domenica 2 settembre 2012

Le correnti della Chiesa ed il ruolo del card. Martini nel commento di Galli della Loggia

Clicca qui per leggere l'editoriale che condivido in gran parte.
Si', la Chiesa e' divisa e non da ora ma da decenni. Guardandoci indietro ci rendiamo conto di quanto la Chiesa Cattolica manchi di unita'. Forse in questi anni ci e' sembrato che le cose siano peggiorate ma, di fatto, non e' cosi'. Semplicemente, dopo l'aprile 2005, e' venuta meno la famosa immunita' mediatica che stampa e televisione riservavano alla Santa Sede ed al Papa e le divisioni, mai sopite e mai affrontate, sono tornate alla luce del sole. E' sicuramente un bene perche' almeno ora si puo' affrontare il problema a viso aperto, senza paura e con le idee ben chiare.
Ha ragione Galli della Loggia quando dice che le continue scosse subite dalla base della Chiesa stanno investendo anche il vertice (la curia). Ha assolutamente ragione quando scrive che Martini e' stato un fiero sostenitore degli scossoni.
Chissa', forse negli ultimi tempi, si era reso conto delle conseguenze non volute di tutte queste sollecitazioni, ma ormai era tardi.
Quando si continua a mettere in dubbio l'autorita' del Papa, quando ciascun vescovo si sente papa nella sua diocesi, quando ogni movimento pensa per se', quando il Pontefice esalta il celibato ed il matrimonio e immediatamente qualche vescovo o cardinale afferma il contrario, quando si rilasciano interviste invitando i confratelli ed il Papa alla conversione, quando si usano giochi e giochetti per distruggere anche mediaticamenete un fratello, quando non si alza un dito per appoggiare il Papa attaccato da tutti e ovunque, beh, allora si' che e' lecito parlare di Chiesa divisa. E non si tratta di una competizione, nata sui blog, sullo stile di Coppi e Bartali, ma della realta' che e' sotto gli occhi di tutti.
Il male profondo della Chiesa Cattolica e' la mancanza di unita', la disobbedienza e l'ossessione di molti di apparire e di essere osannati dai media. Benedetto XVI (e Giovanni Paolo II prima di lui) ha cercato di porre fine a questa lotta intestina tendendo la mano a tutti anche quando essa gli veniva graffiata o morsa.
Credo che in pochi, nella curia romana e nelle diocesi, possano dire di avere aiutato il Papa (i Papi) in questa  faticosa sfida condotta in perfetta solitudine e mi riferisco in particolare a Joseph Ratzinger, che non solo non ha mai goduto degli agganci mediatici "chic", ma non ha nemmeno potuto contare su una curia con i fiocchi per un motivo semplicissimo: il "Ratzinger di Ratzinger" non e' ancora nato.
Dissento da Galli della Loggia quando afferma che la maggioranza dei Cattolici non sa come esprimersi perche' non ha voce. Io non sono fra quelli che desiderano la cancellazione del Concilio o che pensano che esso sia l'atto costitutivo di una nuova chiesa e non faccio parte di alcun movimento. Tuttavia esisto come esiste la maggioranza dei Cattolici che non si riconosce in queste categorie.
E' vero che non abbiamo voce perche' non abbiamo accesso al grande circuito mediatico ma dimostriamo sempre di esserci. Siamo su internet, affolliamo Piazza San Pietro per le udienze generali e gli Angelus, ci mettiamo lungo le strade quando passa la papamobile (e magari non abbiamo i biglietti per partecipare alle Messe). Mandiamo valanghe di auguri al Papa per il suo compleanno costringendo la Santa Sede ad aprire un indirizzo mail (ovviamente non ci aveva pensato da se'!).
La maggioranza dei Cattolici forse non ha voce ma sa benissimo con chi stare e sta con il Santo Padre.
Le divisioni fanno male alla Chiesa e forse sono maturi i tempi per un bel "mea culpa" generalizzato della gerarchia cattolica.
R.

