Papa/ Ricordare Concilio senza anacronismi né corse avanti
"Non ha escogitato nulla nuovo né ha voluto sostituire l'antico"
Città del Vaticano, 11 ott. (TMNews)
"Ritengo che la cosa più importante, specialmente in una ricorrenza significativa come l'attuale, sia ravvivare in tutta la Chiesa quella positiva tensione, quell'anelito a riannunciare Cristo all'uomo contemporaneo". Così il Papa nella messa per il cinquantesimo anniversario del Concilio vaticano II. "Ma affinché questa spinta interiore alla nuova evangelizzazione non rimanga soltanto ideale e non pecchi di confusione, occorre che essa si appoggi ad una base concreta e precisa, e questa base sono i documenti del Concilio Vaticano II, nei quali essa ha trovato espressione. Per questo ho più volte insistito sulla necessità di ritornare, per così dire, alla 'lettera' del Concilio - cioè ai suoi testi - per trovarne anche l'autentico spirito, e ho ripetuto che la vera eredità del Vaticano II si trova in essi. Il riferimento ai documenti mette al riparo dagli estremi di nostalgie anacronistiche e di corse in avanti, e consente di cogliere la novità nella continuità. Il Concilio non ha escogitato nulla di nuovo come materia di fede, né ha voluto sostituire quanto è antico. Piuttosto - ha detto il Papa - si è preoccupato di far sì che la medesima fede continui ad essere vissuta nell'oggi, continui ad essere una fede viva in un mondo in cambiamento".
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