martedì 16 ottobre 2012
Dal cavallo alla Formula 1. Nuovo allestimento per il Padiglione delle carrozze nei Musei Vaticani (Barbagallo)
Nuovo allestimento per il Padiglione delle carrozze nei Musei Vaticani
Dal cavallo alla Formula 1
Sandro Barbagallo
Un nuovo allestimento per il Padiglione delle carrozze nei Musei Vaticani. Due mesi di lavoro febbrile per offrire ai visitatori una sala rinnovata, più “leggibile” e dotata di accorgimenti tecnici volti a garantire le migliori condizioni di conservazione degli oggetti esposti. E con alcune novità, come la Fiat 1107 Nuova Campagnola sulla quale Giovanni Paolo II subì l’attentato mentre attraversava Piazza San Pietro il 13 maggio 1981. Ecco perché il nuovo allestimento verrà presentato il 16 ottobre, trentaquattresimo anniversario dell’elezione di Papa Wojtyła.
Istituito nel 1967 per volontà di Paolo VI, il Padiglione delle carrozze è parte integrante del reparto Collezioni storiche dei Musei Vaticani, che raccoglie i ritratti dei Pontefici dal Cinquecento a oggi, tutti gli apparati del cerimoniale papale, i costumi della corte laica, le armi e le uniformi dei corpi armati pontifici. Il nucleo centrale della raccolta è costituito dalla magnifica “Berlina di Gran Gala”, fatta costruire a Roma nel 1826 da Papa Leone XII. Notevoli anche le nove berline cerimoniali appartenute a Pontefici o principi di Santa Romana Chiesa. Accanto alle carrozze di “protocollo” sono esposte anche due storiche berline da viaggio, entrambe utilizzate da Pio IX: una per il suo rientro dall’esilio dopo i moti rivoluzionari della Repubblica Romana, l’altra per l’ultimo viaggio da “Papa Re” nelle terre pontificie della Romagna. Inoltre sono esposte anche due piccole berline per uso interno ai Giardini Vaticani e un landau a quattro posti.
L’ingresso della prima automobile in Vaticano avvenne poco dopo l’inizio del pontificato di Pio XI, quando l’Associazione delle donne cattoliche dell’arcidiocesi di Milano donò al Papa una “Bianchi Tipo 15”. Subito dopo la casa automobilistica italiana Bianchi donò a sua volta a Pio XI anche una “Bianchi Tipo 20”, ottenendo così per prima l’ambito titolo di “Fornitori Pontifici”. Con la firma dei Patti Lateranensi le principali case automobilistiche internazionali hanno dunque fatto a gara per regalare al Papa le loro vetture migliori. È così che il 21 aprile 1929 è arrivata la “Fiat 525 m”, il 1° maggio la “Isotta Fraschini 8”, il 22 dicembre la “Graham Paige 837”. Il 9 giugno 1930 è invece entrata a far parte della flotta automobilistica vaticana la “Citroën Lictoria Sex”, appositamente progettata per il Papa. Infine, il 14 novembre 1930, arrivò la prima Mercedes, una “460 Nürburg limousine” a passo lungo, disegnata da Ferdinand Porsche.
Tra le nuove acquisizioni, oltre alla Nuova Campagnola protagonista dell’attentato spiccano anche un Maggiolino, ricevuto in dono nel 2004 da Giovanni Paolo II dal presidente della Volkswagen Messico, ultimo di una serie limitata di 3.000 pezzi, dopo la quale la catena di montaggio di queste vetture, le cui origini risalgono al 1930, è stata dismessa. E oltre alle vetture fa bella mostra di sé anche il volante della “Formula 1 Ferrari 2003” di Michael Schumacher, donato a Benedetto XVI dal presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, con la dedica: «Il volante della F1 Campione del Mondo a Sua Santità Benedetto XVI, pilota della cristianità».
(©L'Osservatore Romano 15-16 ottobre 2012)
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