Dalla mia Chiesa voglio sincerita', coerenza e non ipocrisia.
Basta con le frasi di circostanza, con i contentini per i media, con gli omaggi di rito.
Non ho ancora sentito un prete, un vescovo o un cardinale che abbia commentato l'intervista postuma rilasciata appositamente da Martini al Corriere.
Detta intervista, tradotta in varie lingue, sta facendo il giro del mondo e viene utilizzata come manifesto di magistero parallelo, diverso da quello di Papa Benedetto e dei suoi predecessori. Ovviamente per i media si tratta del magistero migliore possibile.
Non mi interessa leggere l'ennesimo attestato di stima e non ci tengo a sentire qualcuno ribadire per l'ennesima volta quanto l'ex arcivescovo di Milano volesse bene ai Pontefici. Gradirei un commento all'intervista. Grazie!
Raffaella
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
35 commenti:
Cara Raffaella, o qui siamo come i giapponesi nella giungla o in realtà, dietro le frasi di circostanza, di Martini poco importa. Sul sempre più antipatizzante Mfthk, hanno sbattuto la famosa intervista come la notizia principale chiedendo se qualche lettore fosse disposto a tradurla in tedesco. Duecento anni fa tutti i tedeschi sapevano il latino e molti anche l'italiano. Eufemia
mi associo
l'intervista è stato un atto ingiustificabile e un attacco senza precedenti ai papi (non solo benedetto).
quanti vips alla camera ardente,persino baudo!
L'intervista postuma non esiste Raffaella ^__^
il Corriere deve spiegare, non la Chiesa, perchè ha pubblicato l'addio ufficiale di Martini a giugno dalle luci della ribalta e se ne esce ora, dopo morto, con una intervista di cui si ignora completamente il testo....
;-)
comunque è eloquente il silenzio del Papa all'Angelus.... neppure una parola.... basta il telegramma ufficiale che ha fatto e il messaggio che consegnerà domani per i funerali, come quando UN PRELATO della Chiesa.... Martini era come tutti gli altri!
Ha dato la sua vita per la Chiesa? buon per lui, si facciano ora suffragi per la sua anima...
;-)
P.S. mi è partito il via senza concludere ^__^
l'intervista si c'è, molto testo porta le parentesi (....) segno che il testo non è integrale e al termine c'è una modifica datata al 2 settembre, perchè queste censure e ritocchi?
Se il cardinale si era ritirato, a che prò questa intervista TENUTA NEL CASSETTO E TIRATA FUORI DOPO LA SUA MORTE?
ben ha fatto il Papa a tacere il nome di Martini all'Angelus, chi vuole comprendere questo silenzio, lo comprenda...
^__^
MI ASSOCIO. SPERIAMO CHE TUTTI QUESTI SEDICENTI ATEI AGNOSTICI VIPS ILLUMINISTI RAZIONALISTI "CATTOLICI PROGRESSISTI ILLUMINATI" CHE TANTO AMANO MARTINI E APPLAUDONO AL SUO MAGISTERO PARALLELO SI CONVERTANO A CRISTO ALTRIMENTI AVRANNO FATTO ADUNATE E FILA VANE
FINALMENTE!!!!!!GRAZIE RAFFAELLA BASTA IPOCRISIA!!!PUTROPPO C'E' UNA CHIESA DIVISA QUELLA DI MARTINI NON PREVARRA'...C'E' ANCHE UN ALTRO POPOLO SILENZIOSO FUORI DAL CIRCO MASS MEDIATICO. LO AVEVA DETTO GIA' PAOLO VI" ANCHE SE NELLA CHIESA SI STA DIFFONDENDO UN PENSIERO NON CATTOLICO MAGGIORITARIO QUESTO NON SARA' MAI FATTO PROPRIO DALLA CHIESA" PERCIO POSSONO ANDARE ANCHE IN MILIONI DA MARTINI QUESTE MAGGIORANZE NON CONTANO NULLA....SI TRATTA SOLO DELLA RELIGIONE UMANITARIA ATEA QUELLA CATTOLICA E' TUTT'ALTRA COSA.....
E' una bella intervista. Una autentica profezia. Spero che faccia riflettere tutti, e quando dico tutti, dico TUTTI.
Lo spero proprio...
