sabato 27 ottobre 2012

I lefebvriani dopo aver espulso Wiliamson chiedono ancora tempo. Fino a quando? (Ambrogetti)

Clicca qui per leggere il commento segnalatoci da Laura.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Quousque tandem,abutere patientia nostra?

Anonimo ha detto...

Che le nuove vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa nelle realtà "tradizionaliste" siano, in proporzione, di gran lunga superiori rispetto alle diocesi è un fatto, e contra factum non valet argumentum.

Il giudizio sul fatto non dovrebbe essere negativo o allarmato, come parrebbe dall'articolo di Ambrogetti. Anzi deve essre positivo, come positivo deve essere il giudizio sul prossimo pellegrinaggio del CISP. Forse Ambrogetti fa confusione. L'iniziativa muove da una realtà - quella dei gruppi Summorum Pontificum - tutta interna alla Chiesa, perfettamente unita e sottomessa al Papa, nello spirito della Nuova Evangelizzazione.

D'accordissimo, invece, sulla necessità di prendere con le pinze la realtà sempre più inquietante della FSPX, che probabilmente è già fuori (di testa).

Luisa ha detto...

"Certo il Coetus è un po’ un’arma a doppio taglio. Dichiarare che molti sacerdoti celebrano la messa “ogni giorno” nella “forma straordinaria” e che le vocazioni sacerdotali aumentano grazie ai “ seminari dedicati alla forma straordinaria”, tra i quali quelli della SSPX, significa tentare di minare il senso stesso della dinamica profetica della Chiesa cattolica che guarda avanti."

!?!

Ma che cosa racconta la signora Ambrogetti?
Che la FSSPX e la Santa Messa Antica non le stiano simpatiche ok, ma la giornalista si spinge veramente troppo lontano quando pretende che celebrare ogni giorno la forma straordinaria del Rito Romano mina la dinamica della Chiesa!
La sua è un`affermazione grave, dettata solo dalle sue personali opinioni.
E poi, dolente se questa realtà disturba e irrita la signora Ambrogetti, ma è vero che i seminari legati alla Tradizione sono pieni e contribuiscono ampiamente alla crescita delle vocazioni.

"Ma certo anche un messaggio sarebbe un gesto che rischia di essere frainteso dalla maggioranza dei fedeli del mondo che ama e vive la riforma liturgica traendone grandi frutti spirituali."

Ma scherza? Che cos`è? Una forma di pressione sul Papa?

Anonimo ha detto...

fa sorridere la domanda che si pone Ambrogetti proprio nel commentare un comunicato in cui si riconosce chiaramente la necessità di aver più tempo. Ciò che il comunicato no dice, e ciò che giustifica il maggior tempo richiesto e concesso, è che dopo il 13 giugno..... altre e diverse proposte son state fatte dalla Ecclesia Dei..... Insomma, se c'è qualcuno che poteva spazientirsi era la FSSPX a cui le proposte sono state fatte a rate e non senza contraddizioni. giulio romano

Anonimo ha detto...

La Ambrogetti è un'ottima vaticanista che ha il diritto alle proprie opinioni, proprio come i filo lefebvriani hanno diritto alle loro senza dover arrivare a vedere tentativi di condizionamento o pressioni dove non esistono.
Anonimo, e se il Papa, riguardo al tempo da concedere, non fosse d'accordo con Ecclesia Dei? E se, come sarebbe giusto, perseveranza, pazienza e quant'altro fossero finiti?
Alessia

Anonimo ha detto...

Angela Ambrogetti è un'ottima vaticanista, preparata e competente (ricordate la sua partecipazione all'Infedele di Gad Lerner?) e dunque ha ogni diritto di esprimere le sue opinioni e anche di considerare l'iniziativa del Papa- che nel 2007 volle rendere libero l'uso del messale preconciliare - come un volgersi indietro.

Luisa ha detto...