25 commenti:

mariateresa ha detto...

condivido il tuo pensiero, Raffaella.C'è tutto un mondo di cattolici che non trovano voce perchè sono fuori dai clichés dei media. Non abbiamo diritto di parola, dobbiamo anche farci avanti a gomitate in mezzo a parenti, amici e conoscenti che bevono il politicamente corretto dei giornali e delle televisioni e quando esprimono le proprie opinioni sembrano dei ventriloqui.
Un giorno ho detto a un carissimo amico , esasperato dal luogomunismo, "ma riesci ad avere un'opinione originale o hai ceduto il cervello a uso gratuito a Repubblica?"
Certo abbiamo i nostri canali e i nostri riferimenti ma è bene avere sempre presente che si va controcorrente.E' così e basta.
Sì la Chiesa è divisa e non da ora.E mantenersi equilibrati in questo casino è tutt'altro che semplice.

mariateresa ha detto...

voglio aggiungere una cosa. Penso sinceramente che nella gestione mediatica di questo evento doloroso ci sia stato molto di orchestrato.
penso che alcune linee editoriali fossero definite da chissà quanto tempo. E ho trovato ridicolo e ipocrita da parte del Corriere parlare di "caso" nato sulla rete circa il rifiuto di ulteriori cure quando il corriere stesso per primo ha lavorato per crearlo in buona compagnia naturalmente. C'è un conformismo dei media che ricorda l'era breznev.

Anonimo ha detto...

Sì. Non dimenticare però che Galli della Loggia parla da ateo, come Ferrara, del resto. Al di là delle indiscusse divisioni, che paiono minare la Chiesa dalle fondamenta al vertice, esiste una grazia salvifica che deriva da Cristo. Il timoniere è saldo grazie alla sua fede e alla consapevolezza che non è lui ad agire, ma Cristo attraverso di lui.
Alessia

Gianpaolo1951 ha detto...

Io invece, condivido al 100% l'articolo di Socci che parla senza peli sulla lingua e dice pane al pane e vino al vino:
IO NON SONO MARTINIANO, SONO CATTOLICO. COSA POSSIAMO FARE PER L’ANIMA DI CARLO MARIA MARTINI

http://www.antoniosocci.com/2012/09/io-non-sono-martiniano-sono-cattolico-cosa-possiamo-fare-per-lanima-di-carlo-maria-martini/

Unknown ha detto...

Oltre a condividere il commento di Raffaella, sottoscrivo i due post di mariateresa con un riferimento particolare al primo! Anche a me purtroppo, e' capitato e capita ancora, di dover fare i conti con gente che ormai ha svenduto il suo cervello a certi giotnaloni e personaggi dei media senza avere la capacita' di farsi uns propria opinione! vi dico soltanto che nrl mio ambito lavorativo se manifesti il tuo semtomento ed opinione sulla chiesa e sul Papa ovvismente su QUESTO PAPA IN PARTICOLARE, ti considerano quasi un appestato! Non immaginate quanti bocconi amari ho dovuto ingoiare per il quieto vivere salvo rare eccezioni, nelle quali ho potuto spiegare il mio punto di vista! Ci manca solamente tornare a pregare nelle catacombe!

un passante ha detto...

E c'era, aggiungerei mariateresa, un'intervista già pronta rilasciata piu di venti giorni prima

Anonimo ha detto...

Mi sono allontanato dalla Chiesa cattolica e con me altri miei amici per l' ossessione predicato al relativismo e la visione oscurantista e paurosa alle realta' del mondo moderno. La Chiesa cattolica ha sempre fatto fatica a relazionarsi con il mondo. Martini invece aveva una visione piu' ampia e piu' inclusiva il suo messaggio era il cristo morto e risorto. Mi spiace è morto un Santo

Giacomo ha detto...

Condivido in pieno il commento dato che anche io come cattolico non appartengo ad alcun movimento o corrente e non mi sento rappresentato da nessuno se non da Benedetto XVI però non mi "piangerei addosso" dicendo: "poveri noi che non abbiamo spazio sui media, poveri noi che non abbiamo politici, poveri noi che non ci ascolta nessuno!".
Il punto è che noi cattolici, quelli "normali" delle parrocchie, quelli seguono con fedeltà la Chiesa e il Magistero dove siamo?
In cosa si contraddistingue il nostro "apostolato" o, come si diceva prima del CVII, la nostra "militanza"?
In questo anno della fede indetto dal Papa sarebbe bene che noi cattolici prendessimo in mano il catechismo e vivendolo in prima persona lo insegnassimo innanzitutto agli adulti e poi di conseguenza anche ai bambini.
E poi cosa fondamentale ma molto più difficile sarebbe pretendere dai sacerdoti celebrazioni eucaristiche più dignitose, più solenni, meno verbose e più cantate (magari con meno chitarre e tamburelli e più organo e gregoriano) e perchè no più latino e comunione in ginocchio!
Seguiamo veramente uniti e compatti il Santo Padre che soffre da solo, stiamogli vicino, facciamo quadrato intorno a lui e soprattutto facciamo sentire la nostra voce prorio a chi dovrebbe seguirlo e sostenerlo e continua a tradirlo accentuando la profonda frattura che si ha avuto da una lettura errata e fuorviante del CVII con quella che BXVI stesso ha definito "ermeneutica della discontinuità e della rottura" invece della corretta "ermeneutica della continuità"!
E soprattutto cerchiamo di essere cristiani credibili e soprattutto preparati, specialmente a difendere e a rendere ragione di quello in cui crediamo!
Santa Dei Genitrix ora pro nobis e pro Sommo Pontefice nostro Benedetto XVI!