Beh, noi stiamo gia' riflettendo e siamo ancora piu' uniti al Papa (quello eletto dallo Spirito Santo).
R.
profezia di cosa? Il cardinale parla di un mondo che c'è già negli intenti dell'uomo, non mi pare che proponga grandi sfide alternative rispetto a quelle proposte nei film di Venezia
Mi associo, anche io voglio un commento al di là del politicamente corretto. Sincero, se possibile!
Cara Raffaella, quell'intervista postuma non ha molto valore. Martini ci ha lasciato decine di libri, centinaia di omelie... Forse al Corriere non hanno capito bene cosa diceva o voleva dire, e' noto che ormai si esprimeva con difficolta' (e sembra davvero strano che potesse pronunciare risposte cosi' lunghe e complesse). Piuttosto sarebbe interessante sapere perche' non l'hanno pubblicata subito. Cinicamente hanno atteso l'edizione speciale che avrebbero fatto il giorno della morte?
E l'articolo di De Bortoli con la demenziale e falsa affermazione sulla rinuncia al Papato e l'invito a Benedetto a recarsi in Duomo?
Un'operazione squallida, non diversa in effetti dalle strumentalizzazioni di queste ore sull'accanimento terapeutico.
Basta con le caricature.
Martini era un vescovo cattolico e un biblista di valore, sinceramente devoto al Papa, anche se da intellettuale di valore ha condiviso talvolta il vezzo della provocazione e subito forse un po' la tentazione di compiacere il mondo, ma sempre restando nei limiti. Fino a quest'intervista che francamente stento a considerare sua. Salvatore Izzo
Sotto la cenere c'è tanta tanta brace che attendo solo di ardere per la Gloria di Dio e il Cardinal Martini ora potrà aiutare ancora di più la Chiesa per indirizzarla con coraggio verso il futuro...
Non dobbiamo essere ipocriti ma ascoltatori del cuore per ridare cuore al Popolo di Dio e riavvicinare quanti si sono allontanati..."i poveri sono il tesoro della Chiesa"...e ogni sfoggio di ori e ricchezza è uno schiaffo ... ricordiamoci anche del giovane ricco...
e di tutti quelli che a Milano si sono allontanati mentre lui ne era la guida che ne facciamo? E basta con questi miti falsi rivoluzionari. La Chiesa c'è sempre stata, prima di Martini e sempre ci sarà. Non erano tutti usurpatori della parola di Dio quelli che lo hanno preceduto, e fedeli imbecilli quelli che sono rimasti
Per Salvatore Izzo.
Ma, in quest'intervista, che cosa c'è che non ci fosse già nel libro Conversazioni notturne a Gerusalemme, scritto da martini a due mani con G. Sporschill?
Scrive Caterina Maniaci su Libero:
«… La partecipazione di Benedetto XVI ai funerali del cardinale Carlo Maria Martini, previsti per domani, non è prevista e non è neppure stata presa in considerazione. (…) Rimarranno forse delusi quelli che la pensavano come il direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli, il quale aveva invece spiegato che la presenza del Papa al rito funebre non solo era auspicabile ma sarebbe stato «un gesto altamente simbolico per l'unità della Chiesa» (…) C’è poi chi, in Vaticano, fa notare la strana idea che sottende alle parole scritte da De Bortoli: la presenza di papa Ratzinger sarebbe un gesto capace di far ritrovare «l’unità dei cattolici». Allora esiste una frattura, tra una chiesa di Milano, capeggiata da Martini e una di Roma, guidata da Ratzinger? Esisteva un anti-Papa? È forse in atto uno scisma? …»
Chiedo venia, per correttezza questo è il link:
http://www.liberoquotidiano.it/news/home/1069411/Non-va-al-funerale-di-Martini---Ratzinger-da-buca.html
Ottima considerazione quella della Maniaci anche se in realta' i fedeli ambrosiani sono sempre stati con il Papa e non hai mai riconosciuto alcun antipapa.
Probabilmente quella di Martini antipapa era davvero una caricatura mediatica. Il punto e' che non e' mai stata veramente smentita.
Il Papa non deve ricomporre alcuna divisione perche' non c'e' mai stata spaccatura. Nella diocesi di Milano abbiamo un vescovo (Scola) e un solo Papa (Benedetto).
R.
