lunedì 15 ottobre 2012
Anno della fede in Tagikistan: “anno di grazia” per la piccola comunità cattolica (Radio Vaticana)
Anno della fede in Tagikistan: “anno di grazia” per la piccola comunità cattolica
E’ un “anno di grazia” quello che vivrà la piccola comunità cattolica in Tagikistan.
Nell’Anno della Fede”, indetto da Papa Benedetto XVI, la comunità farà “memoria delle origini”, celebrando il 25.mo anniversario dell’istituzione della “missio sui iuris”, eretta nel 1997 da Papa Giovanni Paolo II. La Chiesa cattolica – riferisce all’agenzia Fides padre Carlos Avila, dell’Istituto del Verbo Incarnato - è in Tagikistan da circa 40 anni ma dal 1974 ha iniziato a svilupparsi da quando i cattolici hanno costruito la prima chiesa nella città di Dushanbe.
“I primi fedeli cattolici, per lo più di nazionalità tedesca, arrivarono da Russia, Ucraina e Lituania durante le deportazioni del periodo dell'Unione Sovietica. Sono stati i pionieri che hanno portato il seme della fede in questa terra”.
“La comunità cattolica – continua padre Carlos Avila – divenne una delle più numerose dell'Unione Sovietica. Dalla tragica guerra civile del 1992-1993, iniziò però un esodo dei fedeli, non solo cattolici, che decisero di lasciare il paese per le difficoltà interne”.
“Oggi – conclude il missionario – la Chiesa cattolica, nonostante i tempi difficili passati, è rinata e vive una vita nuova, con coraggio, fede e speranza”. I cristiani delle diverse confessioni (in tutto 150 mila persone) potrebbero andare incontro a nuove difficoltà per le nuove restrizioni alla libertà religiosa imposte nel 2011 e per la nuova “legge sulla responsabilità genitoriale”, che vieta qualsiasi forma di educazione religiosa ai bambini. (A.L.)
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