martedì 28 agosto 2012

E' morta la suora che assisteva Giovanni XXIII (Izzo)

GIOVANNI XXIII: E' MORTA LA SUORA CHE LO ASSISTEVA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 27 ago. 

E' deceduta a 86 anni suor Primarosa, al secolo Angela Perani, la religiosa delle Poverelle che dal 1953 era entrata a far parte della famiglia di Angelo Roncalli, allora patriarca di Venezia, seguendolo poi nel 1958 in Vaticano occupandosi del lavoro in cucina, in guardaroba, per gli arredi sacri, la piccola segreteria: "presenza discreta e operosa nell'appartamento papale", scrive oggi l'Osservatore Romano che ricorda le parole dedicate a suor Primarosa e alle sue consorelle dell'Appartamento Pontificio dal Papa agonizzante: "siete state i miei angeli. Mi avete servito con amore. Conservate il vostro spirito come voleva il vostro fondatore nell’umilta' e nella semplicita'".
Rimasta a occuparsi della tomba del Papa del Concilio, allora nelle Grotte Vaticane e sempre coperta di fiori, suor Primarosa segui poi il suo segretario, monsignor Loris Capovilla a Chieti dopo la consacrazione all''episcopato, a Loreto dopo la nomina a delegato pontificio, infine nel ritiro a Ca’ Maitino di Sotto il Monte, dove sino a pochi giorni fa accoglieva con il suo sorriso amici e conoscenti in visita all’antico segretario di Giovanni XXIII.
"Cinquantanove anni insieme: un poema di fede e di umilta'", ha ripetuto con la voce rotta dal pianto l'ultranovantenne arcivescovo Capovilla nell'omelia esequiale, citata oggi dal giornale vaticano. 
"Lacrime di affetto - si legge sul giornale vaticano, in un articolo a firma del nipote del papa buono, lo storico Marco Roncalli - per la piccola suora che il patriarca Roncalli,  appena conosciuta defini' 'ottima' e dal 'contegno serio ed insieme umile ed amabile'. Una religiosa che ha sempre cercato il nascondimento e non si recò neppure alla cerimonia di beatificazione di Roncalli a Roma nel 2000, preferendo pregare nella cappellina di Ca’ Maitino. Uno degli angeli di Giovanni XXIII, poi di Capovilla, che ha condiviso con loro decenni di quotidianita' fatta di lavoro e preghiera, dentro la grande storia del nostro tempo". 

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Bei tempi quelli di Roncalli!
Ricevette un patrimonio immenso dai suoi predecessori ,la Chiesa funzionava, il Papa era obbedito.
La sua eccessiva bontà fu anche il suo limite, col voler dare le perle ai porci mandò tutto in malora.
A distanza di cinquant'anni la Chiesa è ridotta a un cumulo di macerie in rovina .Tutti noi fedeli e Benedetto XVI in particolare stiamo ancora pagando le sue illusioni...