Possiamo pensare che De Bortoli sia come Nuzzi: fare lo scoop e vendere. Ovviamente in questo caso ha mandato in brodo di giuggiole tutti i benpensanti che mi sembrano alquanto pavidi e comodini.L'altro gesuita, Georg Sporschill e la giornalista ereditaria si godono il meritato successo. Gesù aveva qualche motivo per preferire gli analfabeti a scapito degli scribi a comando. Eufemia
De Bortoli metta da parte le munizioni di carta, tanti cardinali e uomini di Chiesa e non, magari a lui più vicini sono morti prima e il Papa non si è mai mosso da Roma per andare a celebrarne i funerali , anche per non fare differenze tra confratelli probabilmente. Vediamo di essere tutti uguali almeno in morte visto che non ci riusciamo in vita
In quanto alla divisione, lui e il suo giornale si sono cimentati a fomentarla ed ampliarla e ora il Papa dovrebbe confutarla su sua richiesta? Il Papa non è a comando dell'editoria milanese, grazie a Dio
Il card. Martini, tale un alter-Papa, ha avuto aperture innegabili in materia di morale e etica contrarie al Magistero della Chiesa, contrarie a quello di Benedetto XVI che, senza mai stancarsi, confermava e conferma la Dottrina della Chiesa, si poteva pensare fosse manipolato dai giornalisti ma mai lo si è visto smentire, il suo libro "Conversazioni notturne a Gerusalemme" ci ha confermato che quelle erano veramente le sue posizioni in materia di morale e etica.
Il cardinale defunto ha scritto la prefazione di un libro di Mancuso che, come scritto in “Civiltà cattolica”, arriva “a negare o perlomeno svuotare di significato circa una dozzina di dogmi della Chiesa cattolica” eppure il cardinale espresse l`aupicio che il libero di Mancuso fosse non solo letto ma meditato.
Come stupirsi dunque se attorno alla bara del defunto, se sui media, vediamo unirsi in un coro laudatorio gli ambienti progressisti cattolici che hanno fatto del card. Martini il loro portabandiera e chi non è cattolico e ha sovente mostrato ostilità per il Magistero della Chiesa e per Papa Benedetto che lo difende e trasmette?
Come stupirsi che arrivino anche a strumentalizzare la sua morte e uscire in modo ignobile un`intervista tenuta al caldo in previsione della morte ormai non più lontana?
Tanto sanno che il Card. Martini non potrà smentire, ma noi possiamo domandarci, una volta sottolineata l`indecenza di quel comportamento, come il cardinal Martini abbia
potuto tenere quella lunga conversazione, sapendo che senza dubbio doveva avere già grandi difficoltà di elocuzione.
Insomma tutto prevedibile, come da copione, un copione brutto se non osceno per l`uso che viene fatto della morte di un cardinale, un uso contro la Chiesa, contro il suo Magistero e, in definitiva, contro Benedetto XVI.
Raffaella,
l'ultima intervista di Martini è solo "una" intervista. Non bisogna attribuirle più senso solo perché Martini è morto.
A meno tu non pensi che è lo Spirito Santo che, su volontà di Dio, ha agito per prenderselo proprio in questo momento. Ma allora bisogna chiedere allo Spirito Santo che cosa ne pensa di quest'intervista.
Non penso che sia così. Martini è morto quando doveva morire punto e basta e l'intervista non è testamento morale di una cicca di nulla.
Personalmente non condivido l'analisi.
La chiesa non è indietro di 200, è invece (secondo me) fin troppo dentro questo mondo e (come dire?) l'ha capito troppo e ne "fa uso" decisamente troppo. C'è un errore di lettura, a mio avviso.
Ma Martini mette al centro il Papa e la Chiesa Cattolica Romana, Chiesa di cui era innamorato e che a lui piaceva immaginare più capace di "rispondere" al mondo.
Ma questa è una illusione di tutti.
Uno dei pochi esente da questa illusione (quanto sarebbe bella la Chiesa come secondo me dovrebbe essere per ...) è proprio il papa.
Un altro, e tu non sarai d'accordo, è Enzo Bianchi.
Quindi nessuno commenterà niente, più di quanto stanno facendo, ovviamente.