Pretendere che dichiarare che ci sono sacerdoti che celebrano "ogni giorno" la Santa Messa Antica, una delle due forme del Rito Romano, liberalizzato dal Santo Padre con una legge universale per tutta la Chiesa è un tentativo di minare la dinamica della Chiesa(!?!)è, non solo grave, stiamo parlando di Liturgia, non di quisquiglie, ma è anche criticare in modo larvato il Papa che ha preso quella decisione, Papa che, secondo l`Ambrogetti, non è difficile leggere fra le righe, farebbe meglio di astenersi di rivolgere un messaggio ai cattolici che saranno in San Pietro il 3 novembre, rischierebbe di creare confusione in chi non è legato alla Santa Messa Antica...dobbiamo dedurne che i cattolici detti "tradizionalisti" non meritano che il Papa si rivolga a loro?
Sono cattolici di serie b?

Anonimo ha detto...

Ha ragione da vendere, cara Luisa: la Ambrogetti ora si vuole sostituire al Papa e gli dà consigli "preventivi": occhio, vecchio mio, che se mandi due righe ai pellegrini tradizionalisti che seguono la messa che tu stesso hai liberalizzato, gli altri fedeli non lo capiranno, lo interpreteranno male! Bisognerebbe capire meglio chi sta davvero dietro al sito Korazym: non vorrei che vi fosse qualcuno che lavora in Vaticano e fa parte della "fronda" a Benedetto XVI.
Comunque, cara Ambrogetti, il Papa farà ciò che riterrà giusto fare: lasci che le dica che non mi sembra che Ratzinger abbia bisogno dei suoi suggerimenti e soprattutto dei suoi avvertimenti.

Anonimo ha detto...

Mi pare, ma forse sbaglio, che l'iniziativa dei gruppi Summorum Pontificum non abbiano trovato grande appoggio da parte di tradizionalisti più orientati verso la FSSPX.
Alessia

Anonimo ha detto...

Sarà comunque molto interessante leggere i commenti in caso di saluto o mancanza dello stesso.
Alessia

Luisa ha detto...

Cara Alessia, è vero, ci sono state alcune reticenze ma sopratutto sulla mancanza di informazioni su chi organizzava, c`era una certa opacità che ha suscitato alcune critiche, comunque per quel che mi riguarda so che sarò in preghiera con tutti coloro che saranno a Roma quel giorno e spero di tutto cuore che il Santo Padre rivolgerà un messaggio a quei cattolici che verranno a Roma, anche da molto lontano, per testimoniargli la loro riconoscenza e il loro affetto.

Anonimo ha detto...

E' inutile negare che questa storia dei lefevriani stia crenado incertezze, perplessità e forse anche disorientamento in moti cattolici.

Saremo a vedere, Alessia. Intanto è sicuro che i cosiddetti "gruppi Summorum Ponficum" che il 3 novembre si troveranno a Roma per la celebrazione del Card. Canizares c'entrano molto poco o nulla coi lefevriani. Gli ambienti vicini agli scismatici osteggiano il pellegrinaggio, altro che appoggiarlo.

Poi sarà vero che il Papa ha dato quel Motu proprio anche per aiutare la FSPX a uscire dallo scisma, ma la sostanza più profonda è altra, come può vedere chiunque lo legga. Per il Papa era importante stabilire senza equivoci che la Messa gregoriana e tutti i riti liturgici connessi non sono mai stati abrogati, perché Lui ha un'idea precisa - che è quella vera - della Sacra Liturgia, e non è affatto contento (non lo è mai stato) della riforma liturgica realizzata a tavolino nel post-concilio, che è diventata il tramite di un vero e proprio disastro.

Si tratta di riprendere e completare la vera riforma liturgica, conforme alla dottrina cattolica, alla tradizione della Chiesa latina e alla volontà del Concilio.
In tutto questo c'entrano Lefebvre e i lefevriani, ci mancherebbe. Ma nel senso che sono parte del problema, non della soluzione.

Intanto farà benissimo chi parteciperà al pellegrinaggio per ritrovare l'antico rito, che costituisce la forma straordinaria del rito romano, e per seguire il Magistero del Papa Benedetto XVI.