nonno ha detto...

Si resta nella chiesa per il Cristo morto e risorto, se si recepisce il suo messaggio, se si entra o resta a seconda di chi e' il Papa, il risorto finisce in secondo piano

Anonimo ha detto...

Anonimo, sei tanto fiero di un Santo da celarti dietro l'anonimato in occasione della sua dipartita?
Rammenta che relazionarsi con il mondo non significa piegarsi alle sue logiche. La Santa Chiesa è ne mondo ma non del mondo.
Alessia

mariateresa ha detto...

quando qualcuno mi spiegherà il significato della "visione oscurantista e paurosa della modernità"ne sarò felice. Quelli che ci hanno provato e che conosco io mi hanno detto soltanto delle banalità. Ho conosciuto e conosco tanti preti e , tra pregi e difetti, non ne ho conosciuto nessuno che volesse impaurirmi sul mondo moderno e men che meno ho incontrato degli oscurantisti qualsiasi cosa significhi (un beneamato bel niente, per quello che ne penso io). Oscurantista è un termine che sa di inserto domenicale dell'unità.
Fa parte di un vocabolario che sarebbe bene portare dall'antiquario e forse è vecchio e stantio anche per lui.
Ci sono idee che si condividono e idee che non si condividono, per quello che mi riguarda e non idee luminose (le mie) e idee oscurantiste (quelle degli altri).
Sono veramente stanca di questo bagno perpetuo nei luoghi comuni.

Anonimo ha detto...

Chissà se oltre al corriere lo ha anche chiesto al Papa quando lo ha incontrato di convertirsi? Se questo non e' vendere il Papa ai giudici del corriere poco ci manca

Anonimo ha detto...

Comunque, polemiche in arrivo.
Alessia

sam ha detto...

@anonimo
Fortunatamente i santi della Chiesa Cattolica non vengono proclamati da coloro che sono fuori o si sono allontanati dalla Chiesa Cattolica. Diversamente capiamo anche noi che Martini potrebbe essere proclamato 'santo subito'... ma di solito i santi veri portano dentro, non fanno allontanare dalla Chiesa i loro devoti...

nella ha detto...

Cos'è oscurantista, dire di cercare di prestare giuramento per un impegno davanti ad un altare una sola volta e non ogni volta che ci si innamora? Dire che abortire una vita potenziale non e' mai un bene? Che la sofferenza fa parte della vita e come tale va accettata in se stessi e negli altri? Che il figlio sano non te lo garantira' mai nessuno visto che biondo e bello potrebbe ammalarsi dopo? Se tutto questo oscura l'uomo, penso che si sia già oscurato abbastanza da solo, senza il messaggio della chiesa

Unknown ha detto...

Io mi sono riavvicinata alla chiesa GRAZIE A BENEDETTO XVI e provo solo una pens infinita per coloro che credendo a cio' che giornalmente si legge su certi giornali non e' in grado di costruirsi una propria opinione magari leggendo qualche riga del catechismo che non e' per nulla oscurantista almenoche, non si voglia una chiesa fatta e modellata in base ai nostri porci comodi questo per me e' il vero oscurantismo morale e culturale

Fabiola ha detto...

Tutti abbiamo bisogno di convertirci, sempre di nuovo, a Cristo, anche il Papa. Anche Martini, ne aveva bisogno, credo.
Quanto all'esigenza di essere "moderni", perché la Chiesa possa relazionarsi con il mondo, il cardinal Biffi ebbe a dire che lo sforzo de certi ecclesiastici di essere moderni è come se una mucca si sforzasse di avere la coda.
Siamo tutti uomini di questo tempo e di un mondo che ci portiamo dentro, la conversione è esattamente il non farci dettare i criteri della vita dal mainstream vigente ma far sì che "l'intelligenza della fede diventi intelligenza della realtà". Benedetto XVI.