Ciao r
Giusto gemma! Figuriamoci se adesso il Papa deve decdere su cio' che desiderano i giornalisti De Botoli cosa si e' fumato? Il Papa e' il Vicario di Cristo non della stampa ne degli italioti che dalle pagine dei giornaloni e dei media, continuano a rovesciare fango a palate contro la sus persona! Condivido il tuo pensiero Raffaella ma, temo che come al solito i nostti solerti vescovi e cardinali tutti cederanno alle lusinghe della stampa e non alla divulgazione della verta'.
Questi giornali ormai si sono screditati e in tutto il mondo e i lettori hanno capito il gioco di potere e di manipolazione che c'è dietro.
Credo che tanti elogi di questi media sia controproducente alla loro causa.
Brava Raffaella ! Martini , lo dico con dolore perché amo tanto la Compagnia di Gesù,era il classico gesuita ipocrita di cui parla Pascal...la disobbedienza secondo certi gesuiti è il modo per temperare il dispotismo del Generale!
Il danno fatto da quell'uomo è immenso,persino prima di morire lascia la sua scia di zolfo!
Non sono ammesse le strumentalizzazioni post mortem . fateci un commento sull'interviata del cardinale Martini. Il Papa non è mai stato ai funerai di cardinali , non si capisce perchè dovrebbe essere quelli di Martini era un grande biblista un uomo di fede e di chiesa ma un prelato come tanti altri.
Carissimi amici, sono anch'io molto irritata per la strumentalizzazione che si sta facendo del card. Martini, dopo la sua morte!Tutti cercano di tirarlo dalla loro parte! Ricordo benissimo che mesi fa -( il tempo passa così veloce, che potrebbe essere successo l'anno scorso o prima; Ho tenuto l'articolo ma non lo trovo)- ricordo che il cardinale aveva smentito le affermazioni che una "intervista" gli attribuiva. Allora, aveva detto che non aveva MAI rilasciato quell'intervista! Adesso, mi viene il fondato sospetto- per non dire certezza- che anche QUESTA intervista sia ricostruita a tavolino, perché lui, ormai, NON può più smentirla! Questo è ciò che penso io. Ieri ho sentito su una radio cattolica un professore che diceva cose SENSATISSIME riguardo i panegirici di queste ore. Diceva che è molto scorretto e fuorviante continuare a lodare il cardinale per la capacità di ascolto, di dialogo ecc. ecc., perché si dà l'idea che gli altri ( Papa Benedetto in primis) non siano così, mentre non è vero . Tutti conoscono la grande capacità di ascolto e accoglienza di Papa Benedetto.- Finalmente qualcuno ha il coraggio di dire come stanno le cose! Preghiamo per il nostro amatissimo Papa, sempre più stanco e con la voce affaticata...e sosteniamolo col nostro amore, specialmente in vista del viaggio in Libano!Un caro saluto.
LiciaS-Devota di BXVI
grazie a tutti, in particolare a Salvatore Izzo che non conosco, ma che ammiro come giornalista cattolico. Il suo intervento mi ha aiutato a capire questo caos in corso.
Solo un segno della manipolazione.Venerdì le agenzie di stampa partono con la notizia che il Card. martini è morto, rifiutando l'accanimento terapeutico; alla sera Valli precisa che il rifiuto dell'accanimento terapeutico fa parte del catechismo della Chiesa cattolica. Sabato mattina allora al Tg delle 8 si dice che oltre all'accanimento terapeutico Martini ha rfiutato anche l'alimentazione (per un ammalato di Parkinson!!!???).
in Friuli sui giornali appariva il confronto con Eluana. Non è manipolazione?
Era un bravo studioso e Vescovo; forse troppo preso dalla pretesa di ... dialogare con il mondo. Spero di non dire castronerie. Ma questo modo di anteporlo al papa e questa sua intervista ultima (ma non parlava, come avaranno fatto? Anch'io penso che ci sia poco di suo)dicono solo di un uso della sua immagine da parte dei media. Un "uso", appunto, per altri scopi.
ph. lee
Il problema e' che il cardinale non ha mai fatto nulla per demolire la sua immagine mediatica causando non pochi problemi a Papa Wojtyla ed a Papa Benedetto ai quali l'ex arcivescovo di Milano e' stato sempre contrapposto.
Questa intervista e' grave come tutte le altre (e questo blog le ha sempre contestate!) ma e' ancora piu' grave per l'uso che se ne sta facendo.
