che non si basano sul Concilio per vivere cristianamente, a volte eroicamente, e senza nessun disagio nel tempo presente (anche perché non lo conoscono e non hanno il tempo di studiarlo). La stessa mia esperienza di conversione in età matura posso dire che non ha avuto nulla a che vedere col Concilio Vaticano II, ma con la testimonianza di cristiani coerenti e di solida dottrina.
Il problema del rapporto con la modernità, o con la post-modernità, lo si risolve, meglio che con la filosofia, cambiando vita e facendo la volontà di Dio, come ci è stata fatta conoscere da Gesù Cristo e ci è trasmessa dalla Sua Chiesa. E questo vale per l'antichità, per la modernità, per la post-modernità, per la ultra-extra-modernità etc....
In ogni contesto varrà sempre la pena seguire il Signore e salvarsi l'anima.
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