Si intensificano a Beirut le attività in attesa dell'arrivo di Benedetto XVI. Il Papa sarà in Libano da venerdì prossimo 14 settembre a domenica 16. Sin dal momento dell'annuncio della visita, in tutto il Paese -- ma in realtà in tutta la regione mediorientale -- è un continuo susseguirsi di iniziative tese a sottolineare la storicità di un avvenimento ritenuto da tutti fondamentale. Soprattutto in un momento così delicato per le popolazioni di una terra martoriata, alla disperata ricerca di un futuro che si vuole e si spera nuovo e pacifico, ma che nella realtà si presenta offuscato dalle ombre di tragiche guerre intestine e non.
Resta dunque il filo della speranza a legare gli entusiasmi di quanti, cristiani o no, si preparano ad ascoltare il Papa. Da lui attendono la parola di quel Dio che sanno essere amore. Quel Dio che Benedetto XVI dall'inizio del pontificato vuole riportare al centro di ogni vicenda umana e verso il quale cerca di orientare la preghiera del suo popolo.
Opportuna in questo senso l'iniziativa della Fondazione Internazionale Oasis, la quale l'11 settembre prossimo, a pochi giorni dall'arrivo del Papa, presenterà il volume fresco di stampa che raccoglie proprio le catechesi del Pontefice sulla preghiera tradotte in arabo. Il volume, dal titolo «Rabbi, 'allim-nâ an nusallî» As-Salât fi ta'lîm al-Bâbâ Benedictus XVI («“Signore, insegnaci a pregare”. La preghiera nell'insegnamento di Benedetto XVI», traduzione araba delle catechesi del Santo Padre) è pubblicato in coedizione da Éditions de la Librairie Pauliste di Jounieh e Marcianum Press di Venezia. La presentazione avverrà presso l'Università Saint Joseph, in collaborazione con la locale Facoltà di Scienze Religiose, nel Campus di Scienze Umane.
Sulla stessa lunghezza d'onda l'iniziativa della fondazione Aiuto alla Chiesa che soffre, la quale ha finanziato la stampa del nuovo Youcat in arabo. Si tratta dello stesso volume che i giovani partecipanti alla Giornata mondiale della gioventù 2011 a Madrid hanno trovato nello zaino del pellegrino. Ora sarà a disposizione anche dei giovani mediorientali. Le prime 50.ooo copie saranno distribuite proprio durante l'incontro con il Papa in Libano.
Queste due iniziative editoriali si affiancano ai tanti altri supporti in preparazione alla visita. Il mezzo più usato è naturalmente la rete. Oltre al sito ufficiale, curato dagli organizzatori della visita, si stanno rivelando ancora una volta ottimi mezzi di comunicazione e di diffusione i social network più utilizzati dai giovani, Facebook e Twitter. Non mancano naturalmente supporti cartacei preparati da parrocchie, gruppi e movimenti laicali. Per lo più sono dedicati al magistero di Benedetto XVI. Non mancano tuttavia testi sulla storia e sulla realtà delle comunità religiose libanesi, voluti anche per favorire la reciproca conoscenza di ciò che costituisce la vera ricchezza del Libano. Una ricchezza da non disperdere.
E attendono il Papa per ricevere da lui la conferma della necessità di riscoprirsi comunione e darne testimonianza. È quanto chiesto, del resto, dall'Assemblea speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei vescovi, e rilanciato dal documento Ecclesia in Medio Oriente, che sarà firmato e consegnato loro dal Papa a Beirut durante la messa di domenica 16 settembre.
(©L'Osservatore Romano 7 settembre 2012)
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