Probabilmente e' colpa dei media ma e' certo che e' stata l'intesa fra Martini ed i giornali a provocare e, in ultima analisi, a giustificare questa strumentalizzazione.
No, non e' un bel servizio alla Chiesa e soprattutto non e' un aiuto a Papa Benedetto ne' un omaggio a Giovanni Paolo II.
Personalmente sono molto delusa.
R.
Raffaella, hai ben poco da essere delusa.
Martini è stato grande nel suo diffondere la Parola e nel "farla leggere", nel renderci capaci, cioè, di leggere ed ascoltare la Parola di Dio: Gesù Cristo Signore.
Il resto, TUTTO il resto, è "discutibile".
Per C. M . Martini come per Joseph Ratzinger come per Camillo Ruini o per Enzo Bianchi (e tanto più per me e per te e per altri qui dentro).
Perché solo Gesù è "la via la verità e la vita" e non chi cammina dietro a lui.
Così anziché seguire i media seguiamo Gesù.
Nel silenzio.
Infine, per i media e per TUTTI i media, vale il giudizio sprezzante di un diplomatico, pronunciato una quarantina di anni fa, o almeno letto da me intorno alla fine degli anni settanta: per la diplomazia internazionale la "libera stampa", cioè l'esistenza di una una opinione pubblica internazionale, è irritante a breve termine ed irrilevante a lungo termine.
Sembra brutto ammetterlo, ma è così.
Ciao r
Forse non avrei dovuto leggerla... se quanto riportato è stato approvato da Martini e sottoscritto credo fermamente che:
1. o questa è intervista è il delirio di un soggetto in senilità avanzatissima (oltre che realmente sofferente);
2. o ci troviamo davanti ad un protestante che vaneggia cose pseudo-cattoliche...
Sono rimasto davvero amareggiato da questa intervista che mi porta a pensare alla mia seconda ipotesi!
Buona giornata a tutti...
e lui riposi finalmentei in pace!
Caro Raffaele, il punto è se Cristo è Parola (Logos) che ci salva parlando o è Parola Creatrice che ci salva ri-creandoci, dato che eravamo "morti per il peccato".
Ieri il Papa diceva "la verità, che è Cristo stesso, è venuta verso di noi e nell’Eucaristia è venuta addirittura dentro di noi, per pulirci dalle nostre miserie, dal nostro egoismo..."
La prima opzione è quella gnostico/neogiudaico/massonica: "Andiamo a scuola dal guru giusto!"; la seconda è quella realistico/cattolico/eucaristica: "L'Uomo-Dio ci dà la Sua Carne da mangiare!"
Lo dico anche ad Alberto (22:44), che in generale apprezzo molto: attenzione all'antigesuitismo fin dalle sue origini! Pascal rimase con un piede nel Giansenismo per tutta la vita.
I Gesuiti vengono attaccati e maledetti se la loro cultura è evangelica - osannati e riveriti se usano la loro cultura in senso gnostico.
Saluti a tutti - per un po' potrò connettermi solo saltuariamente
Caro Andrea, forse si può dire che il Logos è Parola Creatrice che ci salva sia parlandoci che venendo dentro di noi con l'Eucaristia, senza contrapporre le due cose che devono procedere strettamente unite.
Condivido il tuo commento sull'intervento del mio caro omonimo delle 22:44.
Alberto il vecchio (d'ora in poi mi firmerò così, solo per chiarezza:))
Ottimo, Alberto "classico"! Sono lieto che non sia lei il pascaliano antigesuita.
Direi, non per estremismo ma per realismo storico, che la Salvezza viene SOLO dalla Croce e dalla Resurrezione.
Tutto ciò che precede è descritto in termini classici come "preparazione", o "prefigurazione" (vedi Manna nel deserto, serpente di bronzo elevato da Mosé su un bastone...). Lo stesso Cristo afferma più volte, annunciando agli Apostoli che cosa sarebbe stato di Lui a Gerusalemme, che essi (e tanto più le persone "non chiamate a una missione speciale"), non erano in grado di comprendere, per il momento.
In altri termini: Cristo ci parla, vuole conversare con noi, ma noi siamo "morti per il peccato e incapaci di accostarci a Lui", se non ri-creati dalla Sua Passione, Morte e Resurrezione.
Grazie
Posta un commento