giovedì 9 agosto 2012
Mons. Semeraro: il Papa ci invita a fare delle vacanze un momento di incontro con Dio e il prossimo (Radio Vaticana)
Mons. Semeraro: il Papa ci invita a fare delle vacanze un momento di incontro con Dio e il prossimo
Anche nel tempo delle vacanze, riscopriamo “la bellezza della preghiera quotidiana”: è l’esortazione che il Papa ha rivolto, ieri, ai fedeli raccolti a Castel Gandolfo per l’udienza generale. Proprio alla preghiera, all’incontro con Dio e alla scoperta della bellezza del Creato, il Papa sta dedicando molte riflessioni in questo periodo di riposo nella residenza estiva di Castel Gandolfo. Un richiamo sui cui si sofferma mons. Marcello Semeraro, vescovo della diocesi di Albano nel cui territorio si trova Castel Gandolfo. L’intervista è di Luca Collodi:
R. - Il Papa, soprattutto nel periodo in cui si trova a Castel Gandolfo, accenna spesso all’importanza del tempo delle ferie, perché sia un tempo in cui ci si ritrova; ci si ritrova nel dialogo con Dio, nell’incontro con gli altri e con la natura.
D. - Altro elemento importante del riposo del Papa a Castel Gandolfo, è quello del contatto personale, della conoscenza personale, del dialogo con le persone ..
R. - Io sottolineerei alcuni aspetti pubblici, simpatici. Intanto le udienze e gli Angelus che sono celebrati a distanza ravvicinata: l’altra domenica, c’è stata un’occasione in cui c’era un gruppo di seminaristi della diocesi di Otranto che cantavano; il Papa li ha sentiti, li ha individuati, ed ha cantato con loro. E qualche volta, soprattutto la domenica, al termine della passeggiata tra le Ville pontificie, il Papa rientra dall’esterno del Palazzo apostolico, passando dalla piazza artistica di Castel Gandolfo, e si intrattiene a salutare i bambini, le persone che si trovano lì. Sono aspetti di umanità, che mi pare, siano molto belli e da sottolineare.
D. - Come cambia la vita di una diocesi come quella di Albano che ospita per diversi mesi l’anno il Papa?
R. - Amo sempre sottolineare che noi dobbiamo far sentire la nostra vicinanza al Papa non in una maniera "invasiva", ma quasi con una piccola "turnazione" nella presenza alla preghiera dell’Angelus; diverse parrocchie si organizzano in modo da essere sempre presenti, poter pregare con il Papa e salutarlo. Poi c’è un secondo aspetto, quello della preghiera proprio per il Papa.
D. - Quali saranno le iniziative a Castel Gandolfo per festeggiare, anche con il Papa, la Festa dell'Assunta?
R. - La tradizione fu inaugurata già da Giovanni XXIII, ed è rimasta consueta con i Papi successivi. Quest’anno, la celebrazione della Messa, avrà un carattere un po’ particolare, perché la chiesa parrocchiale è stata chiusa al pubblico per diversi mesi per dei lavori di restauro delle pareti, ecc. Quindi la Santa Messa celebrata dal Papa il 15 agosto, sarà un’occasione per una presentazione pubblica. La chiesa, l’edificio sacro, deve essere bello perché bella è quella casa di Dio che siamo noi. Credo che allora, insieme con il cardinale Bertone - la sua presenza è abituale -, ci saranno anche il cardinale Bertello, e le altre persone dell’Apsa che hanno curato questi lavori.
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