Raffaella ha detto...

Grazie Fabiola :-)
R.

Unknown ha detto...

Giusto Fabiola

cc ha detto...

Mi piacerebbe sapere cosa esattamente galli della loggia intenda per "regole che non rispondono piu' al loro scopo e anzi si stanno rivelando distruttive". La storia delle divisioni al vertice riflesso di quello alla base mi pare alquanto prematuro. Per adesso quello che esce fuori dalla storia del corvo e' solo plebaglia di scarso valore e pericolosita'. Per essere dannosa una " divisione" deve essere dichiarata, esplicitata e largamente condivisa. Quanto alla faccenda dei cattolici senza voce, e' vero ma questo non e' un problema, a mio avviso, per la chiesa cattolica. Puo' esserlo per un paese come il nostro alla disperata ricerca di un'identita' intorno alla quale coagulare consenso. Il signor galli della loggia come molti altri intellettuali di ugual derivazione per tanto tempo hanno rotto le scatole sulla laicita' e liberazione da vetuste categorie identitarie religiose, beh, ora hanno l'occasione di costruirsela a loro immagine e somiglianza 'sta categoria identitaria. Vglio proprio vedere 'sto capolavoro. I cattolici hanno cose piu' importanti da fare che perdere tempo appresso, questo si, alle mura crepate di questa nostra societa'' liberal-democratica che sta di giorno in giorno schricchiolando pericolosamente. Da indegna cattolica, non ho alcuna voglia di parlare ma solo di stare a guardare e riflettere.

Anonimo ha detto...

Condivido diverse opinioni,perchè anch'io sono tornato nella chiesa per BXVI,e non l'ho fatto tanto per fare,mi è costato molto in tutti i sensi,anche a livello amicale,ma è una scelta di cui non mi sono mai pentito,come non mi pentirò mai di essermi fatto 15 ore di pullman nell'aprile 2010(data fatidica,nevvero Raffy?)per incontrarlo in sala Nervi e dare sfogo a tutto l'affetto che potevo dare,io e i 10.000 presenti e lo rifarei sempre,perchè mi ha dato una gioia ed una forza indescrivibili,anche per sopportare sfottò ed anche di peggio pure da parte di preti à la page,ma io me ne sono sempre fregato di seguire la massa,sono un cane sciolto,sopravvissuto anche ai dolorosi postumi post'68,senza farmi schiacciare e poi come dice Mariateresa,certi giornali non li uso neppure per incartarci il pesce,lo inquinano....GR2

gemma ha detto...

Ci spaventano le polemiche alesia? Siamo nati con quelle, come blog. Ma la mia natura e' questa, quando troppi applaudono un solo soggetto, mi insospettisco e quando troppi ne attaccano un altro voglio essere io, con la mia testolina a decidere dove voglio stare. In quanto al mondo, e' già come dice Martini, non capisco proprio cosa potrebbe aggiungere il benestare della Chiesa e, come ha già fatto notare qualcuno, dove sta il rivoluzionario nel legittimarne le consuetudini. Mi sono avvicinata alla Chiesa per trovare un'alternativa a tutto questo e per sentire uomini di Dio parlare da un altare, non dalle pagine di un giornale di una spa, qualunque sia. Sono pronta ad assumermi critiche e rimbrotti del caso, avrei voluto tacere ora nel momento che dovrebbe essere solo quello del rispetto, della preghiera e del silenzio ma non sono io ad aver iniziato e a volere che andasse così. E mi dispiace, ma io non mi omologo. Tanto della Chiesa non mi piace, il termini di intrighi, carrierismo, attaccamento al terreno e al denaro, per non parlare della pedofilia, ma la dottrina del mondo non ha granché di rivoluzionario cui attingere e non mi pare che gli interessi degli editori possano strale tanto al di sopra da salire in cattedra. Come diceva qualcuno, io non ci sto

mariateresa ha detto...

neanch'io, gemma.

Anonimo ha detto...

Sfondi una porta aperta, Gemma. Polemica e scandalo mi hanno spesso accompagnata nella mia vita. La polemiche a cui alludevo riguardano l'Angelus di oggi.
Alessia

gemma ha detto...

lo avevo capito Alessia, ormai i nostri radar sono ben allenati:) ma non ci impressiona nemmeno quella